Capitolo 1.
Erano le 8.00 del mattino, mi svegliai
di scatto.
Tr: ma che diavolo!- esclamai. Un
fastidiosissimo rumore mi aveva svegliata. Scesi dal letto, e andai
in cucina.
Tr; Bill! Che diavolo fai a quest'ora??
stavo dormendo!- Bill aveva uno strano aggeggio tra le mani,
probabilmente un trapano.
B: Oh, ciao Trina! Mi dispiace averti
svegliata, ma volevo arredare questa stanza, è così..moscia!
Tr: Sei fuori di testa! E che diavolo
vorresti fare?-
B: mmmh, credo che qualche quadro
renderà questa stanza un vero gioiello!-
Contento lui!! nel frattempo anche gli
altri ragazzi si erano svegliati per il rumore.
G: che succede? - Chiese Georg
grattandosi la testa mentre sbadigliava.
B: volevo rendere la stanza più cool!
G: niente è più cool di Georg
Listing!- disse Georg prendendo il latte dal frigo.
B: si, continua pure!- Tom stava
immobile sulla soglia della porta, mentre Gustav era già seduto al
tavolo.
Gv: Hey Georg! Oggi farai la donnina di
casa?
G: si si, scherza pure! Senza di me
sareste morti di fame!-
T: sbff!- esclamò Tom sedendosi anche
lui al tavolo. Mi sedetti anche io, mentre Bill continuava a
trapanare quel maledetto muro.
Tr: Tom! Che ti succede? Come mai non
parli?-
T: e tu che diavolo vuoi?-disse Tom
mentre continuava a sbattere le mani sulla gamba del tavolo.
B: Tom! Ma che modi sono!!- Bill aveva
smesso di trapanare il muro e guardava Tom sbalordito.
T: non sono affari vostri, non devo
dare spiegazioni a nessuno!- Tom si alzò dal tavolo sbattendo la
porta della cucina.
B: quando fa così, io proprio non lo
capisco!!-
G: si sarà svegliato male! - Gv:
decisamente-
Tr: scusate, ma io non tollero questo
comportamento, sopratutto da parte sua! Vado a parlarli.-
B: NO! Non è il caso, stai tranquilla,
proverò a parlarli io più tardi.-
Tr: no, non ci sto proprio- Uscii dalla
cucina, mi diressi verso la stanza di Tom.
Tr: Hey, posso entrare? Vorrei..
T: ancora tu? Vai via!
Scoppiai in lacrime, non avevo il
motivo per essere trattata in quel modo sopratutto da lui! Da uno
sfaticato che fingeva di essere un Don Giovanni.
Tr: va al diavolo!- urlai furiosa. Bill
mi guardava dalla porta della cucina con un aria di compassione che
io proprio non capivo.
B: Hey..non piangere, ci sono qui io,
proverò a parlarli- Bill era sempre così gentile con me, non
sembrava nemmeno il fratello gemello di Tom.
Tr: grazie, ma non mi interessa più
nulla, è un ingenuo, un maledetto ingenuo!- Tornai in cucina ormai
vuota, di Georg e Gustav nemmeno l'ombra, certo che erano bravi a
sparire quei due! Mi sdraiai sul divano e pian piano chiusi gli
occhi...
Tr: e ora che c'è?- un altro maledetto
rumore mi aveva svegliata, aprii gli occhi ma questa volta trovai
Tom, Tom che lavava i piatti! Quale straordinario evento era
accaduto??
T: mi spiace averti svegliata...-
sussurrò Tom non degnandomi neanche di uno sguardo.
Tr: ness..nessun problema...senti
riguardo a prima...-
T: ti prego, non voglio parlarne, non
ora.- Mi diressi verso di lui, Tr: hey, vuoi una mano?- chiesi
sforzandomi di un sorriso. T: no- acido! Acido come sempre! Basta mi
ero stancata di fare la carina con lui, non si meritava nulla,
proprio nulla. Si era fatta notte ormai avevo dormito per così tanto
tempo! Accidenti!. Tutti i membri del gruppo si diressero verso le
loro camere, e così feci anche io.
Stavo nel letto da ormai due ore, e
ancora non avevo sonno, pensavo e ripensavo a lui, a quel maledetto
sbruffone e alle sue cattive parole. Scesi dal letto, non mi andava
di dormire, perciò andai in cucina. Oh no! Era lui lo sbruffone, ma
che ci faceva sveglio a quest'ora?
T: hey, non riesci a dormire nemmeno
tu?- mi chiese sforzandosi di essere carino. Tr: no. Questa volta i
ruoli si erano invertiti.
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