Premetto
che è la mia prima ff in assoluto. Siate clementi... Buona
Lettura!
Capitolo 1
(Andy Pov)
« Per il volo
AZ129 delle ore 22: 39 si pregano la signora Winchester e figli di
presentarsi urgentemente all’uscita 4 per imbarco immediato
».
“Te l’avevo detto che saremmo arrivate in ritardo,
cavolo, se non riusciamo a prendere l’aereo sei in punizione
per il resto dei tuoi giorni” mi dice mia madre col fiatone
per la corsa.
“Corri mamma, che lo perdiamo”.
Mi sa che non mi sono presentata. Mi chiamo Andy Winchester. Ho 17 anni
compiuti a Aprile. Se non capite, sono quella che corre dietro a una
signora e a 2 bambini perché stiamo perdendo
l’aereo che ci porterà a Londra, ci stiamo
trasferendo.
La signora e i bambini sono rispettivamente mia madre, Lisa Winchester,
il mio fratellino di 6 anni, Tommaso, e la mia sorellina di 4, Emily.
Sembrerà strano ma tutti e tre sappiamo molto bene
l’inglese, nonostante siamo nati in Italia e ci siamo vissuti
fino ad ora. Abbiamo avuto sempre una certa affinità con
questa lingua.
Siamo finalmente arrivati al gate e l’assistente di volo dopo
averci guardato male ci ha fatto entrare in un autobus pieno di gente,
tanto pieno che ho dovuto prendere in braccio Emily per paura di
perderla.
Siamo sotto l’aereo, i due piccoli stanno praticamente
dormendo in braccio a me e a mia madre, saliamo e guardiamo i posti che
ci hanno assegnato; io sono al posto 31A praticamente in fondo
all’aereo, mentre mia mamma e al 10B.
“Mami, non ti preoccupare io mi tengo Emy che sta dormendo,
Tommaso lo tieni tu?”.
“Si, si! Vai pure, vengo dopo che sicuramente Tommaso
vorrà stare con te!”.
Le faccio un cenno affermativo con la testa mi dirigo in fondo in cerca
del mio posto. Il 31 è occupato da una coppia con una bimba
piccola, il padre mi chiede se posso cambiare il mio posto con il suo,
accetto e il suo è ancora più indietro. 47C. Il
posto accanto al mio è occupato da un ragazzo di circa 23
anni, capelli castano chiaro con le punte bionde, sotto un paio di
Rayban sono nascosti gli occhi di un azzurro molto simile a quello di
mio fratello, ha l’aria inglese, ma gli parlo in italiano.
“Scusami, ti dispiace farmi passare?”.
Lui mi guarda con un punto interrogativo.
Appunto!
Io ripeto in inglese.
Lui sorride, si alza mi fa sedere e si risistema al suo posto. Faccio
in tempo a togliermi il giubbotto dalle spalle che già Emy
si è di nuovo appoggiata a me e si è
addormentata... DI NUOVO.
Il ragazzo si mette a ridere per la velocità abbastanza
inconsueta della mia sorellina.
“Poverina, è sveglia da stamattina alle 6
” gli spiego io.
“Allora la capisco... come si chiama?” mi chiede
per fare conversazione.
“Emily! E io sono Andy, piacere” rispondo
porgendogli la mano.
Lui la prende “ Harry ”.
Passa un ora, io e Harry abbiamo parlato tutto il tempo. Sto per fargli
una domanda quando sento che qualcuno mi sta tirando la maglietta.
Mi giro, e vedo Tommaso, che si stropiccia gli occhioni azzurri e che
vorrebbe venire in braccio a me.
“Andy, vuoi che ti tenga la piccola?” mi dice
sorridendo.
“Mi faresti un gran favore!”
Dopo un po' di manovre per non svegliare Emily,lei si sistema sul petto
di Harry con il ditino in bocca e Tommaso prende il suo posto sulle mie
ginocchia e guarda, ancora mezzo addormentato, Harry.
Lui sentendosi osservato gli sorride. “Come ti chiami
tu?” gli chiede il piccolo.
“Io Harry, e tu?”
“Tom” risponde laconicamente lui.
“In realtà si chiama Tommaso, ma a lui piace il
diminutivo” spiego, lui mi sorride.
“E quanti anni hai Tom?”
“Sei” risponde il piccolo e poi torna nel mondo dei
sogni.
Quando ormai manca poco tempo all'atterraggio mi alzo.
“Harry, mi puoi guardare un secondo i bambini che vado a dire
una cosa a mia madre?”
“Certo, vai pure”.
Arrivo al 10B.
“Mamma, Emy e Tom li tengo io per l'atterraggio,
ok?”
“Va bene, ma ce la fai da sola?”
“Si, tanto mi aiuta un ragazzo che ho incontrato, comunque
vedo che hai fatto amicizia!” dico io con aria maliziosa.
“Ah giusto, Andy, questo è Dean Judd, un vecchio
amico”.
Dean Judd è un uomo sulla 40ina, occhi azzurri, capelli
castano chiaro, molto affascinante, * bella scelta mamma…*,
mi saluta e mi porge la mano.
Gliela stringo con un sorriso.
“Questa è mia… ehm… mia
figlia Andy”.
“Mi fa piacere conoscerti” dice lui.
“Anche a me. Ora scusatemi, ma mi reclamano i miei
fratellini. Arrivederci.” saluto, ma mia madre mi ferma.
“Andy, tesoro, Dean si è offerto di ospitarci fino
a che casa nostra non è pronta, per te va bene?”
mi chiede mamma con sguardo implorante.
“Certo, spero che non sia un disturbo per te” dico
rivolgendomi a lui.
“No, stai tranquilla, sarei felice di passare un
po‘ di tempo con te e i tuoi fratelli” mi risponde,
affabile.
Io sorrido e me ne torno al mio posto, dove Harry sembra in
difficoltà con i due marmocchi, ormai svegli, che vogliono
stare entrambi a sedere sulle sue ginocchia.
“Hey, vi siete svegliati tutti e due vedo.”.
Harry fa una faccia troppo buffa, che dice
‘aiutami’. Trattengo a stento le risate e mi prendo
Tom, che sbuffando mi fa il broncio.
“Tommy, non fare il broncio, dopo vai tu in braccio a Harry,
però glielo devi chiedere” dico al piccolo.
“Harry, posso venire in braccio a te?”
“Si, ma aspetta un po‘ che c‘è
già la tua sorellina” risponde lui.
Verso le 3.20 finalmente l’aereo atterra. Prendiamo i bagagli
e quando ci troviamo fuori Dean ci presenta una persona.
“Ragazzi, questo è mio figlio Harry”
Io e lui scoppiamo a ridere, i grandi ci guardano con se fossimo
impazziti. E lui si affretta a spiegare che ci siamo conosciuti
sull’aereo.
Risate a parte, mamma e Dean vanno a prendere la macchina, mentre noi
aspettiamo fuori dell’aeroporto inglese.
“E così vieni a vivere da me per un po‘
” mi chiede.
“E già, cerca di essere ospitale!!” gli
rispondo a tono.
“Certo, con Emily e Tom, con te non lo so! Devo ancora
decidere!”
“Bravo. E io non ti parlo più!” e mi giro
facendo l’offesa.
Lui inizia a farmi il solletico per ripicca, e ci troviamo a
rincorrerci come due scemi in mezzo all’aeroporto deserto,
sembriamo due pazzi, tanto che anche i due piccoli ci guardano
allucinati.
Dopo un po’ ci fermiamo, stanchi. “ma dove si
è cacciato mia padre?” borbotta Harry.
“Magari stanno amoreggiando in macchina! E si sono
dimenticati di noi.”. gli rispondo seria.
Lui, che sta bevendo, sputa tutta l’acqua e tossisce e mi
guarda con occhi spalancati. Io allora mi metto a ridere, rido talmente
tanto che mi fa male la pancia.
“Dio… Harry, hai una faccia troppo
buffa… ahhhahahaaha… guarda che…
ahhaha… io stavo scherzando… ahahhaha”
Lui mi guarda male. Poi il suo sguardo oltrepassa il mio viso. La sua
faccia diventa un misto di preoccupazione e spavento. Io mi giro e vedo
mia madre e Dean che stanno venendo verso di noi in macchina, mia madre
con una faccia triste e preoccupata e Dean è totalmente
sconvolto.
“Mamma tutto bene?” chiedo non del tutto certa
della risposta.
“Veramente no, vi dovremo parlare” dice guardando
me e Harry.
“Oddio mamma, mi fai preoccupare, cosa è
successo.”.
Lei mi guarda triste e contemporaneamente con affetto, allora la mia
inquietudine sale a livelli mai visti, neanche quando sono nati Tommaso
e Emily ero tanto preoccupata.
Mentre Dean prende da parte suo figlio, lei mi abbraccia e …
Angolo
dell'autrice
Grazie a tutti coloro che hanno
letto il primo capitolo di questa ff.
Non sarò di molte parole, ma questo è solo il
primo capitolo... più in là, se questa ff vi
piacerà, aggiungerò un piccolo angolo delle
cavolate...
Baci a tutti da _Vergessenes
Kind_
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