A Grey [& Sloan]'s Anatomy - storia d'amore in pillole.

di uchihagirl
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A Grey [& Sloan]'s Anatomy - storia d'amore in pillole.




Wound - quarto prompt: ginocchio

La strada dal loro appartamento al Seattle Grace era un percorso fin troppo noto, pieno di belle immagini e piacevoli ricordi: Mark che le teneva il braccio sulle spalle e le baciava i capelli, raggiante, il primo giorno di convivenza; Mark che la prendeva per mano, ogni volta; Mark che la baciava improvvisamente sotto un lampione; quella pizza disgustosa  presa al ristorante dell’angolo che l’aveva fatta stare male – e lui che era rimasto sveglio a tenerle la testa, a passarle panni umidi sulla fronte per tutta la notte.
Conosceva a memoria quel tragitto; tuttavia non se lo ricordava così lungo – soprattutto se fatto in ambulanza.
“Lexie, sei un bravo medico, comportati di conseguenza: stai tranquilla. È solo un ginocchio ammaccato, non sono in pericolo di vita.” Mark, sistemato su una brandina, la guardò preoccupato, cercandole la mano con la sua, a rassicurarla.
Con i capelli sfatti e un’espressione angosciosa sul viso, Lexie era seduta accanto a lui.
“Sono un disastro, una calamità: attiro incidenti, che poi ricadono su di te! Non è possibile che da quanto stai con me il numero delle tue ossa rotte sia esponenzialmente aumentato! Non bastavano la mano e il tuo…” esitò, scoccando un’occhiata ai paramedici accanto a lei. “…pene!” Arrossì, sentendoli ridacchiare.
“Adesso pure la rotula!” Sempre più abbattuta, indicò il ginocchio livido di Mark; quindi vide la sua mano e la afferrò, in cerca di sostegno, stringendola con forza.
“Se continui a stritolarmi le dita in questo modo, potrai contare un paio di falangi in più nell’elenco.” Disse lui, con una smorfia di dolore.
“E comunque” riprese, una volta che la ragazza ebbe allentato un po’ la presa, scusandosi con lo sguardo “il pene non è esattamente un osso: non lo devi conteggiare.” La guardò sottecchi di nuovo, accennando un sorriso.
Lexie gli rispose con un risolino nervoso, con le sopracciglia ancora aggrottate; quindi riprese.
“Ad ogni modo, non posso dire che sia solo colpa mia: insomma, io te l’avevo detto, dopo la rissa con Derek, che hai una percentuale di sopravvivenza bassissima e che…” Alzando gli occhi al cielo, Mark le posò un dito sulle labbra.
“Ti ricordi cosa ti ho risposto quella volta?” Al cenno di assenso della ragazza, Mark le prese la nuca e la avvicinò a lui: “Vieni qui: ti dirò di più.”
Le baciò la testa e le sussurrò all’orecchio, il viso immerso nei suoi capelli scuri: “Un paio di ossa rotte mi sembrano un prezzo equo per una vita con tutti i pezzi al posto giusto.”
Lexie sorrise e loro rimasero così, guancia contro guancia, mentre l’ambulanza varcava i cancelli del Seattle Grace.





Con questa si conclude la raccolta. Spero vi sia piaciuta e che ve la siate goduta <3 grazie a chi recensirà o anche solo leggerà.

Elena





Raccolta partecipante all'iniziativa "A word" indetta dal forum Pens e Brushes




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