Night after Night
Disclaimer: Queer as Folk non l'ho
inventato io. Ci fangirlo e basta senza ricavarci nulla.
Night after Night
Sembrano passati secoli da quando sono partito da questa cazzo di
città, eppure ora ci sono tornato e non per una visita di
piacere, come sto cercando far credere ai miei amici, ma
perché ho fallito con David. Brian ha sempre avuto ragione,
io non potevo in alcun modo far parte della vita di un chiropratico.
Sono venuto a trovare
Brian perché in fondo è il mio migliore amico e
non m’interessa se non si è mai fatto sentire
durante la mia assenza, so come prenderlo.
Non vuole sentir parlare
di quello che è successo poco tempo fa ed è per
questo che adesso vuole uscire per andare a sbronzarsi da
Woody’s… non prima di una doccia,
però. Ha cercato di fregarmi, ma stavolta
l’ho visto. L’ho visto portare al collo la sciarpa
di seta impregnata del sangue oramai secco di Justin.
All’inizio mi ha spaventato ma poi ho capito: non lo fa per
qualche strana tendenza macabra, ma perché si sente in colpa.
E io mi ricordo ancora il
momento in cui eravamo seduti su delle scomode sedie di plastica di un
triste e bianco corridoio d’ospedale. Brian non percepiva
realmente la mia presenza come non stava davvero osservando il muro che
aveva di fronte. Era perso nel suo mondo colmo – come sono
certo che fosse – di sensi di colpa. ‘È
colpa tua se Justin è stato aggredito‘
sono certo continuasse a ripetersi. Se non fosse andato al ballo per
far felice quel ragazzino che gli ha fatto da stalker per un anno,
probabilmente Justin avrebbe continuato a festeggiare con i suoi amici,
Brian a scopare nella darkroom e io sarei salito su quel maledetto
aereo che mi avrebbe portato nell’Oregon da David. Ma
sinceramente in quel momento di David non me ne poteva fregare nulla.
Ho sempre avuto una stima
forse eccessiva nei confronti del mio migliore amico, ma so per certo
che ci sono cose che lui non è in grado di comprendere a
prima vista. In quel momento non sapeva che da lì a poco
avrebbe avuto bisogno di me e di una spalla su cui piangere (ma che non
ho potuto dargli) come – circa un anno fa - non aveva capito
che quella notte lui – Brian Kinney
– era stato vittima di un colpo di fulmine che, a quanto
pareva, sembrava non aver perso l’intensità con
cui aveva colpito sia lui che Justin. Ma da un ragazzino era abbastanza
facile aspettarsi che s’innamorasse della prima persona che
era in qualche modo entrata nella sua vita (e non solo
lì, avrebbe aggiunto Brian). Ma Brian! Brian-Io-Non-Credo-Nell’Amore-Ma-Nelle-Scopate-Kinney
si era innamorato.
Credo che per lui la
prima volta con Justin era effettivamente stata una scopata.
Eccezionale probabilmente e di sicuro su cui avrebbe rimuginato
parecchio, ma nulla di più. Un bel ricordo. Di fatti la
notte successiva, quando il ragazzo aveva cercato di entrare nuovamente
nel suo letto, lui si era limitato a cacciarlo via a male parole,
dicendogli tutte quelle cose orribili in cui aveva sempre creduto ma
che era destinato a dover rimangiarsi nel giro di poco davanti ai suoi
occhi. comunque dubito che sia stato quello il momento in cui Brian si
sia innamorato di Justin, anche se non me la sento di escluderlo.
Ricordo fin troppo lo sguardo che aveva il mio amico mentre mi
raccontava gli avvenimenti della notte precedente. Non gli brillavano
gli occhi così da quando… nessun ‘da
quando’. Non gli avevo mai visto brillare gli occhi
in quel modo.
Probabilmente accadde una
sera al Babylon, quando Justin lo provocò fregandogli da
sotto il naso i due ragazzi che Brian era oramai certo di essere
riuscito a rimorchiare per quella notte. La cosa sembrava averlo
infastidito immensamente e inizialmente credevamo tutti
perché quel ragazzino gli aveva soffiato il suo divertimento
notturno, invece col senno di poi ci rendemmo conto che quella di Brian
era gelosia. Gelosia alla Kinney, ma pur sempre
gelosia. E così si era ripreso il ragazzo ed entrambi
avevano avuto l’uno nuovamente l’altro, nonostante
noi disapprovassimo fortemente tutto ciò. Assurdo
però come nessuno di noi avesse in qualche modo il coraggio
di dire esplicitamente a Brian come vedessimo le cose.
L’unico che non si è mai fatto problemi a dirgli
quello che pensa è Emmet, ma lui non ha in nessuna occasione
disapprovato la relazione tra Brian e Justin.
Fu quella la
sera in cui Brian s’innamorò? Non lo so.
Successivamente ci fu
l’incidente di Ted che era finito in ospedale per colpa della
droga offertagli da quel ragazzo che si era portato a casa la sera
prima. E mentre Brian era stato costretto a decidere cosa fare con la
vita di uno dei suoi amici (anche se non lo dimostra praticamente mai,
tutti noi sappiamo che ci vuole bene… sì, anche a
Ted) Justin era scappato da sua madre che aveva messo insieme i pezzi
del puzzle, comprendendo che suo figlio era gay. Forse, arrivando a
casa mia e trovandoselo nella mia stanza che lo aspettava solo per
poterlo vedere fu ciò che fece scattare la scintilla. Forse
accadde proprio quando la persistente presenza di un ragazzino che
pende dalle tue labbra e vive in funzione del momento in cui lo
scoperai o potrà succhiarti il cazzo divenne una costante
irrinunciabile. Il comportamento di Justin avrebbe sciolto il cuore di
chiunque... O se non altro, di sicuro quello di Brian Kinney.
Nessuno
l’avrebbe mai detto o sospettato. Pensavamo tutti che Justin
non fosse altro che l’ennesima conquista del nostro amico,
nient’altro che uno stalker che desiderava riavere
l’uomo che tutti volevano di nuovo o che avrebbero voluto
avere almeno una volta nella vita. Quelli che non avevano mai avuto
l’onore di essere scopati da Brian era perché lui
non li considerava abbastanza appetibili per il suo cazzo. Nonostante
fosse giovane e la circostanza articolare Justin era degno di Brian
Kinney. E viceversa.
Dal cazzo al
cuore.
Non saprei dire davvero
quando Brian s’innamorò di Justin. O forse accadde
proprio quella sera, quando Ted si risvegliò dal coma.
L’unica cosa di cui ero certo era che le notti passavano, si
susseguivano l’una dopo l’altra e capitava sempre
più di frequente che nel letto di Brian ci fosse quel
ragazzino biondo dallo sguardo apparentemente gelido ma capace di
andare in estasi solo nel sentire la voce del mio amico.
Mi rendo conto solo nel
momento in cui Brian esce dalla doccia che non può esistere
davvero il momento in cui t’innamori di qualcuno. Succede e
basta, contro la tua volontà e talvolta della persona
più insospettabile. Lo stesso è valso per Brian:
non si è innamorato di Justin un giorno preciso, ma
trovarselo sempre tra i piedi, vederlo ogni giorno e passare con lui
notte dopo notte condividendo con un ragazzo di dodici anni
più piccolo momenti ed emozioni a cui nessuno aveva mai
avuto accesso, è stato ciò che ha fatto breccia
nell’armatura del mio migliore amico.
Brian non avrebbe mai
potuto innamorarsi di uno della sua stessa età
perché, checché ne dica sempre, lui ha il terrore
delle persone come lui. E’ estremamente diffidente e un
ragazzo era l’unica persona che davvero non era in grado di
temere: forse per l’età o forse perché
avrebbe comunque visto in lui una sorta di eroe e Justin per lui non
rappresentava una reale minaccia per Brian.
Perché anche
se sembra voler essersi lasciato alle spalle l’anno appena
passato, io so che Justin tornerà e Brian cederà
nuovamente e riaccoglierà il biondo diciottenne nella sua
vita. Forse se lo lascerà scappare qualche volta, ma alla
fine quei due hanno deciso di appartenersi.
Però chi sia
davvero il maschio alfa tra i due è difficile e purtroppo
devo ammettere che le apparenze ingannano. Di sicuro, essere
Brian Kinney non significava necessariamente che fosse lui ad
avere in controllo sulla vita di Justin.
Note
dell’autrice:
Mi ci è voluta
una vita per scrivere questa oneshot. A dire il vero scriverla
è stato questione di qualche ora, ma ci ho impiegato
tantissimo – e parlo di mesi –
a trovare la voglia di aprire un documento di Word e iniziare a buttare
giù in maniera più o meno sensata le idee che mi
ero appuntata sull’agendina su cui puntualmente annoto tutti
i plot che mi passano per il cervello. In qualche modo è
uscita, anche se ammetto che io ho seri problemi con i POV (tendo a
perdermici dentro :S) e Michael è un personaggio che
sinceramente non amo molto quindi non sono riuscita a sentirmelo molto
addosso mentre scrivevo ^^
Il titolo della shot
è l’omonimo di una canzone dei The Rasmus.
Un grazie immenso a tutte
le persone che hanno commentato That Day.
Giuly Weasley: grazie
per aver
commentato anche qui. Su LJ ci siamo dilungate maggiormente, ma sono
comunque onorata dal tuo doppio commento e felicissima che la storia ti
sia piaciuta. Grazie mille cara <3
_Lady Hannival_:
sono
felicissima che la storia ti sia piaciuta, fatto tirare un sospiro di
sollievo e che i personaggi ti siano pure risultati IC nonostante il
miele e la melassa che colavano su queste pagine XD Grazie mille per
l'apprezzamento <3
sweey: grazie mille
<3 Era
il finale che anch'io volevo per la quinta serie senza dovermi
impegolasre e in possibili seste stagioni (che amo leggere ma non
scrivere XD)
Scar: grazie mille
per aver
gradito e trovato riuscito l'esperimento. Mi ha fatto un po' effetto
scrivere quetsa shot perché i personaggi erano un po' troppo
melassossi (o i loro dialoghi, almeno) peròl sono felice che
ti
siano risultati IC ^^ Grazie davvero <3
sarawinky:
sì, capisco
perfettamente perché può non esserti piaciuta e
il tuo
commento su LJ mi ha illuminata molto =) Grazie ^^
nefene: grazie
millissime per
il doppio commento qui e su LJ <3 Sono felice che la storia ti
sia
piaciuta e che Brian comunque sia risultato IC e non troppo melassoso
XD Frazie ancora <3
stellina87_87: Brian
che balla
da solo al Babylon spezzerebbe il cuore a chiunque ._. Insomma, non ho
perdonato Justin per aver preso quell'aereo, volevo che i due lo
prendessero insieme e per una meta che è stata citata
più
volte durante le varie stagioni ^^ Sono felicissima che la storia ti
sia piaciuta, grazie tantissimo per averla apprezzata, ne sono
lusingata <3
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