Blood
and Chocolate
“-Te
ne devi andare!-disse pacatamente la donna.
-Ma
mamma perché devo andarmene?Io vi voglio
bene!-singhiozzò la bimba
dagli occhioni blu.
-Non
chiamarmi mamma!Tu non puoi stare con noi,tu non sei come
noi!-dopo,il buio.”
-Lizzy!arriveremo
tardi!-si sentirono dei passi veloci dal piano superiore.
-Arrivo,arrivo!-una
ragazza,sui 17 anni dagli occhi blu,apparve sulla soglia delle scale
mentre si sistemava un nastro blu alla fine della lunga treccia nera
che le cadeva sulla spalla.
-Finalmente!Su
sali in macchina che ti accompagniamo-.
La
famiglia Darcy salì in macchina pronta per iniziare un nuovo
giorno
in una nuova città.
-Tesoro
sei tesa per il tuo primo giorno di scuola?-chiese il capo famiglia.
-Mmm...a
dire il vero no:sarà come tutte le volte,nessuno mi si
avvicinerà,le
materie saranno sempre le stesse,e i professori saranno sempre i
soliti fantocci che a fine giornata torneranno a casa soddisfatti di
averci impartito le loro “perle di saggezza e
sapienza” in modo
da esser convinti di svolgere eccezionalmente il loro mestiere ed
essere in pace con loro stessi-rispose la ragazza.
-Lizzy
non puoi essere così pessimista,magari stavolta ti troverai
bene e
non troverai ad insegnarti i soliti “fantocci” come
dici tu-.
-Siamo
arrivati!buona giornata Elizabeth!-e prima di scendere dalla macchina
le diede un bacio sulla guancia.
-Elizabeth!-il
richiamo le fece arrestare i passi.
-Ti
veniamo a prendere o tornerai da sola?-
-Tornerò
da sola!-e ricominciò a camminare verso l'edificio.
Per
i corridoi c'erano già vari studenti che
passeggiavano,chiacchieravano,ridevano e prendevano in giro qualche
povero malcapitato.
Cercò
l'ufficio con su scritto “Segreteria alunni”.
Quando
lo trovò bussò ad una porta in legno chiaro
piuttosto sottile con
in cima un luminaio in vetro plastificato da cui filtrava la luce
artificiale.
-Avanti-.
Entrò.
-Buon
giorno...dovrei ritirare il mio orario-disse.
-Nome?-chiese
un'anziana signora che sicuramente a poco sarebbe andata in pensione.
-Elizabeth
Darcy-.
La
signora le diede l'orario,gli diede un'occhiata e vide che di li a
poco avrebbe avuto letteratura.
-Questo
è un foglio che devono firmare tutti i tuoi professori e che
dovrai
consegnarmi a fine settimana-e le porse un altro foglio.
Suonò
la campanella.
|