Condanna
Reika76
Una condanna pura e semplice, non ha bisogno di un medico per leggere
gli esiti degli esami che tiene in mano.
Eppure ha sperato fino all'ultimo di essersi sbagliata, ma la diagnosi
è stata rapida, immediata e letale .
Da sei mesi ad un anno, senza scappatoie o vie d'uscita
Appoggia lentamente la testa contro le piastrelle fredde del bagno,
incapace di rimettere insiemi i pezzi di quello che resta
della sua vita.
I malori ripetuti, il peso accumulato in anni, perso nel giro di poche
settimane, le continue epistassi, vittima sì ma della
propria stupidità.
La geniale e ancora bellissima Bulma Briefs, ha sottuvalutato le norme
più basilari, del lavoro in laboratorio.
Batte con forza i pugni sulla dura superficie riflettente, incapace di
trattenere l' ira, verso sè stessa e la propria
sconsideratezza.
Rimane seduta incapace di alzarsi nella fredda e asettica toilette
dell'ospedale, mentre i ricordi la sommergono
L'apparecchio per i raggi brute, progettato e costruito con
una furia creativa che non l'animava da anni, del resto con
la Terra nuovamente in pericolo, non c' era tempo da perdere.
Per non sprecare neppure un minuto, aveva omesso di indossare le
adeguate schermature, troppo presa dai suoi calcoli, commettendo un
errore imperdonabile.
Avvelenamento da radiazioni, lento ma letale, irreversibile vista la
dose a cui era stata esposta.
Trattiene a stento una risata isterica, gli scimmioni sopravviverebbero
senza problemi al fall
out nucleare, poche oncie di materiale
radiattivo condannano lei ad una morte lenta ma invevitabile.
Prende la testa tra le mani, non può morire, non vuole morire, ha
risolto problemi ben più grandi di questo e collaborato a
salvare il mondo più di una volta, deve trovare una
scappatoia , in un modo o in un altro può solo calmarsi e
riflettere.
Esce convinta dal piccolo cunicolo dove si è rintanata, e
fissa la propria immagine nello specchio a parete cercando di assumere
un aspetto meno spaventevole, non può tornare a casa in
queste condizioni.
Recupera la trousse dalla borsetta e cerca di salvare il salvabile.
Non tornerà a casa, non subito almeno, Vegeta capirebbe
immediatamente che qualcosa non va, deve guadagnare tempo, ai sintomi
iniziali seguirà un periodo di latenza, poi la fase
acuta e a quel punto preferisce non pensare.
Marcia decisa attraverso i corridoi, una breve sosta alla farmacia
ospedaliera, per procurarsi quello che le sere e poi via
sulla propria air car.
Il medico è stato piatto e monocorde, i farmaci come
antibiotici,cianocobalamina e piridossina, non la salveranno ma se non
altro possono rendere tutto più tollerabile, attenuando la
sintomatologia ed evitando al suo organismo già debilitato
altre infezioni pericolose.
Prende due o tre boccate d'aria fresca, prima di accomodarsi al posto
di guida, inutile farsi prendere dal panico, è una Briefs
non una stupida ragazzina.
Digita con tutta calma un messaggio dal proprio cellulare,
concentrando l'attenzione su una lettera alla volta.
" FARO' TARDI, ORDINATE PIZZE PER LA CENA"
Si accomoda sul sedile , cercando di rilassare la contrattura alla base
delle spalle, può tornare in ufficio, a quell'ora nessuno la
disturberà, Trunks è già sicuramente
andato via.
Gira decisa le chiavi nel quadro prima di ingranare la marcia e
inserirsi nel traffico cittadino. Ringrazia mentalmente il lento flusso
dei veicoli, deve concentrarsi unicamente sulla guida , ciò
le permette di recuperare una parvenza di calma.
Finalmente sola, nella comodità del proprio ufficio, si
dispone ad analizzare le possibilità a sua disposizione,
facendone un elenco sul blocco per appunti:
Usare le sfere
Impossibile
perchè Goku è sparito assieme a loro.
Trovare una cura
Improbabile troppo poco
tempo a disposizione.
Chiude gli occhi incapace di guardare oltre il biancore abbagliante del
foglio, o si fa venire qualche idea brillante o.....reprime a
stento un brivido....E' il volto di Vegeta che vede dietro le palpebre
chiuse, i suoi figli accetterebbero la cosa ma lui?
Poi la soluzione le appare in tutta la sua abbagliante
semplicità, sottolinea le ultime parole scritte in fondo
alla pagina in segno di vittoria, e si precipita al volo verso l'hangar.
L'utimo prototipo di Jet è il suo obiettivo.
Il foglio dimenticato, resta lì al centro della scrivania,
come a voler gridare al mondo che Bulma Briefs non si arrende
mai!
Il volo non dura molto, la tecnologia della Capsule negli ultimi anni
è decisamente migliorata, sorvolare il tempio di Dio le
porta alla mente tanti ricordi, alcuni lieti altri decisamente meno,
tutti comunque accompagnati da un caleidoscopio di immagini che si
fondono e sfuocano tra loro.
Quando atterra, non può che restare sorpresa, il piccolo
Dende, si è fatto uomo, e assomiglia sempre di
più al Sig. Piccolo!
Sebbene sia cresciuto in altezza, è rimasto timido e gentile
come lo ricordava.
Le porge una mano per aiutarla a scendere, buffo una volta sarebbe
saltata giù al volo, ora i suoi gesti seppure
accompagnati da una grazia costante si sono fatti più cauti
e lenti.
Camminano insieme fino ad un tavolino che il fedele Popo, ha
opportunamente preparato per loro.
E' Dende a prendere la parola per primo,:
" So cosa ti porta qui Bulma, purtroppo non posso aiutarti, fosse stata
una ferita non avrei alcun problema, ma neppure a me è dato
interferire con l'ordine naturale delle cose."
E' un sorriso triste quello che ti decora le labbra, giochi la tua
ultima carta: " Credi che i senzu possano fare qualcosa per me?"
Dende prende un lungo respiro prima di risponderti: "Sì, ma
dovrai aspettare fino al prossimo raccolto, di quelli vecchi non ne
restano più"
Una nuova azzurra speranza le illumina gli occhi:"Quanto?"
"Un paio di mesi almeno, perchè i primi maturino, pensi di
potercela fare?"
Lascia sfuggire tutta la tensione accumulata in un unico sospiro:
"Solo se riesco a tenerlo nascosto a Vegeta, o quello
scimmione sarà la mia morte!"
Dende la guarda strabuzzando gli occhi e entrambi scoppiano a ridere
come ragazzini.
Morte, buffo come tra tutte le parole che avrebbe potuto utilizzare,
abbia finito con scegliere proprio questa.
Bulma si gratta distrattamente il polso, accidenti, qualcosa deve
averla punta, quando allenta la manica della camicetta, la risata si
arresta di colpo: un vistoso eczema le è praticamente
fiorito lungo tutto il braccio.
Solo uno dei tanti sintomi che ancora mancano all'appello......
Dende, le prende la mano con delicatezza: "Almeno con questo posso
aiutarti".
Bastano pochi secondi del suo tocco perchè la pelle torni
bianca e tonica come prima.
"Se dovesse ricomparire, non esitare a venire qui, non posso guarirti,
ma limitare il disagio sì"
Gli butti le braccia al collo senza pensarci due volte, e in questo
modo trovi risposta ad uno dei grandi interrogativi che ti ha
accompagnato per anni: anche i namecciani arrossiscono!
Affronta il volo di ritorno, con tutt'altro spirito....
Sola sul tetto dell'hangar, ripensa a loro e a come Vegeta sia entrato
ed uscito dalla sua vita per periodi più o meno lunghi, per
poi prendervi sede stabile.
Soffoca una risatina al pensiero, ha freddo ma il cielo è
troppo bello per rientrare, un black out ha spento tutte le luci della
città dell'Ovest, e le stelle brillano come non mai.
Finalmente si sente in pace con sè stessa, qualsiasi cosa le
riservi il futuro, lo accetterà. Non ha più
paura, se anche i senzu non dovessero arrivare in tempo , è
grata per ciò che ha già avuto in questa vita ,
molto di più di quanto una qualsiasi mortale potrebbe
aspettarsi.
Vegeta
Goku
I due poli opposti della sua esitenza, insieme hanno riscritto la
storia.
Torna ad ammirare il firmamento, uno di loro è sicuramente
intento ad allenarsi tra le miriadi di stelle che lo illuminano.
All'improvviso una mano calda le si appoggia sulla spalla, facendola
sussultare.
Si bea per un istante dell' oscurità degli occhi del suo
compagno.
"Fa freddo, non dovresti essere qui" Il tono è ruvido,
nasconde la peoccupazione.
Fa per alzarsi, ma Vegeta la precede stringendola tra le braccia prima
di spiccare il volo.
Si sente stanca, veramente per la prima volta non desidera altro che
chiudere gli occhi e riposare. Vegeta non la lascia neppure quando
arrivano in camera, sente le sue labbra nell'incavo del collo.
Si rilassa nella perfezione del suo abbraccio, è serena come
mai prima, non ha più paura adesso, perchè
sa oltre ogni ragionevole dubbio che non ci può
essere una Bulma senza Vegeta, è solo questione di
tempo, e un giorno avranno l'eternità ai loro
piedi.
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