The Last Letter...
Anche se erano le 16.32 del pomeriggio, il cielo era coperto da un
enorme strato di nuvole e tirava un vento freddo e invernale. Certo,
era inverno.
Near se ne stava accucciato in terra a completare il suo puzzle, mentre
pensava. Pensava disperatamente ai suoi due amici che da lì a
poco avrebbero svolto una missione rischiosissima, ma di assoluta
priorità. Quegli amici erano Mello e Matt.
Quando Jevanni entrò con una busta in mano, al ragazzo balzò il cuore in gola.
Qualche ora prima...
Mello non riusciva a
trovare pace in quella logora e umida casa. Entro il pomeriggio avrebbe
svolto una missione per scovare Kira e probabilmente quei momenti erano
gli ultimi che trascorreva in quella sperduta parte di mondo.
Matt era intento a completare quel dannatissimo gioco per l'ultima volta.
Il silenzio era assordante. Tutti e due avevano paura di non ritornare,
di non vedere mai più la luce del sole, di perdere quel poco che
avevano.
Il ragazzo biondo si sedette sulla poltrona graffiata e rotta a godersi
una delle sue ultime tavolette di cioccolata. Cercò in tutti i
modi di distrarsi, ma non ci riusciva. Il pensiero del non ritorno lo
assaliva sempre più forte e doloroso.
Allora decise di scrivere una lettera, la sua ultima lettera.
Prese un foglio di carta bianca un po' ingiallita e una penna nera.
Riflettè qualche minuto, poi cominciò a scriviere:
Caro Near,
Il dolore ci sta soffocando. Non ci scambiamo neanche una parola, rimaniamo muti dando più spazio al silenzio.
Abbiamo paura, ma non lo vogliamo ammettere, siamo solo degli stupidi...
Entro il pomeriggio porteremo a termine la nostra missione e...
Qualche ora dopo...
... Torneremo vivi per festeggiare un'ultima volta.
Appena Near lesse quella frase, squillò il telefono. Era Halle
:-Near, accendi la TV...-, e il ragazzo fece come gli fu detto.
Non appena vide il corpo completamente bucato di uno dei suoi amici, fu
come se una parte di mondo gli cascò addosso. Quei capelli rossi fiammanti li avrebbe riconosciuti dovunque.
-Matt...-, mormorò con l'ultimo filo di fiato che gli era rimasto in gola.
Qualche minuto prima del tragico evento...
Erano arrivati sotto il quartiere generale in cui stava Near.
Mello imbucò la busta nella piccola fessura intagliata nel muro.
-Ok, adesso si entra in missione...-, sbuffò Matt rassegnato -Mi
mancherà questo tramonto...-, disse guardando oltre il
parabrezza della macchina dello stesso colore di suoi capelli.
-A chi lo dici...-, affermò il biondo con un filo di tristezza nella voce.
Dopo qualche minuto, Matt partì lasciandosi alle spalle ricordi, affetti, pensieri e con questi anche la vita.
Qualche minuto dopo il tragico evento...
"Matt se n'è andato per sempre...", pensò Near sempre più confuso e depresso.
Ricorda ancora la prima volta che vide quel ragazzino: un piccolo e
indifeso bambino dai capelli rossi, sorridente nonostante fosse senza
passato... Insieme a lui e a Mello era cresciuto... Erano il loro amici
d'infanzia, i suoi veri amici.
Continuò a leggere la lettera:
Se non dovesse andare veramente così, sappi che io e Matt ti dobbiamo molto, nonostante noi fossimo tuoi rivali.
Io ricordo quando eravamo tutti insieme alla Wammy's... Mi piacerebbe
ritornarci un giorno... A salutare quei bambini e per ritrovare Roger,
siccome anche Watari ci ha lasciato...
Spero che tutto questo finisca presto, perchè mi sembra di annegare piano piano in questo mare di dolore e ingiustizie...
Spero di poterci rivedere,
Mello
Quasi al ragazzo mancò il respiro. Adesso anche lui si sentiva
affogare nello stesso mare in cui è morto Matt e sta combattendo
Mello.
Pregò con tutto il cuore che almeno lui si potesse salvare, ma alla TV un'altra notizia lo fece stare male da morire.
"Ritrovamento di due cadaveri bruciati. Uno risulta essere di Kyomi
Takada, portavoce di Kira, mentre l'altro è ancora identificato."
No... no no no...
Ditemi che questo è un incubo...
-Mi dispiace molto...-, disse Jevanni con un filo di tristezza nella voce.
Anche Mello era morto.
La disperazione era tanta che il ragazzo battè due pugni sul
pavimento, poi altri e altri ancora, fino a farsi sanguinare le mani.
Quel dolore esteriore non era niente in confronto a ciò che provava internamente.
I suoi due veri amici, persi per sempre. Non sarebbero mai più
ritornati. Mello non sarebbe potuto ritornare alla Wammy's e Matt non
avrebbe mai più giocato con la sua amata console. Tutto era
perso. Near avrebbe voluto essere ammazzato da Kira il 28/1, la data
dell'incontro.
Prese un foglio di carta bianco e cominciò a scrivere qualcosa,
poi lo chiuse in una busta e pregò per un'ultima volta per le
anime degli amici perduti. Si ritirò nella sua camera
continuando a pregare e singhiozzando in quelle lenzuola fredde e
bianche.
Al funerale di Mello e Matt, il giorno dopo la cattura di Kira...
Tutto era finito. Non era morto e un po' si sentì in
colpa. Kira ormai era acqua passata, era riuscito a compiere il lavoro
che L aveva iniziato. L'aveva compiuto grazie al sacrificio dei suoi
amici, ma lui non voleva definirli pedine. Le pedine agiscono sotto il
comando del re, lui non era il re. Il re era morto da un pezzo, ma
nonostante ciò, i sudditi avevano continuato a combattere, Lui
era la torre, Mello e Matt i cavalli. Grazie all'intervento dei
cavalli, il re nemico era caduto, e con lui tutte le sue padine e i
suoi alleati.
La neve cominciò a scendere dal cielo lenta, fredda e candida.
Prima che il becchino sotterrasse le bare con dentro le slame, Near
buttò un crisantemo rosso per Matt e uno giallo per Mello. Nella
bara di Mello volò anche un bigliettino bianco come la neve.
C'era scritta solo una parola, che però significava molto:
Grazie.
Firmato; Nate River.
L'angolo
dell'autore: Carissimi lettori, questa è la mia prima fanfiction
anche se veramente ne sto scrivendo una insieme a una mia amica
(indialilla, mai sentita?).
Comunque... Spero vi sia piacuta, lasciatemi una recensione con i
vostri pareri e segnalatemi eventuali cose da correggere... Grazie di
tutto ^^
Alla prossima ^^
|