60secondianatale
*SIXTY SECOND TO CHRISTMAS*
Si svegliò tranquillo, non di scatto, con solo la sensazione
che sarebbe soltanto dovuto essere sveglio.
1…2…3…
Voltò curioso gli occhi nella stanza provando un’insolita
nota di piacere nel constatare che la vista non lo tradiva neppure al buio.
4…5…6…
Se faceva attenzione in quell’ovattato silenzio poteva
scorgere le piccole luci nel cortile che lasciavano i loro riverberi danzare
sui vetri delle finestre e persino vedere, ammutolito, le lancette della
sveglia sopra il comodino solcare decise, secondo per secondo.
7…8…9…
Sembrava tutto così placido, silenzioso, eppure, seppur non
avvertibile realisticamente vi era allo stesso modo una tensione felice in
quell’attimo di sfuggente delizia.
10…11…12…
Si, decisamente mellifluo.
Anche se non c’era nulla in apparenza per essere così paghi,
non poteva e non voleva comunque ignorare quella stupenda sensazione di
completezza che lo carpiva, sfuggita da chissà dove.
13…14…15…
Ora aveva cominciato a nevicare.
16…17…18…
O chissà, forse stava già nevicando da prima.
Eppure, assieme a ciò un’altra folgore di gioia balenò nei
grandi occhi blu.
19…20…21…
In quel momento divenne quasi consapevole del quieto vento
freddo all’esterno che, complice la notte, ammantava silenzioso il mondo fuori
da quella piccola finestra chiusa.
22…23…24…
Mentre, dentro la sua stanza, un pigro calore rassicurante
lo cullava dolcemente.
25…26…27…
Allo stesso modo però, per quanto diversi, non potè far
altro che trovare deliziosi entrambi, come se non potessero essere realmente
saggiati se non congiuntamente.
28…29…30…
Raggelò, sentendo il cuore gonfiarsi sotto quelle basse,
insistenti pulsazioni d’animo che l’avevano stretto tutt’un tratto.
31…32…33…
Ritrovandosi per la prima volta forse a pensare che i suoi
sogni, le sue speranze, magari non erano così importanti. Che tutto quello che
poteva volere lo aveva già e non sarebbe valso a nulla ostinarsi a cercarne
dell’altro.
34…35…36…
Ma si fermò subito dal suo pigro fantasticare.
37…38…39…
Era felice non stupido.
40…
Ed era appunto questo il problema.
Era compiaciuto in modo assurdo e senza un motivo.
41…
Ma allo stesso modo si sentiva turbato da quelle strane
sensazioni sfollanti, tutte assieme.
42…
Fu allora che decise di cercare cosa fosse la causa di tanta
sovvergenza.
43…44…45…
All’inizio pensò che fosse dovuta a qualcosa presente nella
stanza, probabilmente la stessa che l’aveva svegliato.
46…47…48…
Allora guardò le luci fuori dalla finestra.
Sentì le stoccate delle lancette nel quadrante di vetro.
Vide la neve vorticare fuori dal davanzale.
Ma si accorse che non era nulla di tutto questo.
49…50…51…
Fu allora, che per un attimo, si voltò delicatamente
dall’altra parte del letto, quella che dava verso la porta.
52…53…54…
Il ragazzo al suo fianco dormiva di già, con il suo solito,
lievissimo, basso russare di sempre.
55…56…
Si puntò su un gomito avvicinandosi un po’ di più,
sentendosi infinitamente felice e appagato dal calore che emanava, raggiante di
quella ormai tanto usuale vicinanza.
57…58…
Guardò allora l’orologio sul comò alle sue spalle,
sorridendo lieto alla vista della lancetta dei secondi all’avvicinarsi sempre
di più al suo obbiettivo.
59…
<< Buon Natale, Sasuke. >>
…60
Naruto sorrise, anche se la risposta era stata solo un
piccolo, quasi infastidito, sommesso mormorio.
* BUON NATALE A TUTTI *
Bury.
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