Discorso
con un amico
Shikamaru passeggiava tranquillo per
le strade di Konoha.
Era appena tornato da una missione e si godeva la pace del villaggio,
osservando i bambini che giocavano e si rincorrevano appena usciti
dall’accademia.
Con passo strascicato raggiunse la
scalinata che portava al suo
prato verde dove riconobbe, seduta sui primi gradini, una ragazza dai
capelli
rosa.
“ciao Shikamaru”
salutò cordialmente lei
“Sakura” rispose
con il tono di sempre lui, fermandosi in
piedi davanti alla
ragazza.
“aspetti Ino
vero?” domandò lei
“si, dobbiamo andare da
Choji, ma tu come lo sai?” domandò
“oh si giusto, beh ero con
Ino fino a poco tempo fa,
l’Hokage l’ha trattenuta, mi ha chiesto di passare
di qua per dirti che farà un
po’ tardi” rispose sorridente l’Haruno.
“capisco”
valutò lui.
Brutto presagio.
Hokage, Ino e Sakura
proiettate nella sua mente una accanto all’altra nello stesso
momento.
Un tremore
lo attraversò.
Brutto bruttissimo presagio.
Chissà quanto avrebbe
dovuto
aspettare.
“tutto bene?”
fece Sakura notando l’espressione del ragazzo
“uh.. ? si si..”
rispose lui sedendosi a fianco a lei
“ti posso fare un
po’ di compagnia se ti va, Naruto dovrebbe
arrivare a momenti” disse la rosa
“Naruto…”
commentò il Nara sorridendo spontaneamente
“già
Naruto” fece eco lei, diventando leggermente rossa.
“somiglia un po’
a Ino, non trovi?” domandò lui prima di
scoppiare a ridere insieme alla rosa.
“si beh per i modi di fare
forse, ma non lo dire mai davanti
a lei, potresti fare una brutta fine” consigliò
l’amica
“beh dai potrebbero essere
fratello e sorella.. biondi,
occhi azzurri, fuori di testa uguale, istintivi e
capricciosi” teorizzò lui
“ahahah, direi che ci hai
pensato su eh?” domandò maliziosa Sakura.
“a che?” fece
Shikamaru non capendo.
“o a chi, meglio
no?”affermò lei.
“m-ma no, ma che
dici” disse lui imbarazzato grattandosi un
orecchio.
Ma la rosa lo fissava con gli occhi
assottigliati pronta a
scrutare ogni suo segno di cedimento.
Eppure non si era mai sbilanciato con
nessuno, eccetto forse
un po’con Choji, quella era una strega come diavolo faceva a
saperlo?
Poi la
risposta arrivò da sola, non era una strega era solo una
donna, ovviamente molto
peggio.
Optò
per la
negazione.
“non guardarmi
così, non penso affatto a Ino, non la penso
mai” affermò lui arrossendo.
Lei puntò
l’indice come a voler dire AHAH beccato!
Cazzo.
Quella non era una negazione.
Poi la rosa sembrò avere
un minimo scrupolo di pietà, evidentemente
soddisfatta dal risultato ottenuto, prima di cominciare a parlare
“non credo le piaccia
ancora, anzi credo non le sia mai
piaciuto”
Il viso del Nara si
trasformò in un grande interrogativo. Ma
possibile che non se ne rendevano conto che parlavano tutte
così? In codice?
Come diavolo si faceva a capirle?
Lei sospirò
“Sasuke-kun, Shikamaru, Sasuke-kun” poi
continuò
“ribadisco, a lei non è mai piaciuto, lo diceva
solo per accrescere la sfida
creatasi tra noi, me e lei. Se uno ci si sofferma un po’ su,
lei ha sempre
detto che le piaceva perché era silenzioso, affascinante,
misterioso,
indifferente, geniale”
marcò
quest’ultima parola “ma un genio non abbandona la
sua casa e i suoi amici per
inseguire la vendetta..” guardò a terra facendo
una piccola pausa, poi lo
rifissò sorridente “insomma, la descrizione ti
ricorda qualcuno? E non dirmi
Sai perché ti spezzo le ossa” Shikamaru rise
spaventato, sapeva che non si
sarebbe fatta scrupoli nel mantenere la parola.
Poi il suo viso prese piano piano
consapevolezza sotto lo
sguardo compiaciuto di Sakura.
Possibile che quella seccatura bionda
avesse
sempre cercato di dirgli cosa provava per lui e lui non se ne fosse mai
accorto?
Certo, non era del tutto colpa sua se
non se n’era mai reso
conto.
La mente femminile.
Un
paesaggio sconosciuto e
insondabile.
Sospirò.
Che seccatura capire
le donne.
“ma dire le cose sincere, a
quattrocchi voi donne no eh?”
domandò alla rosa, che sorrise
“ a noi
ci piace
così!” affermò Sakura con i pollici
alzati lasciando Shika sconcertato
“Sakura chaan!! Shika-
kuuun!!” urlò sorridente un uragano
biondo che gli andava incontro
“comunque dovresti
dirglielo” aggiunse lei, alzandosi e
concludendo dando un attimo le spalle alla bionda e sussurrandogli,
facendo
l’occhiolino malefica “a noi donne piace
soprattutto questo particolare, la dichiarazione
intendo. Ah e che sia romantica,
mi raccomando"
Strega.
Confermò Shikamaru
convinto che poi lei se la sarebbe fatta
raccontare di certo dalla bionda, la sua 'dichiarazione
romantica'.
Come giocavano sporco le
donne.
Si improvvisavano anche finte
consigliere per poi ridicolizzare la virilità
maschile con i loro discorsi e le loro vocine, raccontando sognanti di
dolci
paroline d’amore riportate con enfasi e nomignoli.
Rabbrividì al pensiero di
essere de - virilizzato.
No, lui non ci sarebbe cascato.
Poi la sua
voce lo
chiamò angelica.
No, non avrebbe ceduto.
Lei
gli rivolse un
sorriso soave.
Forse si sarebbe potuto trovare un
compromesso.
Infine spalancò gli occhi
azzurri a pochi centimetri dai
suoi, chiedendogli se si sentisse bene.
Cazzo. Era fregato.
Note:
questo è un po’
un continuo di “discorso a un’amica”,
realizzato sotto suggerimento di Ryanforever, anche se non so se era
proprio
quello che intendeva, perché in realtà
è molto simile all’altro ^^ solo che diciamo
che qui è Sakura a invogliare Shikamaru…
cmq sempre la mia consigliera di
fiducia mi ha fatto venire
in mente altre cosucce quindi ci sarà un seguito per
entrambe … ^^
il ci piace è un accenno
al grande fratello, scusate ma quel
tipo mi fa troppo ridere…
a presto
♥ marti
♥
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