Era tardi al
quartier generale della Nerv, da due ore non c’era anima
viva, o meglio, ce ne
erano due
La
dottoressa Akagi aveva deciso un’altra volta di stare nel suo
ufficio per tutta
la notte. Aveva detto a tutti di avere molto lavoro da fare Non che
avesse
molta voglia di tornare a casa e, in un certo senso, in ufficio era
davvero a
casa Passava più tempo li che nel suo appartamento e, a
parte i gatti, nessuno
aspettava il suo ritorno
Aveva
promesso al comandante che avrebbe finito l’update dei magi
entro la fine della
settimana e ora era innanzi la computer, ma più che leggerlo
semplicemente lo
fissava… per quanto lo volesse non riusciva a tenere gli
occhi aperti Finì col
cadere in una sorta di deliquio, con la testa che riposava sulla
tastiera
L’altra
persona nell’edificio era alla porta del di lei ufficio: il
tenente Ibuki, per
altre ragioni, non voleva tornare a casa nemmeno lei Era preoccupata
per la
senpai che non lasciava la Nerv da ormai ben tre giorni
Maya si
guardò intorno: tutto era deserto, le uniche luci erano
quelle delle uscite
d’emergenza
Dato che era
da molto che non si vedeva un angelo, il comandante aveva annullato i
turni di
notte per tutti
Il
tenente aveva dei
sospetti sulla di lui
onestà, ma non si sarebbe certo lamentata di questa decisione
Teneva in
mano una tazza di caffè caldo: sapeva bene che la dottoressa
era fissata su
questa bevanda non meno di quanto non lo fosse il maggiore con la
Yebisu, e
intanto fissava la porta piena di incertezze su come la senpai avrebbe
preso il suo gesto
Nelle ultime
settimane il loro rapporto era diventato più stretto, non vi
era dubbio, ma non
era comunque stretto quanto Maya avrebbe voluto e, probabilmente, non
le era
nemmeno da permetterle di violare il santuario della dottoressa durante
la
notte: la AKagi le aveva instillato paura e rispetto e Maya,
probabilmente
perché era la persona più timida del mondo,
temeva davvero la sua senpai,
eppure, allo stesso tempo, teneva davvero molto al suo rapporto con lei Come se ancora no
bastasse, una vocina le
diceva di bussare subito a quella porta
Bussò
Aspettò
Non ci fu
risposta.. la dottoressa era probabilmente troppo oberata di lavoro
anche solo
per aver sentito
Maya stava
per andarsene quando notò una cosa strana: nel profondo
silenzio della Nerv non
udiva nulla, proprio nulla, nemmeno il rumore delle dita della
dottoressa che
battevano sulla tastiera.
Che le fosse
successo qualcosa di brutto? La
brunetta
andò in panico, aprì la porta e si
fiondò dentro
Rimase di
sasso quando vide ciò che vide
LA
dottoressa era sdraiata sulla scrivania, piacevolmente addormentata,
una
sottile bava le scendeva dalla bocca e i capelli arruffati le cadevano
sugli
occhi nelle zone in cui non erano trattenuti dagli occhiali, il suo
russare era
sonoro
LA vista era
insolita e, Maya non potè impedirsi di pensare, graziosa Poggiò la tazza
sulla scrivania e chiamò la
dottoressa a bassa voce.
Lei
cambiò
leggermente posizione, ma non si svegliò; una ciocca di
capelli le cadde sul
naso, facendoglielo prudere Maya sorrise
e le rimise i capelli dietro l’orecchio Anche
addormentata Ritsuko Akagi
aveva influenza sulla sua subordinata: la pietrificava con la sua sola
presenza, le faceva venire i brividi senza motivo e l’avrebbe
fatta stare in
adorazione compiendo un gesto semplice come bere caffè o
dormire MA stasera
la piega della sua bocca era
davvero troppo per Maya, vedeva la sua senpai estremamente bella e
sexy. Voleva
esplodere e approfittare di lei nel sonno o raccogliere la sua saliva
con il
pollice; così fece e la dottoressa si svegliò
Aprì a fatica un occhio e, tra le nebbie del
suo cervello, vide la
sagoma di un angelo piegato sopra di lei Sorrise
IN effetti era la sua assistente che
ricambiava il sorriso LA sua sorpresa aumentò ma, non appena
capì tutto, la
suddetta assistente aveva ritirato la mano come se fosse stata sul
fuoco e
arrossì vistosamente
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