2. Obbligati
-Woooooooooooooow!
È enorme!- esclamò Chika.
-Veramente…-
assentì Michiru.
-Dai
Shito! Muoviti e non restare indietro!- gridò Koyomi al moro, che procedeva
parecchi metri dietro al gruppetto.
La
compagnia era arrivata davanti all’enorme struttura che era il World Of
Shopping. L’edificio contava 4 piani di negozi, più un ultimo piano-ristorante,
nel quale si potevano trovare nello stesso luogo raffinati ristorante francesi
e fast food. Al primo piano c’erano i piccoli negozietti di giocattoli,
accessori e cose simili. Al secondo piano c’erano tutti i negozi che
concernevano la cura di sé stessi: cosmetici, profumi e quant’altro.
Il
terzo piano era quello tecnologico: negozi di computer ed elettronica
aggiornati con le ultime novità.
Ma
era il quarto piano quello che interessava il gruppo di ragazzi: in quel piano
normalmente erano presenti i negozi di abbigliamento e di biancheria intima.
Per quel giorno, invece, era stata allestita un passerella per il concorso per
modelli.
-Woooo!
Aspettatemi soldi, sto arrivando!- gridò Chika nel pieno dell’eccitazione.
-Ancora
mi sfugge il modo in cui sono finito in questa situazione- mormorò Shito.
-Senti,
Akatsuki…non è che facciamo ancora in tempo a tornare indietro? Sinceramente,
non mi sembra il caso di abbassarsi a fare questo per i soldi…- Shito si voltò
verso il compagno e trovò il vuoto. –Akatsuki?- chiamò.
-Hey
tu! Delle iscrizioni! Ci sono due nuovi iscritti, o meglio, ci sono i due
finalisti della gara!-
Shito
udì la voce squillante del compagno che parlava con un ragazzo vestito da
damerino che probabilmente era l’addetto
alle iscrizioni.
-Idiota
di un Akatsuki.- borbottò il moro dandosi una pacca sulla testa e avvicinandosi
al ragazzo.
-Svelto,
scrivi: allora, io sono Akatsuki Chika, e il mio compagno qui è Tachibana Shito.-
disse Chika prendendo il partner sottobraccio.
-Mollami
subito. Altrimenti ti ammazzo.- replicò Shito, gelido.
-Akatsuki
Chika e Tachibana Shito? Molto bene. Andate nei camerini, gli assistenti vi
diranno cosa fare.- disse il damerino squadrandoli dall’alto al basso.
Accortosi
dello sguardo, Shito gli rivolse una delle sue occhiate in stile se-gli-occhi-potessero-uccidere
e passò oltre.
-Coraggio
ragazzi! Sbaragliateli tutti!- gridarono Koyomi e Yuuta mentre i giovani
entravano nei camerini.
Quando
scomparirono, Koyomi si voltò verso Michiru.
-Allora,
Michiru-chan! È il momento di rifare il tuo guardaroba intimo!- disse
candidamente la ragazza, prendendo la povera Michiru per le braccia.
-C-c-c-coooooosa??
Koyomi-chan! Cosa intendi dire?- gridò la giovane arrossendo fino alla punta
dei capelli.
-Vuol
dire che, mentre quei due vanitosoni zampettano su una passerella davanti a 5
vecchi acidi, noi 3 andiamo in uno di quei negozietti tanto carini che vedi
laggiù.- rispose Yuuta indicandole un punto sulla mappa del centro commerciale.
Il punto indicato portava il nome di “Luxury Corner”. Un nome azzeccato: in un
piccolo semicerchio erano ammassati tutti i negozi di biancheria intima sexy.
Quando Michiru lo vide, arrossì ancora di più.
-Ma
voi due siete matte! Non ho bisogno di niente del genere! Io…io…IO NON HO UN
RAGAZZO!- gridò la ragazza piena di imbarazzo.
Koyomi
e Yuuta si guardarono in volto, serie. Ma la serietà durò una frazione di
secondo: subito le loro bocche si aprirono in un sorriso malefico.
-Ah
si? E allora Chika-kun com’è classificato?- chiese Koyomi avvicinandosi alla
spalle di Michiru.
-Eh?
C-Chika-kun? N-no, lui è solo un amico…!- balbettò Michiru mentre passava ad un
colore che poteva assomigliare vagamente a quello di un pomodoro maturo.
-Aha,
certo. In ogni caso, Michiru, devi essere pronta qualora ti deciderai a
lasciarlo dormire in camera tua. Non si stancherà mai di chiedertelo e tu prima
o poi dovrai accontentarlo!- concluse Yuuta ammiccando.
-Non
ci vengo neanche per sogno!- ripeté Michiru andando a nascondersi dietro una
colonna e tamponandosi il sangue uscito dal naso.
Koyomi
guardò Yuuta con uno sguardo afflitto.
-Te
l’avevo detto che avrebbe reagito così. Tirare in ballo Chika-kun ha solo
peggiorato la situazione.- disse con tono grave la giovane.
-Per
questo ci siamo premunite!- esclamò Yuuta ridendo ed estraendo dalla borsa a
forma di gatto qualcosa che somigliava ad un collare con guinzaglio.
Michiru
passò repentinamente dal color rosso pomodoro al bianco cereo.
-C-che
avete intenzione di fare?- chiese.
Yuuta
e Koyomi non risposero, ma, con gli occhi luccicanti, si esibirono nel loro
solito ghigno malefico e si avventarono sulla povera ragazza.
-NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!-
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