1 - Prologo
Ok.
Sono tornata.
Ok.
Non ve ne frega niente.
Ok.
Nemmeno a me.
Hihihihi…
Carissimissime! Ben tornate! Spero che qualcuno di voi si ricordi ancora di me e delle mie storie.
Parte divertente: quella che mi
accingo a presentarvi è una Inu-Kag, che chi mi conosce bene sa
essere la mia coppia preferita. Sarà una storia un po’
insolita. Kagome vestirà dei panni un po’ diversi dai
soliti e Inuyasha sarà un ragazzo alquanto isolato.
Parte seria: mi dispiace essere
mancata per così tanto tempo. Alcuni drastici cambiamenti mi
hanno vista protagonista e automaticamente l’ispirazione è
andata a farsi un giro alle Canarie. Non che ora sia ai massimi
livelli, ma posso dire di essermi ripresa.
Prima di lasciarvi ad un prologo alquanto corto, vorrei fare una dedica.
Ho ricevuto una E-mail che mi ha fatto molto piacere ricevere da Kagome19.
Vorrei farle sapere che la sua mail mi ha dato la spintarella finale
per decidermi a tornare sul grande schermo. Ero molto indecisa se
pubblicare o meno. Non avendo la linea fissa mi devo affidare alla
chiavetta (Vodafone…w la pubblicità gratuita), solo che
ho fatto un abbonamento che mi si è ritorto contro perché
posso navigare gratis solo dalle dieci di sera. Non sto qui a menarvela
sul perché ho fatto questa ca-ga-ta pazzesca, però
l’ho fatta e devo scontare ancora sei mesi di questo supplizio.
Il problema è che quando torno a casa dal lavoro sono un peletto
demolita e alle dieci sono già davanti a Morfeo a farmi una
chiacchierata.
Però adesso, a costo di farmi venire delle valige sotto gli
occhi, di pizzicarmi le braccia, di pestarmi i piedi o mordermi la
lingua, ho deciso che posterò i capitoli come al solito, di
venerdì.
Detto ciò, vi lascio al prologo, che ho il timore sia più corto di questa presentazione.
Ciao ciao, callistas!
Anche se lei non lo sapeva, quello sarebbe stato un giorno veramente
speciale. Sarebbe stato il giorno del suo primo incarico che avrebbe
svolto interamente da sola. Certo, i colleghi l’avrebbero aiutata
consigliandola di volta in volta, ma se per caso si fosse trovata in
difficoltà, avrebbe dovuto arrangiarsi per dimostrare di essere
veramente pronta per ricoprire quel ruolo. Un ruolo che desiderava da
molto tempo.
Era distesa su un campo interamente ricoperto di margherite con il naso
per aria. Stava troppo bene lì. Poi si alzò e
iniziò a correre per il prato finché una luce accecante
non la obbligò ad arrestare la sua corsa. Sapeva perfettamente a
chi apparteneva una luce così accecante, così…
pura.
La ragazza si bloccò all’istante e tenne sempre il viso
basso, imbarazzata per quello che stava facendo. Che avrebbe pensato di
lei adesso? Forse aveva messo a rischio tutto il lavoro che aveva fatto
in quegli anni per una stupida corsa? Sperava ardentemente di no.
“Tranquilla…” – disse lui. – “…non rischi nulla.”
=Ops…non mi ricordavo che sapesse leggere il pensiero…=
“Attenta a quello che pensi, allora…”
La ragazza s’imbarazzò ancor di più e questo lo fece sorridere.
“S-sì…”
“Puoi anche guardarmi in faccia, sai?” – disse lui bonario.
“Non…non lo merito.” – rispose lei mentre si torturava le mani.
“Io credo l’esatto opposto, sai?”
La ragazza alzò di scatto la testa per lo stupore, ma la
riabbassò immediatamente. Stava per sporcarlo e questo non se lo
sarebbe mai perdonato.
“Guardami.”
Sentì una punta di perentorietà nella voce e
obbedì. Alzò lentamente la testa rivelando
l’identità del visitatore: un vecchio signore dalla folta
barba, gli occhi erano azzurri come l’acqua appena sgorgata da
una fonte nuova. Le braccia pendevano lungo i fianchi e il suo sguardo
era dolce.
Sperava un giorno di diventare come lui.
Di diventare come Dio.
Ecco il prologo.
Come preannunciato è più corto della presentazione che ho
fatto e mi dispiace. Spero di aver stuzzicato la vostra
curiosità con questa premessa e spero di poter riavere il
piacere di rispondere ai commenti che spero – vi supplico –
lascerete.
Ho preso spunto per questa storia da un telefilm che qualche anno fa
guardavo con assuefazione. S’intitolava “Il tocco di un
angelo”, non so se lo avete mai visto o almeno sentito nominare.
Era un bel telefilm, anche se attualmente la tematica trattata potrebbe dare qualche effetto collaterale.
Beh, basta! Aspetto i vostri commenti!
Besitos, callistas!
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