C.I.A.O.
C.I.A.O.
(Ovvero: Congedare Ironicamente Amici Onesti)
« Allora… Ciao! »
« Ciao! »
Due passi, una risata, una mano che si agita e una persona che si
allontana in una direzione diversa dalla vostra. Il primo incrocio, e
lei gira, voi andate dritti, salutandola.
« Io vado di qua…Ciao! »
« Ciao! »
E anche la seconda se ne va, imbocca un’altra strada. Rimanete
solo voi due. Ridete, la giornata di scuola è finita, siete di
buon umore nonostante tutto. E poi, l’ultimo bivio.
« Ora tocca a noi: Ciao! »
E agitando la mano con enfasi rispondi ridendo ancora:
« Ciao! »
La osservi fare qualche passo, poi scuoti la testa e imbocchi la tua strada.
Però non puoi fare a meno di pensare che quel saluto sia
estremamente buffo. Sorridi, perché “ciao” è
una parola così buffa, se ripetuta tanto spesso.
Ciao è una parola per Congedare Ironicamente Amici Onesti. Eh beh, sennò a che servirebbe?
Konnichiwa, gente!
Oggi, uscendo da scuola, ripetendo un sacco di volte "Ciao" alla
compagna di turno, ho avuto l'ispirazione: perché sarà
strano, ma dirlo tante volte mi è piaciuto, mi ha fatto
sorridere e mi ha ridato il buonumore. Spero che ne ridia un po' anche
a voi, nel caso l'aveste perso, o che vi permetta di matenerlo, nel
caso l'abbiate già.
Commenti graditi! ^^
Lady_Firiel
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