Titolo:
Look but
don’t touch.
Autore:
miss_hale.
Beta:
weasleygirl89
Fandom:
Harry Potter.
Personaggi:
George
Weasley, Pansy Parkinson.
Rating:
R.
Warning:
PWP.
Conteggio
Parole: 275
(Word)
Note:
scritta per il Terzo P0rn Fest
@ fanfic_italia:
Harry Potter, George/Pansy, manette.
Disclaimer: i personaggi
citati non
appartengono a me, ma a JK Rowling, che ne detiene ogni copyright. Il
titolo è
preso da Lace and Leather di
Britney
Spears.
Introduzione:
Le dita di Pansy
sfiorano con lentezza
irritante il metallo freddo che gli circonda i polsi e George vede la
ragazza
sorridere soddisfatta.
LOOK BUT
DON’T TOUCH
Le
dita di
Pansy sfiorano con lentezza quasi irritante il metallo freddo che gli
circonda
i polsi e George vede la ragazza sorridere soddisfatta.
“Sai,
Weasley, non pensavo che questo
strumento
babbano potesse
tornarmi così utile.”
Commenta, lasciando scivolare le mani sul ventre del ragazzo. Si china
leggermente in avanti, quel poco affinchè la sua bocca sia
ad un soffio da
quella di George, senza togliersi quel sorriso compiaciuto dalle labbra.
“Toglimele.” Mormora lui con
voce roca,
alzando il mento in cerca di un bacio, ma Pansy si ritrae, ridacchiando.
“Non
ci
penso proprio.” Replica, rialzandosi e posizionandosi meglio
su di lui per
accoglierlo dentro di sé. George trattiene il fiato solo per
qualche secondo e
chiude gli occhi.
“Pansy,
togl-” Con un movimento deciso del
bacino Pansy tronca sul nascere ogni suo tentativo di protesta e la sua
voce si
spegne in un gemito strozzato, mentre le sue mani cercano
d’istinto il corpo
della ragazza, ma le manette glielo impediscono e George si ritrova a
sospirare,
lasciando sprofondare la testa fra i cuscini.
Pansy
si
morde un labbro e si muove con più decisione sopra si lui,
il tintinnio delle
manette contro la testata del letto e i loro sospiri gli unici rumori
nella
stanza, e alla fine cerca le labbra di George, concedendogli un bacio,
soffocando i loro gemiti.
E’
solo
quando si lascia cadere al suo fianco, sfinita, che allunga le mani sul
comodino per cercare la piccola chiave e finalmente gli libera i polsi.
George
se li massaggia piano, lanciandole un’occhiataccia.
“Questa
me la paghi.” Le sussurra, cercando di farla suonare almeno
vagamente come una
minaccia, ma viene tradito dal mezzo sorriso stampato sulle sue labbra.
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