Occhi, Mani, Capelli di smary (/viewuser.php?uid=64163)
Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Questa fanfiction mi è venuta in mente la notte scorsa, in
un momento di grande ispirazione! Eh sì, le idee migliori
vengono quando si dovrebbe dormire!
Allora, questa one shot si basa sui pensieri di Deidara pochi minuti
prima della sua morte: di fronte a sè ha Sasuke, ma nella
sua mente vengono a galla dei ricordi sul suo compagno di sempre.
Questo è il motivo per cui è morto senza
rimpianti. Tranne uno. Tobi.
Spero sinceramente che il lavoro vi
piaccia! Smary
Ricordo che questi personaggi non mi appartengono, ma sono di
proprietà di Masashi Kishimoto; questa storia è
stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
---------------------------------------------
OCCHI, MANI, CAPELLI
Sono qui, di fronte a questo stupido bamboccio che crede di aver capito
tutto dalla vita.
Povero illuso. Te la sei presa con la persona sbagliata...
Sto finalmente per diventare ciò che desidero con tutto me
stesso fin da quando sono nato: arte. Cosa vuoi che mi interessi di te,
moccioso?
Sto per diventare arte. Questo è tutto ciò che
voglio.
Non credo che siano esistite molte persone che abbiano pensato che il
momento più bello della loro vita sia stato quello della
fine della loro esistenza.
Ma io sono sempre stato una persona trasgressiva.
Cos'ho da perdere lasciandomi tutto alle spalle?
A dir la verità, mi si stringe un po' il cuore pensando a
Tobi.
Quel pazzo che mi faceva andare fuori di testa ogni minuto di ogni
secondo, quel ragazzo COSI' petulante, spesso insopportabile,
così... Tobi.
Mi ricordo ancora di quella volta che tu iniziasti a chiamarmi senpai.
Già... Ai tempi io per te ero semplicemente Deidara-kun.
Fin troppo confidenziale.
Sei stato l'unico nella mia vita a pormi questa domanda, che nemmeno
Sasori mi aveva mai fatto:
- Deidara-kun, perchè non fai altro che pensare
alla tua arte?
- Perchè è il mio sogno. Poter diventare
ciò in cui ho sempre creduto.
- Ah. E a cosa servono i sogni?
- A dare un senso alla vita, immagino. Tu non hai mai avuto un sogno?
- Sì. Ma non ci pensavo così tanto.
- Non è questo l'importante. L'importante è avere
un obbiettivo, una meta. E' questo che ci rende delle persone.
- In che senso, Deidara-kun?
- Hai mai visto una persona cieca, Tobi? Immagino di sì. O
senza mani? Ne avrai sentito parlare. Anche se hanno gravissimi
problemi, rimangono delle persone come lo sono tutte le altre. Ma
qualcuno senza sogni, che vive senza emozioni, quello non è
un uomo. Quello è un robot, un automa, come preferisci.
Non importa se non hai occhi, mani, capelli. Quello che conta per
davvero è una ragione di vita. Che per me si riassume nella
mia idea personale di arte. E io sono felice di sapere che vivo per
qualcosa. Capito, adesso?
- Sì! Una vera lezione di vita! D'ora in poi per me sarai
Deidara senpai!
Mi mancherai... Per una volta posso dirlo, non sei sempre stato una
palla al piede.
Ma io adesso voglio toccare con mano il mio sogno, diventarlo io stesso.
- Perdonami Tobi.
Per una volta potrai dire davvero che sono il tuo senpai,
perchè io stesso mantengo fede a ciò che dico.
Come un vero maestro.
Rinuncerò a occhi, mani, capelli per realizzare il mio
sogno... Quel sogno che mi renderà un uomo vero.
Perchè l'arte è esplosione.
|
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=450926 |