Fantasticando su cosa
mi potrebbe accadere il 3 Novembre al concerto dei Jonas… :D
Spero vi piaccia…
Tambourine
Improvvisamente
le luci si spensero. Un fastidioso silenzio invase nel giro di pochi secondi
l’intero palasport.
Un rullare di
tamburi echeggiò nell’aria, andando perfettamente a tempo con i battiti
irregolari del mio cuore.
Il mio
sogno si stava avverando. Presto avrei visto su quell’ enorme
palcoscenico davanti a me i Jonas Brothers.
Il concerto
del 3 Novembre stava per incominciare.
Il rullo
dei tamburi si fece sempre più forte e il mio cuore accelerò i suoi battiti.
D’un tratto
i tamburi si fermarono. Silenzio. E finalmente entrarono loro, con una
spettacolare parete brillantinata che faceva da sfondo a quel meraviglioso
momento.
Le urla
delle fans si fecero sempre più acute. Il mio cuore si fermò.
Applausi,
grida disperate e pianti di felicità invasero il palasport.
I Jonas
Brothers si avvicinarono di più al bordo del palcoscenico e proprio in quel
preciso momento li vidi tutti e tre. Dal vivo.
Eravamo
soli 3 metri
di distanza. Le fans fremevano, ma per fortuna c’erano le transenne di ferro in
fila davanti a noi e le guardie del corpo che le tenevano a bada.
“Hello everybody!!! We are the Jonas Brothers!” gridò
salutando alle fans Joe.
Io li
fissai uno per uno a lungo, rimanendo sempre nel mio religioso silenzio. Erano
ancora più belli dal vivo.
Fino a quel
momento li avevo sempre e soltanto visti nei miei 83 poster appesi sulle pareti
della mia camera, nelle interviste in tv, su internet o sulle copertine
sfuocate dei giornali.
Ora ce li
avevo proprio davanti. I Jonas Brothers.
Volevo
svenire, gridare come le altre ragazze. Ma non ce la feci. Ero come paralizzata
e un forte nodo alla gola mi impediva di parlare.
“Come on, singing with us!!” gridò Nick e Kevin iniziò il
concerto con un assolo di chitarra elettrica.
2 minuti
d’assolo di chitarra e i Jonas iniziarono a cantare Paranoid.
Conoscevo
ovviamente tutte le loro canzoni.
I fratelli
Jonas ballavano, cantavano e facevano ogni tipo di acrobazia su quel palco.
Ogni tanto
dopo una canzone e l’altra Joe scendeva dal palco e batteva un cinque a tutte
le fans della prima fila, tra cui c’ero anche io.
Ma la prima
volta che Joe Jonas decise di fare questo, fui subito travolta da pesanti corpi
di altre ragazze e questo, senza che io me ne accorgessi, mi faceva andare
sempre più indietro e passai alle terze e quarte file.
-Joe!! -
avrei voluto gridare - Joe sono qui!! –
ma tanto non mi avrebbe sentito. La mia voce non era nulla in confronto a tutte
quelle migliaia di grida nel palasport.
Decisi
allora di farmi coraggio e di ritornare in prima fila.
Faticosamente
ma soprattutto miracolosamente dando strattoni di qua e di là ci riuscii.
Ritornai al posto in cui ero prima. Ritornai a vedere quelle facce angeliche
dei miei Jonas.
-sono
bellissimi…- pensai e dentro mi sciolsi completamente quando vidi Nick e Joe
togliersi la giacca che avevano, rimanendo in canottiera.
Passarono
35 minuti dall’inizio del concerto e le fans sorprendentemente avevano ancora
una voce potente per gridare.
Sul palco
c’era Nick da solo che aveva appena finito di cantare e suonare al piano A
Little Bit Longer.
Poi entrò Joe
Jonas, accompagnato dai fischi delle fans, e in compagnia del suo inseparabile
tamburello.
Io risi.
Quel ragazzo era incredibile.
“Joe!!
Joeee!!” urlavano le fans per richiamare la sua attenzione. Joe infatti si girò
dalla loro parte e li fece l’occhiolino accompagnato da un dolce sorriso.
“oddioo!!!
Hai visto??!? Joe Jonas mi ha fatto l’occhiolino!!!” urlò quasi piangendo una.
-beata te…-
pensai rassegnandomi. – a me non mi noterà mai…- e mi rattristii.
Joe iniziò
a suonare il suo tamburello. Era senz’altro molto bravo. Riusciva ad andare a
tempo anche saltando e facendo acrobazie varie.
Alla fine
della canzone decise di sporgersi dal palco e di fissare le fans.
Loro lo
chiamarono.
Riprese in
mano il suo tamburello e iniziò a scuoterlo per andare a tempo.
Poi avvenne
il miracolo.
All’improvviso
Joe mise male il dito nel buco del tamburello e questo gli scivolò. Rotolò
rumorosamente dagli scalini del palco, finendo sotto una transenna.
Precisamente sotto i miei piedi.
Rimasi
paralizzata.
Tutte le
ragazze avevano gli occhi fissi su di me. E anche Joe Jonas mi fissava quasi
compiaciuto.
Gli altri
fratelli Jonas continuarono a suonare sperando di distrarre le fans impazzite.
-ecco! Volevi
farti vedere dai Jonas?? Bene! Adesso ci sei riuscita…- pensai abbassando lo
sguardo
-….
Oddio!!! Ma.. che cosa… sta venendo verso di me?!?!!-
Era vero.
Joe si stava avvicinando verso la folla. Le guardie del corpo tennero d’occhio
la situazione, ma lo lasciarono passare.
Ed eccolo.
Proprio
davanti a me.
Ebbi il mio
ennesimo tuffo al cuore. Questa volta però fu talmente forte che pensai
sicuramente di svenire.
Invece non
lo feci.
“Joeeeeee!”
i love youuu!!!” urlavano impazzite le fans dietro e di fianco a me,
sporgendosi il più possibile dalle spranghe per toccarlo.
Lui non le
stava ascoltando. Neanche io a dir la verità.
Ero
completamente sprofondata nei suoi occhi color cioccolato.
Lui si era
perso nei miei.
Stemmo in
silenzio per pochi secondi perché dopo Joe Jonas si ricordò che aveva un
concerto da portare avanti. Distolse lo sguardo dai miei occhi castani e lo
posò sul tamburello a terra, vicinissimo ai miei piedi.
“I’m
sorry…” disse con voce quasi imbarazzata raccogliendolo.
Io non sapevo
cosa rispondergli. Il mio inglese non era mai stato così ottimo, quindi decisi
di tacere e fare finta di niente.
“Joee!!”
non la smettevano di urlare le fans.
Lui ritornò
a fissarmi. Questa volta senza il minimo imbarazzo. Era
sorridente.
“Do you want to play the tambourine with me?” mi
domandò di colpo.
-cosa?!?
Suonare con Joe Jonas il tamburello???...oddio… che fare???- il mio cervello
era andato in tilt.
“Ehm…”
sussurrai. Fu l’unica cosa che riuscì a pronunciare…
“Come on!!”
mi incoraggiò Joe.
“o…okay…”
dissi balbettando.
Allora una
delle tante guardie del corpo si avvicinò a noi e aprì la transenna di ferro,
assicurandosi che nessuna fans potesse uscire. A parte me.
Mi fece
passare. Io avanzai lentamente di fianco a Joe.
La guardia
del corpo richiuse subito di scatto la transenna per non fare passare altre
fans invidiose che se ne volevano sicuramente approfittare di quel momento.
Joe mi
prese per mano. Io rabbrividii al contatto con la sua pelle. Lui era caldo. Io
gelida.
Piena
d’imbarazzo salì sul palco accompagnata da Joe.
Avevo il
cuore in gola. Le gambe mi tremavano.
Kevin e
Nick mi salutarono e se ne andarono dietro le quinte, lasciando me e Joe soli
al centro del palco con quei riflettori accecanti puntati addosso.
La folla
gridava d’invidia.
Io non ci
badai. L’emozione era troppo forte.
Joe si
staccò da me e se ne andò a prendere il microfono, lasciandomi tra le mani il
ruvido tamburello.
Avrei
voluto gridare di gioia, piangere. Ma stetti zitta. Non volevo assomigliare a
tutte le altre comuni fans dei Jonas Brothers.
Se Joe mi
voleva far suonare il tamburello, io lo avrei fatto.
Mi fece
accomodare su una sedia posizionata più a destra del palco. E si mise dietro di
me.
-oddio!
Oddio! Oddio!- erano le uniche parole che mi rimbombavano nella testa.
“Are you
ready?” mi sussurrò sensualmente vicino al mio orecchio.
Le fans
gridarono un rumoroso “YEESSS!!!” ma io non risposi niente.
Percepivo
soltanto il caldo respiro di Joe dietro al mio collo.
Lui cercò
di tranquillizzarmi accarezzandomi le mani. Ma non si rese minimamente conto
che facendo così mi avrebbe fatto eccitare ancora di più.
-diamine!!!-
cercai di calmarmi. Feci 3 grossi respiri.
Allora Joe
iniziò a cantare piano, con quella sua irresistibile voce calda e sensuale.
Poi mi
mostrò prendendomi le mani e il tamburello che ritmo dovevo suonare. Me lo misi
faticosamente in testa. Poi iniziai a suonare il suo tamburello.
Le fans
presero il ritmo e iniziarono a battere le mani a tempo.
Ora il
palco era tutto mio.
-devo
tenere il ritmo! Devo tenere il ritmo!- pensai agitandomi.
Joe si
spostò da dietro di me e si posizionò di fianco alla sedia sulla quale ero
seduta.
Ci fissammo
ancora a lungo negli occhi.
In quel
momento eravamo solo noi due. La sua voce. Il tamburello.
Le urla
delle fans erano passate in secondo piano.
Il mio
cuore riprese con quei suoi battiti accelerati e irregolari.
Infine Joe
terminò la canzone con un acuto fantastico. Io smisi con il tamburello.
L’intero
palasport applaudì.
Le mie mani
tremavano.
-ma come ci
sono riuscita?- mi domandai stupita.
Mi alzai di
scatto dalla sedia e Joe si avvicinò a me sempre di più. Mi accarezzò la mia
guancia rossa. E ci abbracciammo.
Le fans più
gelose non dissero nulla. Solo un paio di bestemmie a bassa voce.
Tutte le
altre persone si lasciarono scappare un rumoroso “Uuuuuuuuuhhh!!” oppure
“Ollàà!!!!” per prenderci in giro.
Io non
capii più niente. Ero tra le braccia di Joe Jonas. Cosa potevo capire?
La mia
testa era appoggiata nell’incavo sudato del collo di Joe. Lo sentii ridere.
Anche io
provai a sorridere. Mi sentii improvvisamente meglio.
Non mi ero
mai sentita così in tutta la mia vita.
Così
emozionata. Così imbarazzata allo stesso tempo. Così felice. Semplicemente Così
innamorata.
Dopo quel
lungo abbraccio Joe tenendomi per mano mi riportò al mio posto.
-no…è già
finito questo momento magico…- pensai abbattuta.
Le guardie
del corpo mi fecero entrare dietro quella lunga transenna di ferro. Eccomi. Di
nuovo al mio posto. Come prima.
Joe se ne
ritornò sul palco.
Pensai che
le fans mi sarebbero dovute saltare addosso piene d’invidia, invece non lo
fecero.
Forse
avevano paura. Certe mi consideravano “protetta” da Joe Jonas.
Non saprei.
L’unica cosa certa fu che Joe Jonas non staccò mai gli occhi da me per tutto il
concerto.
Così come
anche Kevin e Nick.
-adesso sì
che mi sono fatta notare dai Jonas…- pensai divertita e un sorriso si formò
sulla mia bocca.
Mi sentivo
soddisfatta. Il cuore mantenne i battiti irregolari per tutto il tempo.
Joe Jonas
mi aveva fatto salire sul palco. Avevo suonato con lui. Mi aveva abbracciata.
Mi sentivo
innamorata di lui.
Quello fu indubbiamente
il concerto più bello di tutta la mia intera vita.
The End