Sarà
che ho una voglia matta di scrivere, oggi; sarà che non ho
voglia di studiare (e quando mai?); sarà che questa idea, bo,
mi intriga; però eccomi qui con questa shot (è alquanto
corta, ma mi piace il significato) che non ha niente a che fare con
le mie long Brothers
and Sisters e Vampires,
il personaggio qui riportato che non sia Joe Jonas non credo
comparirà più; ma se vorrete contattatemi sulla mia
mail e potrei fare un pensierino per una long (intanto il mio
cervello ha già un paio di idee).
Ora
vi lascio alla storia!
Grazie
a tutte quelle che recensiranno e/o commenteranno! <3
Ho
voglia di Te
-
Arijane Woodrow, gliel'ho già detto, Arijane Woodrow –
sbottò la ragazza dai corti capelli scuri, incrociando le
braccia al petto piatto guardando la segretaria paffuta davanti a
lei.
La
donna si aggiustò gli occhiali quadrati squadrando la ragazza
che la stava importunando da più di venti minuti e tentò
di sembrare educata.
-
E io le ho già detto, signorina Woodrow, che lei non ha nessun
appuntamento con i signori Jonas, non ho il permesso di farla entrare
– rispose.
Arijane
la fulminò con un'occhiataccia.
-
Da quando le migliori amiche hanno bisogno di appuntamenti?
- soffiò. - Senta lei, chiunque sia, sono Arijane, la migliore
amica di quel deficiente di Joe Jonas, lui ha vent'anni, io ne ho
diciassette, lui se non entro in quella stramaledetta aula di
registrazione entro dieci minuti sarà morto, io viva; ha
qualcosa da rettificare?
La
segretaria non si fece impressionare e continuò a fissare la
ragazza con un cipiglio quasi annoiato.
-
Il signor Joseph Jonas è impegnato al momento – ripeté
con decisione.
-
'Fanculo –
esclamò la diciassettenne, dando un pugno al tavolo di legno
di ciliegio, poi con passi lunghi e pesanti si mise davanti alla
porta chiusa a chiave nella quale i Jonas Brothers stavano provando
da ore, e iniziò a urlare. - JOSEPH JONAS!
-
Signorina! - gridò la segretaria, portandosi una mano al
cuore.
-
Senta, non me ne frega un cazzo! - strillò la diciassettenne,
poi si voltò di nuovo verso la porta ancora chiusa. - DANGER!
La
porta di legno massiccio si aprì di scatto e la figura di un
ventenne dai capelli scuri comparva trafelata, sorridendo alla vista
della ragazza davanti a lui.
-
Arijane! - disse con gioia, avanzando verso di lei e abbracciandola.
-
Joe – ricambiò lei, - è la settima volta che mi
tengono bloccata fuori da una vostra aula di registrazione, se
succede di nuovo sfondo la porta, occhèi?
-
Certo, Arijane, allerterò la sicurezza, ci tengo alle mie
porte. - sorrise il ventenne.
-
Sei proprio cretino... - sbuffò lei.
La
risata di Joe gli nacque dal petto per poi esplodere potente
nell'aria.
-
Andiamo, dài, ti voglio far ascoltare una canzone –
disse lui mettendole un braccio attorno al collo.
-
Va bene – annuì la ragazza, guardando la segretaria che
li fissava con aria mortificata.
Il
mezzano le baciò la testa.
-
Mi sei mancata, Arijane, perchè abiti a Huston?
-
Perchè sei una rockstar? - gli chiese di rimando lei.
-
Touche – disse Joe. - Ciò
non toglie che mi sei mancata comunque, tu sei lo stesso la mia
Arijane The Best.
Lei
sorrise allegra e gli si strinse addosso.
-
E tu il mio DJ Danger... - mormorò. - Dimmi un po', cosa hai
distrutto in mia assenza?
Lui
alzò gli occhi al cielo, con aria colpevole, poi riabbassò
il capo sulla sua migliore amica.
-
La lista è troppo lunga... - disse in fretta.
Arijane
sorrise, il suo Danger non era cambiato in tutto quel tempo.
Con
lei che abitava a Huston e lui a Los Angeles le loro possibilità
di vedersi erano sempre limitate, ma quando lo facevano si prendevano
e non si staccavano più; si conoscevano da quando erano in
fasce, erano cresciuti insieme, attaccati come due cozze, tant'è
che le loro famiglie li avevano sempre presi i giro, dicendo che un
giorno avrebbero finito per sposarsi.
Poi
lei si era trasferita, ma comunque passavano le ore al telefono,
raccontandosi da quanti cereali avevano mangiato quella mattina a
cosa avevano fatto a ora tot con chissà chi.
-
Dammi il braccio desto – disse Arijane a un certo punto.
Joe
sorrise e fece come gli era stato chiesto.
Al
suo polso destro pendeva un braccialetto di cuoio intrecciato, con
una piccola lastra rettangolare d'acciaio sul quale erano incisi i
loro due nomi, e in aggiunta, con una scrittura piccola, in corsivo,
ondulata, best friends
forever.
-
Ce l'hai ancora – mormorò lei, leggermente stupita.
Joe
annuì.
-
Ovviamente, ci siamo scambiati questo braccialetto all'età di
sette anni, è importante per me. Non l'ho mai tolto, sai? Mi
volevano costringere, a volte, ma non l'ho fatto...
-
Bravo il mio DJ Danger – sorrise Arijane, poi mostrò il
suo braccialetto. - Io
ho fatto lo stesso.
Joe
la strinse forte. La sua Arijane. La sua amica, migliore amica.
A
un certo punto Arijane si fermò in mezzo al corridoio che
stavano percorrendo e si appoggiò al muro, sfilandosi dalle
braccia del suo migliore amico.
-
Che vuoi? Nick e Kevin ti aspettano, sono due settimane che fremano
dalla voglia di prenderci in giro perchè stiamo sempre
insieme... - disse il ventenne.
Lei
sorrise.
-
Quei due mostriciattoli posso aspettare, abbiamo una settimana per
stare insieme.
Joe
la guardò e si mise accanto a lei, prendendola per mano.
Fra
loro era sempre stato così, con baci, abbracci, coccole, anche
se in realtà oltre all'amicizia non provavano niente di
niente.
-
Mi sei mancato, Danger – rivelò lei all'improvviso. - A
Huston è tutto così noioso, uguale... mi manchi, voglio
stare con te, come una volta, girare per la città fino
all'una, prenderci una punizione perchè siamo tornati troppo
tardi, fare gli scherzi ai vecchietti del quartiere attaccando la
gomma da masticare allo spioncino e ridere come pazzi quando li
vediamo che tentano di toglierli... Mi manca essere chiamata tutti i
giorni Arijane The Best.
Joe
la strinse forte; lui non era bravo ad esternare i suoi sentimenti,
non era la sua specialità, neanche quando componeva con i suoi
fratelli delle canzoni ce la faceva, ma ad essere sinceri lui provava
lo stesso.
-
Mi manchi anche tu. - disse.
La
ragazza dai capelli corvini lo abbracciò più stretto.
-
Ho voglia di te. -
soffiò nel suo orecchio.
Joe
le cinse la vita e le mise il braccio destro davanti agli occhi.
Arijane
The Best + DJ Danger = Best Friend Forever
The
End
Joe
Jonas non mi appartengono (beh, sono la sua cognata... vale?) e con
questa storia non intendo riprodurre il suo vero carattere. Arijane è
frutto della mia mente bacata e mi appartiene in quanto tale. Questa
storia non è stata scritta a fini di lucro.
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