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Desiderio.
“Leo”,
era apparso dal nulla, com'era solito. Per lui erano pochi minuti,
per lei invece erano giorni, settimane, mesi.
Il suo patimento
man mano si era fatto più incline alla pazienza, aveva
rammentato di
avere un marito fuori dal normale, in qualsiasi senso esso venga
inteso. Dunque, quando lo vide precipitarsi davanti a lei, il suo
stupore durò un millesimo di secondo: lo
oltrepassò senza troppi
indugi, afferrò la spazzola e continuò a
spazzolarsi i capelli
davanti un altro specchio.
“Piper...
E' così che mi accogli? Beh, grazie
tante”,
allargò
teatralmente le braccia, ironizzando. La donna sbuffò un
paio di
volte, poi fece un profondo respiro, avanzando a passi cadenzati
verso di lui.
“Sai
cosa c'è, Leo? Tu ti presenti qua, con un gran sorriso e la
tua...
stupida
tunica! – e non vi offendete da lassù, tanto so
che
siete sintonizzati su casa Halliwell. E piombi davanti a me,
rimproverandomi. Permetti: ho passato una giornata d'Inferno, ho
accompagnato i bambini a scuola, ho ucciso demoni, pulito pavimenti,
aiutato Paige con i bambini e Phoebe con le sue crisi isteriche
comuni a tutte le donne in gravidanza. Permettimi...”,
s'accorse di
esser salita di un'ottava, quindi abbassò il tono
“... Dicevo,
permettimi di essere un po' nervosa, tesoro”
Leo
doveva riconoscere una cosa: sua moglie a volte era capace di esser
una vera assassina, anche con l'innocua
spazzola in mano.
D'altronde, era anche per quel suo caratterino vagamente inviperito
- che lui aveva catalogato molto più semplicemente come vivace
-
che si era innamorato di lei; ecco perché sapeva come tener
a bada
quel tono aspro che stava a confermare un'autentica crisi di nervi.
Approfittando di un suo momento di smarrimento, l'afferrò da
dietro,
annusando ancora una volta il profumo dolciastro dei suoi capelli e
quello più affascinante della sua pelle. Erano una
sensazione che né
nell'al di là, né in qualunque parte del mondo
avrebbe più
ritrovato, era la sola e unica tentazione a cui voleva cedere.
“Quindi
non ti dispiacerà se dormirò
con te, stanotte”
Il
timbro malizioso di Leo non le sfuggì e dovette soccombere
anche
lei, per quella volta; sorrise di rimando, lasciandosi sfiorare dalle
sue dita. E d'altro canto erano proprio quelle mani, frutto di
piacere e di fascino, di laboriosità e di sano erotismo che
l'avevano attratta; come l'amasse, non lo sapeva spiegare: un amore
malato, tormentato, turbolento quanto bastava per farle passare notte
insonni, nella vana speranza di rivederlo ancora.
“Beh,
se proprio lo desideri...”
Tenero
e cieco desiderio, il frutto preferito di ogni essere umano; un sol
sentimento negli occhi di ambedue, un'occhiata complice e un'altra al
letto matrimoniale.
Erano
certi che non si sarebbero mai separati: era troppo perfino per il
destino.
***
Note:
Dopo
mesi e mesi, aggiorno .-.
Vagamente
erotica, non sono andata nello specifico, vi lascio libera
immaginazione XD... Anche perché qui mi sono concentrata di
più sul
rapporto di questi due: lei che lo aspetta, lui che spesso non
c'è.
Potrebbe sembrare un tema classico, sì, ma con Leo e Piper
–
aggiungendo la componente fondamentale che è la magia
– le carte
in tavola cambiano **
Spero
vivamente vi sia piaciuta.
Buon
2010 a tutti voi, comunque *__*, che sia pieno di ispirazione *O*
Ringrazio
tanto i commenti precedenti, troppo buoni >//<; grazie
anche
per le preferite/seguite.
With
Love,
Ki-chan
<3
1#
Phoebe-Cole
2#
Piper-Leo
3#
Paige-Henry
4#
Phoebe-Cupido
5#
Chris-Bianca
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