Nero su Bianco
Dai
diamanti non nasce niente,
dal letame
nascono i fior…
(Fabrizio
De Andrè)
- Matt, spegni quel cazzo di Game Boy
e schioda il culo da
quel divano! –
Sbuffo sonoramente. Dio, che palle!
- Buongiorno anche a te, Mello!-
Esclamo, sarcastico.
Lui impreca, sbattendo la porta di
casa. Oddio, chiamarla
casa è un complimento di lusso… anche definirla
“baracca” sarebbe un
complimento per questa topaia dove mi tocca vivere per parare il culo
al mio
migliore amico.
- Come è… -
Socchiudo gli occhi... meglio articolare la domanda in modo
differente: – E' andato tutto bene
stanotte?-
Si volta verso di me. Trattengo un
gemito: ha tagli e sangue
ovunque.
Scatto in piedi, correndo verso di
lui.
- Mello! Ma chi diavolo… -
Mi blocca spingendomi lontano da
lui.
- Chi vuoi che sia stato, Matt? Uno
di quei porci con cui
devo andare per portare in questo schifo di posto la pagnotta! Mi ha
anche
baciato, lo stronzo!- Si passa una mano sulle labbra, disgustato.
- Che schifo…- Commento.
Poi mi getto a terra con le mani
sulla testa per evitare il
vaso che Mello mi ha lanciato e che si schianta contro il muro, finendo
in
frantumi, tanti piccolo pezzi taglienti che scivolano desolati sul
pavimento.
-GIÀ! CHE SCHIFO!
L’HO PENSATO ANCH’IO, SAI, MATT?- Grida.
Poi tira fuori dalla manica alcuni
spiccioli e me li lancia
addosso.
- Per questo ora tu vai a fare la
spesa, mentre io vado a
spiare quell’oca del secondo Kira!-
Mi lascia lì, a terra, il
cuore che batte all’impazzata, la
paura di averlo ferito… raccolgo gli spiccioli e li stringo
forte.
Sento la porta del bagno sbattere
chiudersi a chiave (ha paura di me?) e l’acqua della
doccia scorrere.
Esco di casa, non desiderando altro
che essere una di quelle
piccole gocce di calore che carezzano a puliscono il corpo di Mello.
Rientro poco dopo.
Mentre mi dirigo verso la cucina,
qualcosa mi colpisce al
viso, facendomi cadere a terra.
Una scopa brandita da Mello.
- Ah… Mel, ma che cazzo
fai?- Gemo,
massaggiandomi la guancia lesa.
Lui ansima per lo sforzo. –
Mi dai sui nervi, Matt! Tu non
fai Mi niente tutti il giorno, niente! L’unica volta che ti
avevo chiesto di
spiare qualcuno te lo sei fatto scappare come un idiota! Dì,
stavi giocando ai
videogiochi o eri troppo occupato a imputtanarti i polmoni con le tue
sigarette?-
Mi alzo in piedi, avventandomi a mia
volta su di lui.
- Ah, sì? Beh, non mi pare
che la mia presenza ti avesse
dato così fastidio quando ho lasciato la Wammy’s
House per venirti a cercare, o
quando ti ho trovato mezzo morto e ustionato! Non mi pare di farti
così schifo
quando siamo nello stesso letto, o sbaglio?-
Altro pugno in faccia.
- Sbagli, povera vittima! In entrambi
i casi, nessuno ti ha
chiesto niente, hai fatto tutto da solo!-
Gli mollo un ceffone. Lui mi calcia
allo stomaco.
In poco tempo ci rotoliamo sul
pavimento graffiando,
mordendo e calciando tutte le parti dei nostri corpi che riusciamo a
raggiungere.
- Sei solo uno stronzo, Matt! Ti
odio!- Grida Mello.
Mi blocco,
la mano
stretta a pugno a pochissimi centimetri dal suo volto.
- Ehi, tu
sei quello
nuovo?-
Un bimbo dai
capelli
rossicci annuisce, intimidito dallo sguardo da leader del biondino che
gli sta
di fronte.
- S-sono
Mail…-
Il biondo
scoppia a
ridere. – No, sei Matt… è questo il
nome che ti hanno dato qui, e perciò da
oggi ti chiami così.-
L’altro
annuisce.
- Io sono
Mello…-
si
interrompe perché
il rosso è scoppiato in lacrime. Gli si avvicina.
- Su,
dai… non è
niente…-
Fissa quegli
occhioni
verdi cosparsi di lacrime.
-Vuoi un
po’ di
cioccolata?-
Matt non
sapeva che
non l’aveva mai offerta a nessun altro.
- Mello… mi
dispiace…-
sussurro, accarezzandogli quel volto
arrogante.
- S-se avessi il tuo
corpo… vorrei che facessero a me tutto
ciò che invece sei costretto a subire tu.-
Vedo che socchiude gli occhi.
- Ora non fare il lecca culo, con me
non attacca!-
Mi trattengo dal dargli un altro
ceffone.
- No… dico sul serio,
Mello. E quello che facciamo noi è
amore… non è sesso. Il sesso è
violento, è sporco… e noi stiamo bene quando lo
facciamo, vero?- Chiedo, preoccupato di avergli fatto male, qualche
volta,
involontariamente.
Lui annuisce.
- Però… per un
po’ vorrei non farlo… ti dispiace?-
Sorrido, stringendolo forte a me.
- Mello, io voglio solo che tu stia
bene. Non sai quanto sto
male al pensiero che il tuo corpo… - Percorro i suoi zigomi
con le dita.
- Il tuo corpo è sfruttato
così… li ammazzerei, Mello… uno
dopo l’altro…-
Finalmente, anche lui sorride.
- Appena Kira sarà morto,
uccideremo anche loro.-
Lo bacio con trasporto.
- Ti amo… -
Lui non mi risponde. Non lo fa mai.
Però sorrido, perché io
lo amo abbastanza per entrambi, e quel freddo pavimento avvolge i
nostri corpi e vincola le nostre parole.
- Dai... andiamo, alzati, che ti
disinfetto quei tagli...-
- Tsk...-
26 Gennaio 2010
Sono in piedi, le mai
sollevate,
una sigaretta in
bilico sulle labbra.
- Immagino vogliate
chiedermi un po’ di cose…-
Urlo alle scorte di
Takada.
E intanto penso:
“Cristo, Mello! È la
volta buona che ci lasciamo le penne!”
Ma infondo lo sapevo
già…
Io ti conosco, Mello.
Sono l'unico in questo schifo di mondo a
sapere qualcosa di te.
- Quindi non vi
convie…-
Un calore improvviso
al petto.
Uno alla testa, allo
stomaco.
Accidenti a te,
Mello!
Mi scappa un sorriso,
solo un breve attimo, mentre cado.
Vorrei che
mi avessi risposto, quel giorno.
Anch’io, Matt…
anch’io
Perché la
vita è un brivido che vola via…
È tutto
un equilibrio sopra la follia…
(Sally)
Allora, dunque…questa
fanfiction è dedicata a Mariko Uchiha,
che è arrivata a farmi sognare la notte Matt e Mello!
Mi rendo conto che sono
originalità 0, ma è la prima MXM con
un dialogo decente che scrivo.
Grazie in anticipo ai commentatori
(perché commenterete, vero?)
Un bacio da Sasori!
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