La mia ragazza era la più bella di tutte
La mia ragazza era la più bella di tutte.
Indossava un maglione rosso e un cappello rosa alla francese.
Sulle labbra aveva messo il rossetto rosa, il mio preferito.
Aveva una gonna verde e degli stivali rossi.
La mia ragazza era la più bella di tutte.
Non piangeva, non si teneva stretta tra le braccia e non cercava conforto in quelle di altri.
Ascoltava le note dei tamburi e delle trombe che suonavano l'ultimo saluto militare.
Guardava dritto davanti a sé e non ascoltava i pianti di quelli intorno a lei.
La mia ragazza era la più bella di tutte.
Lei era orgogliosa, di me che ero partito e sapevo che non sarei tornato, di se stessa che mi aveva lasciato partire e credeva in quello che stavo facendo.
Aveva la mano dritta sul suo cappello alla francese, lo stesso saluto militare che mi aveva fatto mentre partivo e che ora mi stava dicendo addio.
La mia ragazza era la più bella tutte.
Era coraggiosa, aveva degli ideali e li portava avanti, aveva un maglione rosso, un cappello rosa alla francese, un rossetto rosa che era il mio preferito, una gonna verde e degli stivali rossi, non piangeva, non si stringeva le braccia intorno al corpo, non cercava conforto in quelle di altri, ascoltava le note dei tamburi e delle trombe, guardava dritto davanti a sé, era orgogliosa di me e di se stessa, teneva la mano dritta sopra il suo cappello e mi diceva addio come si salutano gli eroi.
La mia ragazza era la più bella di tutte.
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