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Sono
seduta qui, davanti alla finestra, come ogni sera non riesco a
prendere sonno.
Guardo
la luna, è grande e luminosa, luna crescente, come diceva sempre il
mio patrigno la luna crescente porta sempre novità, nuovi inizi.
Sento
il suo respiro calmo e regolare, mi volto a guardare il letto,
disteso tra le lenzuola scombussolate ed ancora calde dell'amore
consumato, c'è lui, Kaname Senpai. L'unica persona che non vorrei
mai vedere lì.
Un
anno, due mesi e tre giorni sono passati dal giorno in cui, credendo
di fare la cosa giusta, ho abbandonato tutta la mia vita.
Io,
Kaname, Ruka e Idoh Senpai, ci siamo trasferiti qui, in una piccola
casa in montagna, dove tutto è perfetto.
L'aria
è pura, eppure io mi sento soffocare; la neve è fresca, eppure
quando mi sfiora mi sembra bollente; le loro parole sono dolci e
confortanti, eppure mi sembra che mi urlino contro; le sue mani sono
amorevoli e rispettose, eppure mi sembra che ogni volta che mi sfiori
mi stia dilaniando la pelle.
Un
anno, tre mesi e due giorni che non dormo, la mia insonnia è forse
una punizione divina? Probabilmente.
Che
posso dire, nella vita ogni essere umano cresce, fa le sue
esperienze, commette i suoi errori.. ed io ho fatto il mio.
Un
errore, ecco cos'è stato.. ma non posso più tornare indietro, non
posso, non posso..
-Yuuki-
Perchè
la sua voce è così calda e dolce quando si rivolge a me? Mi sento
così in colpa a desiderare che fosse un'altra.
-Kaname-
rispondo senza guardarlo.
-Da
quanto sei sveglia?- in un secondo è dietro di me e mi abbraccia,
con affetto, amore.. ma quelle braccia somigliano più a catene per
me.
Da
un anno, tre mesi e due giorni..
-Un
paio di minuti- mento con disinvoltura, sono così abituata a mentire
ultimamente, che mi risulta naturale quasi come respirare.
-Potevi
svegliarmi, ti avrei fatto compagnia-
Perchè
non capiva che la sua presenza serviva ad ottenere l'esatto
contrario?!
-Non
ce ne era bisogno- mi prende il viso tra le mani e mi guarda negli
occhi, sembra scrutarmi nell'anima e forse lo fa davvero, ma io non
gliene lascio il tempo, lo bacio con passione.
Non
posso permettergli di guardarmi dentro, il vuoto che troverebbe lo
terrorizzerebbe, non voglio che soffra, infondo gli voglio bene.
Mi
aggrappo alle sue spalle, cercando di avvicinarlo e respingerlo allo
stesso tempo, mentre lui mi butta nel letto impaziente, un volto
compare nella mia mente, un volto completamente diverso da quello che
sto guardando.
Chiudo
gli occhi e cerco di svuotare la mente, non posso fare questo a
Kaname, mio fratello, mio amico, mio amante.
Entra
in me con passione, ed io lo tocco, sfioro il suo corpo liscio con la
punta delle dita, ma lo faccio automaticamente, come se fossi un
robot lo amo di un amore meccanico e falso.
Esausto
ed appagato si sposta da me, lasciandomi ancora più ghiaccio di
quello che sentivo prima, prendendo un altro piccolo pezzo della mia
anima.
Svuotata,
ecco come mi sento ogni volta che mi tocca, che lo guardo, che mi
parla, che mi bacia.
-E'
stato bellissimo- mi posa un bacio sulla spalla.
Mi
giro dalla parte opposta, nascondendo alla sua vista una lacrima che
scende lungo la mia guancia, lui non deve vedere il mio dolore.
-Ti
amo, Yuuki- sussurra dolcemente.
Ed
in questo momento vorrei morire, urlare, alzarmi e sbattere la
porta.. invece dico ancora una piccola bugia -anche io-.
Chiudo
gli occhi, firmando per l'ennesima volta la mia condanna.
-Buona
notte- mi dice soddisfatto.
Non
gli rispondo nemmeno, aspetto che si addormenti e mi fiondo in bagno,
mi infilo nella doccia ed apro al massimo il rubinetto dell'acqua
fredda.
Prendo
la spugna, imbevendola di sapone, la strofino forte dove sento ancora
le sue mani, fino a farmi diventare la pelle rossa.
Devo
togliermi questa sensazione di sporcizia, impurità, sembra che, ogni
volta che lui mi tocca, le mie menzogne mi marchino a sangue.
Esco
finalmente dalla doccia, senza asciugarmi, né coprirmi mi porto
davanti allo specchio ed osservo la mia immagine, senza realmente
vederla.
Perchè
Kaname, perchè non ti accorgi che mi stai uccidendo ogni giorno di
più?
E'
un'ironia della sorte, sono un'immortale, eppure attimo dopo attimo
la mia anima appassisce sempre più. Verrà il giorno in cui la
perderò del tutto?
Guardando
le mie occhiaie pronunciate mi chiedo se sia poi così lontano quel
giorno.
Torno
nella stanza da letto e mi rimetto davanti la finestra, scrutando
fuori, basterebbe un solo piccolo salto per fuggire da questa
prigione dorata, ma non ne ho il coraggio.
Rido
di me stessa, sono una principessa purosangue, un'aristocratica
discendente dalla créme de la créme della nobiltà, figlia di
genitori che sono morti per salvarmi.. eppure io sono una codarda,
che non ha neppure il fegato di saltare.
Rivedo
il suo volto etereo, bellissimo nella sua durezza, la mia mente
ricorda ancora il suo odore e me lo fa risentire ogni volta che sono
vicino a Kaname.
Per
questo motivo non ho mai più permesso a Kaname di bere il mio
sangue, so che capirebbe tutto, perchè nel mio sangue ci sono i miei
sentimenti per lui.
Ti
prego, portami via.. salvami dal niente che sto diventando.. prego
con tutto il mio cuore, ma come al solito non vedo la sua figura
rilucere nell'oscurità.
Sento
che sto impazzendo, voglio vederlo, voglio scappare da qui..
Vado
nell'armadio per prendere una vestaglia, è nel fondo e devo infilare
il braccio intero per arrivarci.
Tocco
la morbida seta, ma poi sfioro qualcosa di completamente diverso,
sembra un pezzo di carta, così lo tiro fuori, è piegato in quattro,
quando lo apro rimango pietrificata.
E'
un disegno infantile, c'è un sole, un prato verde e due bambini che
si tengono per mano, la bimba ha corti capelli castani, mentre il
bimbo li ha argentati.
Ho
un tuffo al cuore quando riconosco quel disegno, l'avevo fatto per
regalarlo a Zero, per il suo compleanno. Solo che non glielo avevo
mai dato perchè mio padre aveva comprato un regalo più grande per
lui, da parte nostra, quindi l'avevo messo da parte.
Incomincio
a piangere silenziosamente, senza sosta, pensando a lui, pensando
alla mia libertà, alla mia infanzia segnata dalla sofferenza, ma
anche dall'amore che inconsapevolmente ho sempre provato per Zero.
Senza
nemmeno rendermene conto mi infilo un leggero vestito viola, apro il
cassetto e prendo carta e penna.
La
mano svolazza sul foglio, non sono mai stata così veloce a scrivere,
ed ogni lettera che si imprime è come un peso in meno sulle mie
spalle.
Ho
preso la mia decisione, come una volta mi ha spiegato Kaname, una
leonessa non potrà mai vivere bene in una gabbia, ha bisogno di
tornare a ruggire.
Perdonami
se non ho potuto darti ciò che cercavi da me..
Yuuki.
Lo
poggio sul cuscino dove avrei dovuto dormire io, prendo al volo un
mantello scuro, apro la finestra e spicco quell'agognato salto.
Non
appena tocco il terreno umido inizio a correre, con il cuore in gola
e con un'adrenalina ed entusiasmo che non ho mai provato.
Corro
per tre giorni e tre notti, fermandomi soltanto per mangiare e
riposare, un ora al massimo, quindi arrivo all'accademia.
Mi
fermo davanti alla porta, intimorita, è tutto così diverso, ma allo
stesso tempo maledettamente familiare.
Ho
paura, una dannata paura, non so cosa troverò dentro, non so se lui
mi ami ancora oppure si sia rifatto una vita, non so se..
D'un
tratto provo la brutta sensazione di essere osservata,
automaticamente alzo gli occhi verso la torre e lo vedo.
Mi
si mozza il fiato in gola, è sempre stato così bello?
Mi
sta guardando, come se non credesse ai suoi occhi, voglio
raggiungerlo, quindi spicco un salto e grazie ad un alto albero
raggiungo la torre.
Sono
a pochi metri da lui, che non mi ha tolto un attimo gli occhi di
dosso.
E'
così affascinante, così stupito, così forte, così.. Zero.
-Yuuki..-
sussurra incredulo.
Ed
il mio cuore sembra voler scoppiare, eccola la voce che volevo
sentire, eccolo l'uomo che volevo avere accanto a me.
-Zero..-
Faccio
un passo in avanti, ma mi fermo immediatamente, notando che i suoi
occhi si sono fatti gelidi e la sua mascella si è irrigidita.
-Cosa
ci fai qui, Yuuki?- il mio stomaco si contorce, non mi sarei mai
aspettata quella freddezza.
Vorrei
confessargli tutto, quanto mi sono sentita sola, quanto mi è
mancato, quanto ho sofferto, ma il suo atteggiamento mi spaventa, non
è il solito Zero, lui non si era mai comportato in questo modo con
me.
-Zero..-
provo a fare un altro passo, ma lui mi punta la sua Bloody Rose
contro. Gli occhi mi si riempono di lacrime, che mi impedisco di
versare -perchè?- chiedo in un soffio.
-Te
l'avevo detto Yuuki, uno di noi deve morire.. ti avevo avvertita che
ti avrei uccisa-
E'
vero, me l'aveva detto.. annuendo abbasso la testa, aspettando il
colpo che metterà fine alla mia vita, ho paura, ma infondo, essere
uccisa dall'uomo che mi ha ridato la vita non è poi così terribile.
-Perchè
sei tornata?- mi domanda.
Cosa
devo fare, confessargli la verità.. mentirgli..?
-Vuoi
spararmi, Zero?- devo sapere, ho bisogno di sentire la sua risposta
prima di dargli le mie.
-Sei
un vampiro, un purosangue, sei un mostro con sembianze umane, la
razza che detesto di più al mondo.. perchè non dovrei farlo?-
-Hai
tutte le ragioni per farlo- annuisco fingendomi tranquilla, il mio
tono è quello di qualcuno che parla delle condizioni meteorologiche,
ma dentro sto fremendo in attesa.
-Infatti
lo farò..- la sua voce mi giunge secca e dolorosa come una frustata,
ma non batto ciglio -ma prima voglio sapere perchè sei tornata-
-Allora
fallo, sparami- evito ancora di rispondere alla sua domanda, non
voglio essere umiliata da lui.
-Non
otterrò mai una risposta vero?-
-Mai-
confermo impassibile.
-Bene
allora- esordisce duramente, vedo i suoi muscoli tendersi, la
mascella serrarsi ed i suoi occhi farsi ghiacciati.
So
che è il momento, ma non abbasso la testa, voglio guardarlo, voglio
imprimere tutti i particolari nella mente, cosicché in un'altra vita
potrò ricordarmi di non amare mai più nessuno.
Carica
la pistola, la stringe più forte nel pugno, tutto il suo corpo è
teso, ma il suo sguardo è fisso nel mio.
Quando
ci conoscemmo io pulì il tuo corpo dal sangue, questa volta sarai tu
a farlo, Zero?
Dopo
secondi interminabili sento il rumore dello sparo, in un nanosecondo
chiudo gli occhi ed il mio cuore inizia a palpitare, ed attendo il
dolore che arriverà di qui a qualche attimo.
Ma
stranamente non sento.. niente, nessun dolore, nessun odore di
sangue, niente, è possibile ch'io sia già morta?
Apro
gli occhi per accertarmene e vedo Zero, fermo a pochi centimetri dal
mio viso. Non capisco, la pistola era puntata su di me, ha premuto il
grilletto..
Come
dotata di volontà propria, la mia testa si gira a sinistra, a pochi
centimetri da me c'è un grosso buco.
-Non
ce l'ho fatta a spararti- sussurra piano, sembra vergognarsi di
questa sua debolezza.
Io
sorrido, per la prima volta felice come non lo ero da troppo tempo
-vuoi ancora sapere perchè sono tornata?-
-Si-
Sono
spaventata, anche se mi ha risparmiato la vita non vuol dire che
prova ancora qualcosa per me, ma devo provarci, devo dirgli la
verità.
-Ho
fatto un errore, un gravissimo errore.. sono andata con chi voglio
bene, invece di restare con colui che amo.. - lui mi guarda incredulo
-credevo che Kaname fosse la mia vita, ma non sapevo che ti amavo
inconsapevolmente da sempre.. ed ironia della sorte, me ne sono
accorta quando me ne sono andata, quando immaginavo che fossi tu a
toccarmi, a baciarmi, a stringermi ed a cullarmi per cercare di farmi
addormentare.. mi dispiace se ti ho fatto soffrire e ti assicuro che
ho pagato per questo.. e se tu adesso mi dicessi che non mi ami più..
beh lo capirei, e me ne andrei.. ma se contro ogni buonsenso tu
ancora provassi qualcosa per me, io prometto di non lasciarti mai
più, e di amarti più di quanto sia possibile.. - mi metto una
ciocca di capelli dietro l'orecchio e deglutisco per fermare
l'emozione, in questo momento mi sento invincibile, potente, sento
che potrei saltare fino a toccare il cielo.
E'
come se succedesse tutto al rallentatore, vedo Zero accarezzarmi una
guancia e poi chinarsi a baciare le mie labbra, un bacio estremo e
passionale, ma al contempo dolce e delicato.
Lo
avvolgo con le mie braccia e lo stringo forte, soltanto adesso mi
rendo conto di quanto avevo bisogno di quel contatto.
Quando
si stacca da me poggia la sua fronte sulla mia, ed io incantata lo
osservo sorridere ad occhi chiusi -non ho mai smesso di amarti Yuki,
nemmeno per un secondo-.
Mi
sento il cuore scoppiare, le mie membra rilassarsi, tutto il mio
essere irradiarsi di una luce nuova, e mi sento assalire da un senso
di sonnolenza e di stanchezza talmente forte che le mie gambe non
hanno più la forza di reggermi, tanto che se Zero non mi avesse
immediatamente sorretta sarei caduta per terra.
-Yuki?
Tutto bene?- mi chiede preoccupato.
Io
gli sorrido piano -la mia punizione è finita, è insieme a te che
voglio dormire- mormoro stancamente.
Zero
annuisce e mi prende in braccio, io poggio la testa sulla sua spalla
dura e mi sussurra dolcemente all'orecchio -riposati amore, io sarò
sempre al tuo fianco-.
Nel
dormiveglia ripenso alla luna che ho visto tre giorni fa, luna
crescente, adesso guardando il cielo mi accorgo che questa notte è
nascosta, ma non ho bisogno di vederla perchè la mia rinascita, il
mio nuovo inizio mi sta tenendo tra le braccia.
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La
mia prima FF su Vampire Knight.. scritta nell'attesa della nuova
stagione dell'anime.. perchè secondo me è così che
deve finire.. Yuki&Zero insieme *.*
Fatemi sapere cosa ne pensate:)
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