LEMONADE
Roy andava avanti ad annusarsi da un po',
aprendo cassetti e guardandosi attorno, quando finalmente guardò verso Edward e
chiese: "Acciaio, ma sei tu che puzzi di limone?"
Lui, che stava leggendo un libro dal quale sembrava particolarmente deciso a non
staccarsi, bofonchiò "uh? Mannò" senza nemmeno alzare gli occhi.
Roy scosse le spalle, si annusò di nuovo e ripeté: "No, sono sicuro che sei tu."
Edward sbuffò nervosamente, mentre tornava in posizione umana con la sedia – si
ostinava a tenerla in bilico su di una sola gamba, come uno scolaro svogliato.
"Chi se ne frega, è così importa---aaaah!" - si aggrappò al tavolo, per non
cadere. Roy gli stava tirando i capelli così forte da riportare la sedia in
posizione precaria, e li accostò al viso per annusarli. Edward tentò di
divincolarsi, al culmine dell’imbarazzo: "Si può sapere cosa sta facendo?!"
Lui, senza scomporsi, constatò: "Eppure sembri proprio tu" e poi, con un mezzo
sorriso "Usiamo uno shampoo da ragazza, Acciaio?"
Edward si arrese e cominciò, abbacchiato: "Non è che lo uso, è che..."
"Niisan!" aveva trillato Al, inginocchiandosi.
La vasca era stretta e l'acqua continuava a traboccare ad ogni movimento. "Prova
questo!"
Ed, che era rimasto ben volentieri a farsi
grattare la testa fino a quel momento, ancora tutto insaponato si girò con
diffidenza: "Questo cosa?"
"Niente di che, è un balsamo, l'ha dimenticato
Winry." Soffiò via un po’ di schiuma, che gli era svolazzata sul naso. "Io l'ho
provato, funziona benissimo!"
Ed aggrottò la fronte. Cercò di allontanarsi,
ma il fondo della vasca era scivoloso e non andò tanto lontano. "Al, non mi
serve quella roba!"
"Come no? Se vuoi tenere i capelli lunghi
dovresti curarli, niisan!"
"Parli come una femmina" borbottò, ma sapendo
di non poter fuggire si limitò a rannicchiarsi impotente, come un gatto bagnato.
Soddisfatto, Al gli sciacquò la testa e versò il balsamo.
"Non è colpa mia, quindi...che c'è?"
Roy stava facendo uno dei suoi sorrisi
speculativi, che non promettevano mai niente di buono. "Acciaio, ma tu fai il
bagno con tuo fratello?"
Edward arrossì di colpo, immediatamente prese
il libro e alzandosi decretò: "Non era questo il punto."
Roy rise, andandogli dietro: "Però ammetterai
che era un dettaglio interessante."
"Non è che...oh, che diavolo, mica devo dare
spiegazioni a lei."
"Quindi mi stai dicendo che non è un po'
strano?"
"Non lo è per niente, ok? Siamo fratelli, e poi
non c'è niente di male se dei maschi si lavano insieme, è per risparmiare acqua!
Si fa anche alle terme!"
"Quindi faresti il bagno con qualunque
maschio?"
"Certo" si piccò "Non vedo perché no!"
"Niisan, se per te va bene io non dico niente,
ma non servirebbe una vasca più grande...?"
Edward non rispose, si limitò a grugnire e ad
abbassarsi il più possibile, sperando di sparire nella schiuma. Roy, dietro di
lui, aveva le ginocchia fuori dall'acqua perché era troppo alto, e sembrava
assolutamente a suo agio -no, anzi, addirittura deliziato- quando gli chiese:
"Lo posso provare anch'io, quel balsamo?"
*
Note incoerenti dell(e)
autrice/i
Prima di tutto, intendiamoci: io sono Caska ma la colpa è di Stateira.
E questo è quanto posso dire in mia discolpa xD
Comunque, questa cosetta mi è venuta fuori insieme ad altre cose truci (non ve
le risparmieremo, non temete!) durante una sessione di chat particolarmente
sofisticata in cui stavamo discutendo, come al solito, di socialismo e massimi
sistemi.
Nel senso che parlavamo della Lush.
Poi...non so come questo mi abbia portata a dire "guarda che ti scrivo una
storia con lo Shining", però l'ho fatto. E nel tempo di una doccia!
Comunque, questo account si riempirà di nefandezze. Penso sia il caso di
temerci.
Intanto la prossima shot sta a Stat, quindi aspettatela con tanto amore.
Io me ne vado risparmiandovi le tragicomiche avventure per trovare il titolo,
sappiate solo che ci siamo rese colpevoli di cose come "Pussycat Bubbles", ma
come ci siamo arrivate è un segreto militare.