Stai crollando miseramente.
Lo senti, è dentro di te.
La maschera da buffona che hai
indossato per mesi si è
slacciata ed è scivolata via dal tuo viso.
Chi vuoi ingannare, eh?
Combattere contro se stessi, contro
la propria natura … è da
folli se non si hanno le armi giuste.
E tu la tua guerra la stai
combattendo con una spada di
cartone.
Sei ridicola, vuoi essere la persona
che non sarai mai,
perché dentro di te sai già che non lo sarai.
Sei la tua sconfitta, il tuo
fallimento.
Non riesci nemmeno più a
piangere perché sai che non ci sarà
nessuno ad asciugare le tue lacrime.
Ed è inutile prenderci in
giro, tu vuoi disperatamente
qualcuno accanto a te per non sentire più quel silenzio che
senti dentro.
Che senti qui fuori, nel tuo mondo,
nella tua casa, un silenzio
indelebile che nemmeno la musica riesce più a cancellare.
Perché tutto questo? Che
cazzo hai fatto di male? Sai di
essere una persona fantastica quando vuoi esserlo, e sai che anche gli
altri lo
sanno.
Cosa ti manca allora?
Perché anche quando ridi
dentro di te non riesci a farlo
fino in fondo?
No, non puoi crollare ora,
perché … dai cazzo, ci stai
lavorando da anni su te stessa, sai perfettamente che non
sarà una cazzo di
ferita a farti stare meglio, lo sai perfettamente.
Ma allora perché senti
questo disperato bisogno di farti
male? Perché tornare indietro ora che sei arrivata
così in avanti?
No, forse sei sempre stata su un
tapis roulan, con
l’illusione di andare avanti e invece sei sempre rimasta
ferma.
Cambia il mondo intorno a te ma tu
non sei cambiata per
niente. La solita persona di merda che non riesce a non pensare almeno
una
volta al giorno a come farsi male senza che gli altri se ne accorgano.
E gli altri non se ne accorgono
quando tu in camera tua dai
di matto e sbatti la testa contro l’armadio, chiedendoti
perché sei nata
storta, quando ti mordi fino a quando la tua carne chiede
pietà, quando stringi
i pugni fino a che le tue unghie si affossano sui tuoi palmi.
Ora la potresti prendere una lametta
e tagliarti, è inverno
nessuno vedrebbe il segno.
Ma lo sai che dopo ti sentiresti una
merda, perché sei
crollata.
E questa volta non hai sbagliato
nulla, non hai nulla da
punirti.
Perché
c’è questo perverso desiderio in te, fin da quando
eri piccola, di farti del male?
Perché ti senti
così sola fra la gente che ti vuole bene e a
cui vuoi bene?
Perché non riesci mai ad
accontentarti?
Sei cresciuta tanto, e non te ne sei
mai accorta.
Però sei rimasta ferma
lì, con la tua natura che preme per
manifestarsi.
Il letto del fiume si sta riempiendo
e non sempre siamo in
grado di contenerlo.
E lo sai che quando si
scatenerà inonderà tutto.
Perché non l’hai
mai voluto prosciugare? Perché ti sei
sempre illusa che qualcuno l’avrebbe fatto per te?
Nessuno fa niente per te, solo tu
puoi fare le cose per te
stessa.
Non ti senti neanche un po’
ipocrita quando dai questi
consigli agli altri, incazzandoti se non li mettono in pratica quando
tu sei la
prima a non farlo?
Credi che ficcarsi due dita in gola e
vomitare risolva
qualcosa? Te lo dico io, non risolverà un bel niente.
Avrai mal di stomaco, mal di testa e
non dormirai perché ti
farai troppo schifo per dormire.
E a parte la pizza mangiata stasera e
i vari succhi
gastrici, rimarrà tutto dentro di te.
Perché senti dannatamente
bisogno di vomitare allora?
Perché senti dannatamente
bisogno di bruciarti o tagliarti?
Sai che è sbagliato e che
non risolverà le cose.
No, tu non lo sai perché
è sbagliato. Te l’hanno sempre
detto, te lo stai dicendo da sola anche adesso, ma non hai mai capito
veramente
perché è sbagliato.
E’ inutile, sì,
ma sbagliato … non sei mai stata del tutto
convinta.
Perché è un tuo
impulso, un bisogno.
Come il mangiare, il bere, il
dormire, il sesso … sono tutti
impulsi.
Sei nata storta e non sei ancora in
grado di combatterti.
Forse perché non lo vuoi
veramente o forse perché non ci
credi veramente.
Perché sai che fallirai.
Di nuovo.
Quante cose hai fallito nella tua
breve vita?
Sei una persona come tante, nulla di
eccezionale.
Hai sempre desiderato essere al di
sopra, perché sei una
persona superba, una sputa sentenze.
E continui a fingere di non esserlo,
perché ti hanno sempre
schifato le persone così.
Perché ti sembra di vivere
sempre giornate uguali e allo
stesso tempo non fai nulla per renderle diverse?
Perché te ne freghi
talmente tanto del mondo intorno a te da
conoscere solo la minima parte dei tuoi colleghi?
Senti sempre che ti manca qualcosa
quando le tue amiche
parlano di persone che anche tu dovresti conoscere e invece ti rendi
conto di
non sapere nemmeno che faccia hanno.
Ma dove cazzo hai vissuto fino ad
ora, si può sapere?
Sei patetica.
Te ne freghi talmente tanto del mondo
intorno a te che non
ti interessa nemmeno dei torti che subisci.
Perdoni tutti, perché
“massì, intanto… chissenefrega”.
Non te ne frega mai un cazzo, non ti
accorgi mai di un
cazzo.
Passare due giorni dentro casa
perché non hai voglia di
vestirti e aprire la porta di casa … Cristo, non hai
ottant’anni!
E ora vuoi tagliarti
perché non ce la fai più.
Bhè effettivamente di cose
per cui punirti ce ne avresti.
E un po’ ti piace questa
cosa.
La vittima e la carnefice di te
stessa. Che giochino
perverso.
Ti fa sentire potente sapere che tu
non stai male per gli
altri, tu puoi star male solo per colpa tua e ogni tanto hai bisogno di
dimostrartelo.
E infierisci sul tuo corpo,
perché devi sempre ricordartelo
guardando quei segni.
Solo tu puoi farti del male, non
darai a nessun altro questo
privilegio.
Sto già vedendo i tuoi
occhi brillare da questo piacere.
Ma sai che se questa cosa si
saprà c’è gente che ne
soffrirà.
E tu questo non lo vuoi.
Sì sono dei luridi
bastardi, egoisti.
Soffrono perché tu ti fai
male, ma non capiscono che è una
cosa che vuoi, e che non ci devono star male.
Loro pensano che potrebbe essere
colpa loro, tzè … Non
daresti a nessuno questo onore se non a te stessa.
Ti ci è voluto per
capirlo, ma ora che l’hai capito come funzioni
ti rendi conto che è giusto alla fine.
Sono gli altri a volerlo vedere
sbagliato.
Perché non lo capiscono,
ecco perché pensano sia sbagliato.
Stai sorridendo mentre pensi
ciò e ti stai accorgendo che
non ti serve neanche più farti male ora, ne vomitare.
Perché ti sei ricordata di
quanto sei forte, ti sei
ricordata di quanto sei potente e lo senti questo potere dentro di te.
Non gli vorrai mica permettere di
uscire da te e scappare,
no?
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