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Once upon
a Time? Oh, Grow up Baby!
- Greengrass Daphne ?
Esordì
una voce femminile, di una donna con una certa età, in piedi accanto ad uno
sgabello in legno scuro, su cui posava un vecchio cappello apparentemente
malmesso. La donna gettò uno sguardo verso gli studenti con le loro tuniche
nere, quelli seduti al tavolo dai colori verde argento, che drizzarono
immediatamente la testa, in attesa della ragazzina chiamata per lo smistamento.
Tutto sapevano chi erano le Greengrass, tutti aspettavano che la primogenita
varcasse finalmente i cancelli del castello. Ed ora eccola lì, che saliva i due
scalini che la separavano dal Cappello Parlante. Emanava già la tipica bellezza
delle Greengrass, con quei capelli castani che le ricadevano sulle spalle, quei
due grandi occhi azzurri che brillavano d’una luce superba. La ragazzina si sedette
sullo sgabello in attesa che il Cappello le venisse posato sulla testa. Passarono
pochi secondi prima che esso alzi la sua voce ed esclami a chiare lettere la
parola – Serpeverde ! –
Compiaciuta
si alzò, dirigendosi a passo fiero verso il tavolo cui sapeva già di
appartenere. Le venne fatto posto in mezzo ai ragazzi più grandi, in mezzo ai
principi Serpeverde: Malfoy, Zabini e la Parkinson, già al secondo anno. Era ovvio che
avrebbe fatto parte di quell’ elite di cui tanto si parlava. Era stato il suo
cognome ad aprirle tutte le porte necessarie e sarebbe stato così, sempre.
Sedeva fiera, con il volto illuminato dalle candele lì intorno mentre tutto il
tavolo mormorava di lei. Finalmente era arrivata. Tutti l’aspettavano ed
inutile dire che l’attesa veniva ricompensata dal meraviglioso arrivo. Era
splendida, sebbene avesse soltanto undici anni. Come poteva non esserlo? Figlia
di Elettra Greengrass, la vedova nera, non poteva che essere l’emblema della
perfezione. Ma lei non faceva neanche caso a tutti i ragazzi che la guardavano
con ammirazione, alle ragazze che la squadravano continuamente in un misto di
invidia ed inferiorità. Lei aveva occhi soltanto per una persona: Blaise
Zabini. L’aveva già visto da lontano, appena entrata, mentre rideva ad una
battuta sicuramente sporca dell’amico Malfoy. Inutile dire che quel momento,
quegli sguardi che si incrociarono, segnarono per sempre la vita della
bellissima ed astuta Greengrass.
-
Benvenuta, sembrava che non saresti arrivata mai, Greengrass.
Eccola lì
quella voce, quello sguardo penetrante, come mille lame nell’anima. Lui la
guardava, seduto di fronte a lei nel tavolo. La guardava con un leggero
sorrisetto dipinto sulle labbra, con uno sguardo colmo di mille sottintesi.
- Zabini,
quale onore parlare con te. Se non mi fossi fatta attendere avreste potuto
credere di avere a che fare con una qualsiasi Serpeverde.
Rispose
di tutto tono, con un che di ironico.
- Ed a
quanto pare non è così. Bene, vedremo se sei davvero diversa dalle altre o se
sono soltanto parole.
Daphne lo
guardò. Aveva capito. Il gioco era appena iniziato.