Arrendersi

di Kagura92
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Corrono

RATING: Verde.
GENERE: Generale .
AVVERTIMENTI: Drabble, Slash
FANDOM: Vent'Anni Dopo
PERSONAGGI: Aramis (Cavaliere/Abate d'Herblay), Porthos (Signor du Vallon du Bracieux Du Pierrefonds)
NOTE DELL'AUTORE: Il merito per aver ripreso in mano questa fanfiction è di Chyko, che ha pubblicato una Athos/D’Artagnan. Quindi io ci aggiungo una Porthos/Aramis. Ancora una, e avremo una sezione intera in cui sbizzarrirci *o*. E ci sarà tanto slash.
Perchè loro sono dannatamente slash. E io amo loro, Dumas e loro.
Che Carlo I non l'abbia male, se non viene nemmeno citato mentre carica eroicamente contro Cromwell, un'ultima volta.
DISCLAIMER: Nessuno dei qui presenti personaggi mi appartiene, altrimenti sarei ricca, famosa e piena di donne. Sono tutti di Alexandre Dumas, e noi lo amiamo per questo.

Arrendersi

-Arrendetevi.
Non ha bisogno di sentirne la voce per riconoscerlo e nemmeno di sentire quella stretta formidabile attorno ai polsi, mentre gli impedisce di combattere ancora.
E’ sufficiente quel sussurro, poco più forte del fruscio della stoffa che riecheggia ora, nei suoi ricordi, quasi impercettibile come lo era a Noisy, quando a soffocarli faticavano le mura di pietra e a nasconderli c’erano tende di Damasco.
–Arrendetevi- ripete a voce più bassa - Arrendersi a me non significa arrendersi.
Quel sussurro nessuno l’avrebbe mai udito a Pierrefonds, dove Mosqueton era signore e Du Vallon re.
E come in un ricordo, volge lo sguardo solo per incontrare gli occhi di Porthos, pieni di calore anche nella fredda Inghilterra, anche tra le urla della battaglia, anche accanto alla morte di un valoroso.
E' quasi superfluo dire "Mi arrendo", consegnando la spada.

Piccola nota: In realtà Porthos non dice "Arrendersi a me" ma "Arrendervi a me". Ricordavo male le sue parole, ma spero possiate perdonarmi.





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