TRADUZIONE!!
DISCLAIMER: questa storia è basata su
personaggi e luoghi creati e che appartengono a J.k.
rowling, vari editori trai quali Bloomsbury, Scholastic Books e Raincoast Books, e Warner Bros. Inc.
Non è fatto a scopo di lucro e non è stato infranto nessun copyright.
Nota della
Traduttrice:
Penso che questa one-shot sia semplice e piuttosto
unica, per questo ho deciso di tradurla. È stata scritta da Eskarina
(Eskarina@e-mail.dk) Potere trovare l’orginale qui (http://www.astronomytower.org/authors/eskarina/mirror.html)
Specchio
Lei
si guarda allo specchio. Tutto é pronto. Il vestito è bello, il giusto stile e
bianco. Il diamante nella sua mano brilla e si riflette nello specchio. I suoi
capelli sono tirati su in un’affascinante acconciatura.
Il
matrimonio era stato annunciato alcune settimane fa sul giornale. Centinaia di
persone aspettano nella chiesa. Alcune di queste erano gelose di lei perché
sarebbe stata colei che avrebbe spostato Draco Malfoy e loro no. Questo era il
matrimonio che ogni ragazza sognava.
Pansy
lo odia.
Sembra più pallida del normale. I suoi occhi sono segnati dalle borse. Aveva
pianto la scorsa notte. I suoi capelli sembrano strani sulla sua testa.
Sbagliato. Non era lei. Non era per
niente lei.
Pansy è gelosa delle donne sedute in chiesa, quelle che hanno la libertà di essere gelose di lei senza che accada nulla.
"Sei pronta?" chiede una voce dietro di lei, sorprendendola.
Millicent.
"Solo un minuto," mormora lei. Lei sa che
deve andare, ma non può smettere di guardare nello specchio. Non può chiedersi
se questa è la giusta cosa da fare, sposarlo, ma osservandosi, guardandosi,
conoscendosi, se lo chiede.
"Non dovresti farlo, Pansy," Millicent dice,
sorprendendola ancora.
"Cosa?" chiede lei, sorpresa, e girata a
guardare Millicent. Millicent non aveva mai dato la sua opinione riguardo al
matrimonio prima, e nessuno avrebbe dovuto. Neanche lui, quello a cui
non voleva pensare.
"Hai un aspetto terribile, Pansy," dice Millicent,
rilassata. "Non dovresti sposare Draco se non vuoi. Tieni, prendi." Da a Pansy una giacca di pelle, una maglietta e un paio di
pantaloni. Vestiti babbani.
Pansy la guarda.
"Tieni," ripete Millicent.
"Prendi." Pansy prende i vestiti lentamente. Hanno un odore strano,
no, non strano. E’ solo un odore che non si aspettava di risentire, non dopo
oggi. E’ il suo odore, non di Draco. Il suo.
"Che cosa stai facendo?" chiede Pansy, anche se avrebbe
voluto chiedere “Come lo sai?”
Millie scrolla le spalle. "Me l’ha detto,"
risponde, dando soluzione anche alla domanda non posta. "Non dico che
profumavi di lui quando tornavi dal tuo… lavoro. Tesoro, era un po’ ovvio"
"Ma..."
"Oh, rilassati. Solo per me, ovviamente, ma io ti conosco bene," continua Millicent. "Ora, faresti meglio a
cambiarti così andiamo via prima che la madre di Draco
entri qui. Preferirei non confrontarmi con quella donna arrabbiata. "
"Cosa... Perché?"
"Oh, Pansy, cara, non è ovvio? Hai sempre fatto le scelte sbagliate. Chi
vuole Draco Malfoy quando può avere l’eroe del mondo magico? Non
tu, come vedo. Ora, forza, tesoro."
Pansy si morde le labbra e scuote la testa. Non può
farlo...non è vero?
No, certamente no. Certamente... certamente no...
"Lui non mi ama," sussurra lei.
Millicent la guarda e sorride. "Oh, davvero? Ti ha detto questo?"
"Beh, no, ma... L’ho visto nei suoi occhi!" Pansy si accascia al
suolo, vergognandosi. Una volta si era ripromessa che non avrebbe pianto di
nuovo per Harry maledetto Potter, ma…
"Oh, tesoro, ti sei sbagliata. Lui era scioccato.
Prova a pensarci. Tu gli hai solo detto che eri una mangiamorte che l’ha spiato
e che ora volevi uscirne. Lui deve aver pensato che l’avevi
solo usato."
"Beh, si, ma... questo non cambia nulla! Lui ancora..."
Millicent la schiaffeggia. Forte. E pansy sa che ha
ragione.
"Lui non ti odia. Ora, cambiati! E niente
'ma'!"
Pansy geme e guarda Millicent. "Lo stavi solo facendo perchè poi Draco
sarebbe stato imbarazzato, non è vero?"
"Si. Ora mi cambio."
Pansy geme di nuovo e guarda I vestiti babbani. Non può non sorridere. L’odore la porta a ricordare, ricordi di lui e lei.
"Sono I suoi vestiti, non è vero?" chiede lei piano.
Millicent annuisce. "Si. Ora, ti muoverai?"
Pansy sorride e abbraccia Millicent.
"Grazie, Millie. Grazie tante!"
Non può fermare le lacrime lungo la sua guancia.
Millicent, non abituata a slanci d’affetto, le da pacchette sulla testa.
"Err...Prego. Ora, per favore, ti cambierai?"
Pansy annuisce e sorride, pronta a vivere la sua vera
vita e non quella dello specchio.