rosa
Nickname:
NinfaDellaTerra
Titolo
della storia: Segnali
d’amicizia
Fandom: Harry Potter
(ambientata al 5° anno)
Segnali
d’amicizia
La
Sala Grande era gremita di studenti, come sempre
all’ora di
colazione; il vociare confuso ai tavoli delle varie Case si diffondeva
nell’aria, allegro e un po’ assonnato, in quella
fredda mattina dei primi di Febbraio.
L’abituale confusione del primo mattino pareva non turbare
minimamente Luna Lovegood, Corvonero del quinto anno, che se ne stava
seduta,
lo sguardo stralunato perso nel vuoto, sbocconcellando distrattamente
una fetta
di pane imburrato. L’espressione allegra del suo volto creava
un contrasto
alquanto buffo con gli occhi sgranati e sporgenti, e i grossi ravanelli
appesi
a mo’ di orecchini completavano un quadro quantomeno bizzarro.
Luna si guardava intorno, e sorrideva.
“ E’ piuttosto tardi “ la giovane
udì distrattamente Cho
Chang rivolgersi alle compagne a voce piuttosto alta, poco lontano da
lei, ma
non vi badò; neppure lo sbuffo scocciato della Edgecomb,
casualmente a pochi
centimetri dalla sua testa, parve riscuoterla dalle sue occupazioni.
Evidentemente, stavano cercando di avvisarla che era ora di andare a
lezione,
senza però farsi cogliere a parlarle dagli altri studenti.
Luna, dal canto suo,
pareva non dare il minimo peso né a questo né ad
alcun altro pensiero; solo,
guardava sorridente nel vuoto, persa nel filo – discontinuo o
no – dei suoi
ragionamenti. O nella ricerca di un Nargillo lì da qualche
parte tra i tavoli.
La Sala
Grande
si stava ormai svuotando, e i ragazzi si spostavano nelle varie aule,
dove li
attendevano le lezioni della giornata. Luna si alzò,
finalmente, chinandosi a
raccogliere i libri scivolati sotto il tavolo, tra gli altri studenti
che le
passavano a fianco velocemente.
Si rialzò, l’espressione distratta, e fece per
afferrare la
piuma poggiata sul tavolo. Accanto ad essa, adesso, una rosa bianca.
La ragazza fissò il fiore con espressione interrogativa.
Com’era finito lì?
La sollevò, rigirandosela tra le dita. Le spine erano state
tolte, notò.
Fece per riappoggiarla sul tavolo, quando vide un pezzetto
di pergamena – pareva malamente stracciato da un foglio,
tutto stropicciato e
malamente accartocciato.
For
your
bravery.
Gli occhi di Luna si spalancarono, se
possibile, ancora di
più per la sorpresa. Girò il foglietto
dall’altra parte, ma non c’era scritto
altro. La Sala
Grande
era ormai completamente deserta.
Un sorriso vivace illuminò il viso della giovane Corvonero.
Mise
il pezzetto di pergamena nel libro di Incantesimi, e si
appuntò l’enorme rosa
tra i capelli.
Chissà, forse era
stato qualcuno dell’Ordine a mandargliela. Si
allontanò a passo svelto,
saltellando contenta come una bambina. Sorrise a Harry quando, a poca
distanza
da lui, trovò posto nell’aula del professor
Vitious, e questi ricambiò il
sorriso. Hermione, poco più in là, la guardava
con malcelata disapprovazione, fissando
scettica quei ravanelli per orecchini e da quella rosa troppo grande,
troppo
estrosa, per stare tra i capelli di una studentessa a lezione. Ron,
accanto a
lei, giocherellava distrattamente con la bacchetta.
Luna sorrise.
Un primo segnale di
amicizia. Da parte di chi, non era importante.
Si voltò raggiante verso il piccolo professore di
Incantesimi, concentrando tutta l’attenzione di quegli occhi
rotondi e
sporgenti su di lui. La giornata era iniziata in maniera fantastica. La
rosa
appuntata tra i suoi capelli pareva brillare come un gioiello
preziosissimo
nell’aula ombreggiata.
Note:
La
storia
si è classificata terza al contest “ A contest, a
rose, a story “ di
RoxyEd4Ever! Un grazie formato gigante alla giudice e un applauso
scrosciante a
tutte le altre partecipanti!
Cosa dire? La storia è di
per sé abbastanza ermetica, tanto
che non è rivelato, alla fine, chi sia stato realmente ad
aver regalato la rosa
a Luna, né la chiara ragione per cui lo abbia fatto. Solo un
biglietto: For your bravery, per il
tuo coraggio,
che può essere inteso sia come il coraggio di combattere
nell’Ordine, sia come
quello, proprio a Luna in particolare, di essere sempre e comunque
quella che
è, senza lasciarsi mai condizionare dal giudizio altrui. Il
colore della rosa è
bianco, ad indicare il candore sincero di Luna, e la sua
spontaneità quasi
ingenua, evidentemente molto apprezzate dal
“misterioso” personaggio che
gliel’ha regalata. Ogni tanto mi diverto a scrivere di queste
cose :D spero che
la storia vi sia piaciuta, e che mi farete sapere che ne pensate!
Alla prossima!
NinfaDellaTerra
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