1. Out for shopping
-Alloooooooooora,
che facciamo oggi?- la voce di Chika risuonò annoiata per tutto il locale.
–Insomma, è il nostro giorno libero! Che proponete?-
Michiru,
Chika e Shito erano seduti sui divanetti nella sala centrale della Z-loan.
-Bè…potremmo
fare qualche gioco di società, no? Potrebbe essere divertente.- propose Michiru
esitando un poco.
-Ma
che, sei scema, scoiattolo? I giochi di società sono per le giornate piovose e
tristi e là fuori c’è un sole fantastico. Proposta bocciata!- replicò il
ragazzo con aria scocciata.
Michiru
arrossì e si fece piccola piccola –Tu hai chiesto delle proposte e io ne ho
fatta una, ecco tutto.- mormorò facendo i cerchietti.
Chika
le scoccò uno sguardo di fuoco, poi volse lo sguardo a Shito, che stava fissando
il vuoto apparentemente perso nei suoi pensieri.
Non l’avrei mai detto
pensò sarcasticamente Chika.
-Tu
hai in mente qualcosa di divertente? Hey, Shito! Parlo con te.- disse il
ragazzo sporgendosi verso il partner.
-Eh..?
Hum…? Si grazie, per me tè verde al gelsomino- rispose il moro con un sorriso,
risvegliandosi dalla catalessi.
-Ma
perché non mi ascolti maiiiiii?!?!? Muori!- gridò Chika puntandogli contro un
dito accusatore.
-Non
c’è bisogno di gridare. Ero perso in pensieri sicuramente più importanti di te.-
rispose Shito con freddezza.
Chika
fece per andare a picchiarlo quando Koyomi entrò turbinando nella stanza
insieme a Yuuta.
-Fermi
tutti! Io e Yuuta abbiamo appena avuto un’idea fantastica!- esclamò Koyomi.
-Cioè?-
chiesero in coro Shito, Chika e Michiru (che stava trattenendo Chika dal
picchiare il suo compagno).
-SHOPPIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIING!!!!-
gridarono le due in coro facendo scoppiare i conetti con le stelle filanti.
Tre
paia di occhi le guardarono allibiti.
-Ma
non se ne parla nemmeno!- gridò Chika e Shito si limitò a sbuffare.
-Non
credo sia la cosa giusta da fare con dei maschi, ragazze…- disse Michiru.
-Lascia
fare a me.- disse Yuuta facendole un occhiolino. Dopodiché andò a posizionarsi
dietro a Chika.
-Hey,
Chika…ho sentito che al World Of Shopping c’è un concorso per aspiranti
modelli…- iniziò Yuuta con voce sommessa.
-E
sai che me ne frega?- la interruppe Chika scocciato.
-Fammi
finire, scemo! Dicevo, c’è un concorso per modelli in cui i partecipanti sono
invitati a sfilare davanti a dei giudici che li analizzeranno e gli daranno dei
voti in modo da selezionare il vincitore del grande premio finale.- continuò
Yuuta.
Chika
aguzzò le orecchie. –Hai detto “gran premio finale”? Che cosa sarebbe?- chiese,
curioso.
Yuuta
sorrise sorniona. –Hehehehe…Apri bene le orecchie, ragazzo: il premio finale è
di 3000 yen.- concluse con un ammiccamento.
3000 yen 3000 yen 3000 yen 3000 yen
3000 yen 3000 yen 3000 yen 3000 yen.
Chika
si voltò per guardare la ragazzina in faccia. -S-stai scherzando?- chiese.
-Avanti,
Chika-chan! Sai che quando parlo di soldi non scherzo mai!- rispose Yuuta,
fingendo di essere offesa.
-TUTTI AL WORLD OF SHOPPIIIIIIIIIING!!!!!!!!!!- gridò
Chika salendo sul divano ed assumendo una posa da condottiero.
-Io
non vengo.- disse Shito impassibile.
-Che
c’è, Shito-kun? Perché non vuoi venire? Potrebbe essere divertente.- chiese
Koyomi.
-Non
mi interessano questi sciocchi passatempi. E sono sicuro di non essere l’unico
a pensarla in questo modo.- disse roteando lentamente gli occhi verso Michiru.
La ragazza iniziò a sudare freddo. –Non è vero, Kita-san?- aggiunse con un
sorriso abbagliante il ragazzo –scommetto che anche tu preferiresti passare il
pomeriggio leggendo un libro di poesie o impiegando il tuo tempo in una qualche
attività utile alla mente.- concluse sorridendo affabile.
-M-ma…Io…Cioè…Hem…I-io!
N-non so…è che…oddio, Shito-kun, mi metti in imbarazzo…cioè…-
Shito
mantenne il sorriso per tutti i cinque minuti di balbettamento di Michiru. Un
gesto eroico da parte del giovane, sempre così serio.
-Tzk,
certo! “Schiocchi passatempi”. La verità è che sei un codardo, Shito.- disse
Chika guardando il suo compagno con un ghigno.
Shito
lo fissò a lungo con degli occhi di ghiaccio. –E sulla base di cosa fai questa
affermazione, Akatsuki?- chiese il moro senza abbassare lo sguardo.
-Guarda
che l’ho capito!- rispose Chika mantenendo il ghigno.
-Cosa?-
-Che
hai paura di me.-
-…-
-Ho
ragione, eh?-
-…Akatsuki?-
-Si?-
-Sei
un idiota.- concluse Shito alzandosi e facendo per andare via.
-Ah,
è così? Bè, io dico che tu non vuoi venire al centro commerciale perché hai
paura di perdere la sfida dei modelli contro di me!- urlò Chika con il fuoco
negli occhi.
Shito
si bloccò con un piede a mezz’aria.
-…-
Il
ghigno di Chika si fece ancora più largo a quella vista.
-Giusto?-
chiese mellifluo.
-…Chiamo
un taxi o andiamo a piedi?- chiese il moro, voltandosi con un unico movimento
fluido.
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