WHITE NOISE
[Disclaimer ] Cristo mi è venuta lunghissima!! E pure
abbastanza contorta.. questa volta i miei viaggi in treno e le lezioni
mal seguite di commercio elettronico hanno dato frutti.. buoni o
cattivi?? Povero Dom prima lo rendo Hercules e poi.. beh, leggete e
capirete xDDD
Il cellulare squillò nel pieno della notte. Mi ero appena
addormentato e quel suono mi innervosì parecchio. Accesi la
luce della lampada del comodino e tastando alla cieca riuscì
finalmente a prenderlo.
“Si?” risposi con voce assonnata senza nemmeno
guardare il display per vedere chi fosse a quell’ora.
La voce di Chris era alquanto allarmata. E disperata.
“Bells ci sei? Svegliati è successo un
casino!!!!!!”
“Ma che cazzo..” Non feci nemmeno in tempo a finire
la frase..
“DOM E’ STATO AGGREDITO!!!”
Mi alzai di scatto dal letto, come pervaso da una violenta scossa
elettrica.
“Che cosa?!? Ma dov’è
adesso???” urlai. Non mi importava se i vicini di stanza mi
avessero sentito, avevo tutti i miei motivi per farlo.
“L’hanno già portato in ospedale, scendi
immediatamente ho già la macchina pronta!”
Chiusi la conversazione senza aggiungere altro. Non badai alle
smancerie in quel momento.
Presi la prima t-shirt che trovai nell’armadio, un paio di
jeans e le sneakers.
Arrivai fuori dall’hotel trafelato e Chris gettò a
terra l’ennesima sigaretta finita. Salimmo in macchina e per
tutto il tragitto nessuno dei due disse una parola. Chris guidava
nervosamente, sterzando con foga a destra e a sinistra. Era peggio che
sulle montagne russe. La mia mente cercava di ricostruire
l’accaduto. L’avevo lasciato subito dopo cena:
“Che fai stasera Dom?”
“Mah, nulla di particolare... credo che andrò a
farmi un giro fuori..tu?”
“Nemmeno io. Sono talmente stanco che me ne andrò
a letto presto. Tu vedi di non metterti nei guai con qualche altra
ragazza eh?” dissi scherzando.
Fu l’ultima volta che lo vidi.
Non riuscivo nemmeno a mandar giù la saliva dalla tensione.
Mi sentivo in colpa perché potevo andare anch’io
con lui, fargli compagnia.. magari in un modo o nell’altro
avrei potuto evitare ciò che è successo. Guardai
Chris: era disperato tanto quanto me.
Giunti all’ospedale,m fiondai nella sala del pronto soccorso,
ma una ragazza grassottella e con i capelli ricci mi bloccò
la strada.
“Scusi, dove pensa di andare? Le visite sono..”
“Fammi passare cazzo, il mio migliore amico è
là dentro!!!”
La fulminai con lo sguardo e continuai a camminare velocemente verso la
sala di rianimazione, seguito a ruota di Chris. Percorremmo un
corridoio interminabile; odiavo quel posto e odiavo ancora di
più il fatto che lì dentro ci fosse Dom.
Ci fermammo davanti ad un portone grigio con una grossa scritta rossa:
VIETATO L’INGRESSO FUORI DALL’ORARIO DELLE VISITE.
Mi veniva da piangere ma le lacrime non volevano venir fuori. Mi
mancarono le forze, ma Chris con la sua stazza spalancò le
porte senza pensarci due volte.
“Oh mio Dio, NO!” riuscì solamente a
pronunciare, vedendo ciò che mi si presentò
dall’altra parte della vetrata.
***
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