Cuore di peluche emotivamente stanco

di BloodyMoon
(/viewuser.php?uid=1403)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Hai uno schermo a proteggerti dal mondo.                                                       Bianco, luminoso, accecante.

                                Ma non potrai per sempre coprire il tuo viso di “X” e “D” apatici.

     Quando il mondo reale ti riprende a sé, ti ritrovi ad osservare uno sfocato peluche a forma d’orsetto,

annacquato oltre i tuoi occhi color del mare ed in esso sciolti – sale compreso, che li fa bruciare.

     Stringi a te quel morbido essere, migliore di tutte le persone del mondo. Ma non potranno salvarti per sempre,

i tuoi amici inanimati, silenziosi guardiani: orsetti, giraffe, gatti, cani, che t’osservano dietro occhi di vetro ed

orecchie abbassate.

     Arriva un momento in cui non li abbracci più e li abbandoni in un cesto, e sono loro i più tristi di tutti.

     Ma, instancabili, loro ti sorvegliano, dalla loro posizione sbilenca e abbandonata. Eppure sono sempre pronti

ad essere presi in mano, abbracciati, coccolati, per consolarti.

     E tu, invece, sei così stanco, così emotivamente stanco. Decidi di non oltrepassare più la barriera della

melliflua gentilezza e del moderato divertimento, almeno così non raggiungerai nemmeno più i pianti disperati

e le unghie nella pelle.

 

«Mai più» disse il corvo.

 

 

 

Grazie infinite a Saeko no Danna e Guitar S (no, non ho pensato all'eroina anche se, per quanto mi riguarda, la perdita di speranza di felicità c'è, forse ho tratto un po' in inganno con l'inizio :P Ma in ogni caso io sono sempre felice che chi legge abbia una sua personale intepretazione, e nessuna è mai sbagliata. Grazie per averla condivisa con me ^^).





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=442939