Never Again
“Io
non lo so se è meglio amarti invano o non amarti per niente,
Io non lo
so se non smetterai mai di mancarmi,
io non lo
so e non lo voglio sapere
ma sono
condannata a pensarti per sempre…”
Mai
più noi due – Dolcenera
A
volte mi chiedo se non sia tu la mia vera maledizione.
Non
la presenza di Kyuubi nel mio corpo.
Non
l’odio che, a volte, vedo riflesso negli occhi degli
abitanti del villaggio al mio passaggio ma questo bisogno soffocante di
rivedere il tuo viso che mi assale quando meno me lo aspetto.
Questo
desiderio spasmodico di avvertire la tua presenza
accanto che mi tormenta.
Sono
passati quattro anni da quando te ne sei andato
tradendo Konoha, tradendo me. La vita continua come se la tua esistenza
non
avesse alcuna importanza.
Il
villaggio prospera, Shikamaru e gli altri sono diventati
chunin, Sakura ha persino smesso di piangere e invocare il tuo nome
ogni notte;
il sole continua a sorgere, il mondo a girare, il tempo a passare. Il
tuo
ricordo sbiadisce nella mente delle persone, proprio come volevi tu.
Allora
dimmi Sasuke, perché solo io sono condannato a
ricordarti?
Perché
non sparisci anche dalla mia mente?
Non
so cosa sia più patetico ormai: vivere nella costante
attesa del tuo ritorno o morire lentamente ossessionato da
ciò che eravamo, da
ciò che saremmo potuti essere.
Tutti
mi dicono di smettere di pensarti, di non cercarti, di
cancellarti. E cazzo io lo vorrei!
Vorrei
passare un bel colpo di spugna sul tuo volto e dirti
“ Addio Sasuke”, ma non posso.
Loro
non capiscono.
Cosa
mi resterebbe se ti lasciassi andare?
Ho
perso me stesso per cercare te e ora non so più qual
è il
mio posto. Non so neppure se esiste un posto per me in un mondo in cui
non mi
sei accanto.
Ricordi?
Te lo dissi quella volta, la notte in cui ti
dichiarai il mio amore.
“ Sei il mio mondo
Sasuke. Sei tutto quello che ho”
E
tu sei arrossito e hai abbassato gli occhi, intimidito dal
frastuono delle nostre emozioni. Eravamo così puri e
innocenti.
Vorrei
tornare a quei tempi.
Vorrei
tornare a essere quel bambino che ti stringeva la
mano.
Vorrei
avere di nuovo dodici anni e non sapere nulla
dell’amore, del desiderio, delle tue mani fredde sul mio
corpo minuto, delle
mie gambe allacciate alla tua vita, del dolce strazio di averti dentro
di me, di
sentire la tua vita fluire in me.
Almeno
non sarei costretto a ricordare quanto mi sentivo
vivo e completo e felice e amato.
Non
rivedrei, ogni notte, il tuo viso sconvolto dal piacere;
non sentirei, nella mia testa, i tuoi ansiti, la tua voce spezzata che
mi
sussurra “Ti amo”.
Lo
credevi davvero mentre lo dicevi Sasuke? Oppure era solo
quel tuo atteggiarti a uomo, quando degli uomini non avevamo ancora
nulla,
piccoli e ingenui, come eravamo, in quell’intimità
appena sbocciata?
Ti
manca mai fare l’amore con me?
Ti
manca mai il sapore dei nostri baci?
Io
riesco ancora a sentirlo l’aroma del nostro ultimo bacio
lì, nella valle della fine.
Sa
di pioggia, di addio e di disperazione.
Avrei
voluto fermarti, implorarti di non lasciarmi, ma non
avevo più forze.
Il
mio corpo non rispondeva più ai miei ordini, così
sono
rimasto lì, steso nel fango, col sapore di
quell’ultimo bacio e il tuo nome
stretto fra le labbra.
Non
c’è più stato nessuno da allora. Non ho
più permesso a
nessuno di toccarmi.
Appartengo
ancora a te.
Apparterrò
a te per sempre.
Vedi
a cosa mi costringi? Dovresti essere fiero di te
Sasuke: in un colpo solo sei riuscito a distruggere la tua vita e la
mia.
Hai
lasciato solo un cumulo di macerie dietro di te.
Sei
persino riuscito a superare Itachi; lui ha ucciso la
persona che più amava donandole, se non altro,
l’oblio. Tu mi hai condannato a
un inferno in terra, senza alcuna possibilità di salvezza.
Sai
che persino Kakashi è preoccupato per me? L’altro
giorno
l’ho sentito dire a Iruka che sto perdendo il senno.
“ Perché non riesce ad
accettare che non tornerà mai più?”
Ma
lui non capisce.
Non
sa delle nostre promesse, sussurrate fra un bacio e
l’altro; non sa come tremavi fra le mie braccia.
Non
conosce il suono del tuo cuore, l’odore del tuo respiro.
Avresti
dovuto uccidermi, invece mi hai costretto a
sopravvivere in funzione di te.
Sei
un egoista Sasuke. Sapevi che finché fossi rimasto in
vita saresti stato il mio unico pensiero, per questo non mi hai
ammazzato. Tu
volevi che io ti ricordassi, tu volevi un testimone della tua esistenza
non è
così?
Sei
un fottuto bastardo.
Non
so chi, fra noi due, sia più penoso: tu che distruggi te
stesso cercando vendetta o io che distruggo me stesso cercando te.
Come
se poi la cosa fosse importante.
Quattro
anni che te ne sei andato e, ancora, non riesco ad
accettare che non ci sarà mai più un
“Noi”.
Mi
chiedo se lo accetterò mai.
Note dell'autrice:
Credo che questo sia il lavoro che più si discosta
dalle cose che scrivo di solito. Non sto a spiegare il motivo per cui
questa storia è quello che è, sappiate solo che
rispecchia profondamente il periodo che sto passando. Ci tengo
particolarmente...magari non sarà il migliore dei miei
lavori ma sicuramente è il più personale. nasce
dopo un periodo in cui ho seriamente pensato che non sarei mai
più riuscita a scrivere e questo me lo rende ancora
più caro...per il resto lascio a voi l'interpretazione!
Sappiate solo che è un privilegio per me poter condividere
questa storia on voi.
Baci
Moon.
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