IL MATRIMONIO DI
ROSIE E SAM
Rosie Cotton era seduta sul letto nella sua graziosa cameretta e
pensava, sospirando. Ma i suoi pensieri ed i suoi
sospiri non erano quelli gioiosi ed emozionati che ci si sarebbero aspettati in
una giovane Hobbit che la settimana seguente si
sarebbe sposata. La ragazza aveva lo sguardo mesto e preoccupato. Non che non
fosse felicissima all’idea di diventare finalmente la moglie del suo adorato
Sam, per carità, tutt’altro, se fosse stato per lei il
suo timidissimo spasimante avrebbe dovuto dichiararsi già da un pezzo! No, la
sua tristezza derivava dal fatto che in quegli ultimi giorni il mondo che lei
conosceva si era capovolto e tutto era iniziato proprio quando aveva
annunciato, radiosa, il suo imminente matrimonio alle sue più care amiche, Rubina e Belladonna. Sì, tutto era cominciato quel giorno…
Rosie,
Belladonna e Rubina stavano passeggiando per una
deliziosa stradina di campagna nei dintorni di Hobbiville.
Era iniziata da poco la primavera e un tiepido sole splendeva nel cielo azzurro
e ornato di soffici e spumose nuvolette; gli uccellini cinguettavano sugli
alberi, sui rami cominciavano a sbocciare i primi fiorellini… Insomma, sembrava
la giornata perfetta per confidare alle amiche una notizia così bella e
gioiosa.
Rosie,
arrossendo leggermente, si fece coraggio, prese un lungo respiro e iniziò a
parlare.
“Ruby, Bel, sono davvero felice
che abbiate accettato di venire a fare questa passeggiata con me, stamattina”
cominciò a dire, “Volevo che fossimo da sole perché… oh, guardate che sciocca,
non riesco nemmeno a trovare le parole giuste. Io devo annunciarvi che… ecco… io e Sam ci sposeremo fra tre settimane!”
E, una volta buttate
fuori tutto d’un fiato quelle poche frasi, la giovane Hobbit rimase a guardare le sue amiche, aspettando
ansiosamente i loro commenti. Il risultato, però, non fu quello che sperava.
“Finalmente!” esclamò Belladonna
con sincero entusiasmo, “Ormai non ci credevo più! Allora Sam ha trovato il
coraggio, eh? Mi immagino già quante volte avrà
provato davanti allo specchio il discorsetto da farti! Magari erano mesi che ci
pensava e poi, sul più bello, parlava d’altro. Ma ora ci
siamo, via, era l’ora!”
Nonostante la ragazza mostrasse
apertamente la sua soddisfazione per l’annuncio, Rosie
rimase delusa. E va bene, Samwise Gamgee
era un timidone di prima categoria e anche lei si era
chiesta più volte se si sarebbe mai deciso a chiederla in sposa, ma un conto
era se lo criticava lei, un conto invece se un’amica si permetteva di ridere di
lui. Era imbranato, e allora? Lei se ne era innamorata
anche per quello! No, l’atteggiamento di Bel non era stato
affatto gentile.
La Hobbit avrebbe voluto farle notare subito la sua mancanza
di delicatezza, ma le parole le morirono in gola quando vide l’effetto che la
notizia del matrimonio aveva invece avuto su Rubina.
Il suo visetto grazioso si era adombrato e sembrava addirittura sul punto di
piangere. Rosie ebbe l’orribile sospetto che l’amica
fosse segretamente innamorata di Sam e questo pensiero l’atterrì
tanto da non permetterle neanche di aprir bocca.
A questo rimediò Belladonna che
chiacchierava abbastanza per tutte e due.
“Ruby, ma che ti prende? Sembra
che tu abbia visto un Nazgûl! Rosie
ci ha appena dato una notizia stupenda che tutte noi
aspettavamo da mesi. È questa la tua reazione? Non sei felice
per lei?”
La Hobbit sembrò ancora più innervosita. Si voltò verso la
cugina e le rispose in malo modo.
“Naturalmente sono contenta per Rosie e Sam, mi dà solo fastidio questo tuo atteggiamento.
Pare che tu non abbia mai visto un matrimonio in tutta la vita! Cosa c’è di
tanto strano se due fidanzati si sposano? È la cosa più naturale del mondo, no?
A me, semmai, sembra anormale il contrario.”
Belladonna e Rosie
rimasero entrambe a bocca aperta davanti ad uno sfogo così violento. Ma cosa le prendeva? Naturalmente fu di nuovo Bel a trovare
per prima qualcosa da rispondere.
“È una bella notizia ed io ho
tutto il diritto di essere entusiasta, se ne ho voglia. Tu, piuttosto, sembra
che sia stata invitata ad un funerale invece che ad
una festa di nozze.”
“Falla finita, Bel, hai capito? Solo perché sei mia cugina e sei più grande di me ti senti in diritto di giudicarmi? Bene, tu non sai un
bel niente di quello che provo e devi stare zitta. Anzi, tutte e due dovete stare zitte!” gridò la Hobbit,
sempre più sconvolta e fuori di sé. Dopo di che voltò le spalle ad entrambe e scappò via, ripercorrendo velocissima il
sentiero dal quale erano venute e dirigendosi di nuovo verso Hobbiville.
“Ma ho
detto davvero qualcosa di male?” domandò sbigottita Belladonna, rivolgendosi
all’amica che era rimasta attonita come lei.
“E io,
allora? Ho solo annunciato che mi sposerò con Sam, non mi sembra di averla
offesa in qualche modo. A proposito, già che ci siamo” decise di puntualizzare Rosie, “sappi che non mi va affatto
che tu o chiunque altro prendiate in giro il mio fidanzato solo perché è più
timido e sensibile degli altri. Non c’era bisogno di sottolineare
il fatto che siamo fidanzati da tanto tempo, che lui non si decideva mai e
tutte queste storie…”
La ragazza sbuffò.
“Va bene, va
bene, scusami. Siete tutte così nervose, oggi. Non volevo certo criticare il
tuo Sam, forse avrò detto qualche parolina di troppo, ma non è il caso di farne
una tragedia.”
“Ecco, vedi? È questo il tuo
problema: tu parli sempre troppo e non te ne accorgi neanche!”
“Insomma, ce l’avete
tutte con me stamattina? Guarda che non ho proprio voglia di litigare,
soprattutto adesso che tu stai per sposarti e che dovremmo
essere tutte felici e contente.” ribatté piccata Belladonna.
In realtà le due amiche non erano
veramente arrabbiate. La loro era solo una reazione al
comportamento così inspiegabile di Rubina che le
aveva del tutto destabilizzate.
La prima a scusarsi fu Rosie, di carattere più accomodante e non permalosetta come
Bel.
“Senti,
io… non volevo prendermela con te. È vero, mi dà fastidio che tutti ad Hobbiville considerino Sam
goffo ed imbranato, ma so che tu gli sei affezionata e che di sicuro non volevi
offenderlo. Comunque non è stato per questo che mi sono innervosita, è stato
per… Ruby.”
Belladonna sorrise e abbracciò
l’amica.
“Non ti preoccupare, ti capisco
benissimo” le disse, “E poi guarda che non è vero quello che dici: dopo la
missione con Frodo al Monte Fato non c’è più nessuno ad
Hobbiville che ritenga Sam un incapace o peggio.
Quando lo prendono in giro per la sua timidezza lo
fanno solo per ridere con lui e non di
lui, è un segno di affetto, te lo garantisco. Il tuo Sam
ormai è un eroe nella Contea!”
Poi però anche lei si rabbuiò al
ricordo della strana reazione di sua cugina.
“Certo, però, che su Rubina hai ragione da vendere. Non mi sarei mai aspettata
un comportamento simile da parte sua. È assurdo, totalmente assurdo! Figurati
che proprio l’altra sera stavamo parlando nel giardino di casa sua e il
discorso è finito sui matrimoni. Era sicura che tu saresti
stata la prima a sposarti e diceva che sarebbe stato molto carino se ci
avessi volute come damigelle d’onore. Lei, poi, avrebbe fatto lo stesso il
giorno delle sue nozze con Merry” raccontò la
ragazza, “Ti assicuro che era davvero entusiasta di quest’idea e non capisco
proprio perché oggi si sia agitata tanto.”
Le parole di Belladonna
rassicurarono Rosie: se Ruby voleva essere la sua
damigella d’onore e progettava le nozze con Merry,
allora non poteva essere segretamente innamorata di Sam. La giovane Hobbit si vergognò per averci anche solo pensato.
Ad ogni modo la reazione
dell’amica era stata veramente fuori luogo e nessuna delle due Hobbit riusciva a capire quale potesse essere il motivo
scatenante. Il mistero rimaneva.
Belladonna e Rosie
decisero di tornare a Hobbiville, ma stavolta
camminarono in silenzio -anche Bel riuscì a restare zitta per tutto il
tragitto!- e riflettendo su cosa potesse essere accaduto a Ruby.