Scritta per il meme su San Valentino indetto da Michiru
su lj, questo è il piccolo sclero che ne è uscito. E' la prima fic su ToA che
scrivo, ed è pre-serie, quindi con il Luke stracciapalle iniziale. spero vi
possa piacere^^
Buona Lettura^^
Il mazzo di rose venne scagliato con rabbia nell'angolo
della stanza.
Se quel maledetto pensava di scamparla, aveva già perso in partenza!
Con passo deciso e lievemente incazzoso, marciò fuori dalla sua stanza
dirigendosi verso il giardino. Un paio di cameriere tentarono di fermarla ma,
sul serio, non era giornata. Quel maledetto di Luke! Si diresse verso il
campo di allenamento e prese arco e frecce: non conosceva modo migliore per
sfogarsi che distruggere un bersaglio a colpo di frecce. Se poi immaginava anche
una testa dai lunghi capelli rossicci, riusciva anche a centrarla meglio e a
metterci più foga.
Si era quasi calmata quando una cameriera venne a interromperla.
-Natalia-sama, Guy vuole vederla.-
La freccia scagliata continuò a vibrare anche dopo essersi conficcata in
profondità nel paglione in fondo al campo. Beh, dopotutto aveva detto quasi.
-Fallo venire qui.-
Il suo tono doveva essere stato duro come l'acciaio
perché la cameriera era
scappata a gambe levate come se avesse il diavolo alle calcagna.
Il ragazzo biondo arrivò con passo lievemente titubante,
guardandosi intorno con fare circospetto. Quando la vide si inchinò cercando di
evitare il suo sguardo.
-Natalia-sama, i miei omaggi.
-Guy, fare il carino non servirà nè a te nè a
quell'animale del tuo padrone-
Guy incassò le spalle grattandosi la nuca. Quando
Natalia era incazzata era meglio starle alla larga, diventava intrattabile.
Maledì mentalmente Luke per il lavoro ingrato che gli aveva fatto fare. Non
sapeva nemmeno per cosa si stava scusando: sapeva solo di doverlo fare, ma
cominciava a pensare che un giro in una fossa piena di leoni affamati sarebbe
stato molto meglio. Aveva anche riesumato il "lei" e i vari appellativi con cui
non chiamava Natalia da una vita!
-Sono qui per porgerle le scuse da parte di Luke-sama,
Hime-sama-
La freccia che la ragazza aveva in cocca partì con un
sibilo conficcandosi, esattamente, nel centro di quella che già stava nel
centro del bersaglio. Lei voltò lentamente la testa piantandogli uno sguardo
obliquo e fintamente dolce addosso. Quando faceva così sembrava che i quindici
centimetri che li separavano fossero niente.
-E per quale motivo manda il suo fido servo e amico a
scusarsi quando sarebbe buona educazione farlo in prima persona?-
Di una cosa Guy era certo. Qualunque cosa avesse fatto
quel moccioso di Luke, quando fosse tornato gliel'avrebbe fatta pagare con gli
interessi. E tanto di cappello a Natalia per la maniera davvero regale con cui
stava cercando di trattenersi. Qualcuno di sua conoscenza non ne sarebbe mai
stato in grado...
Si morse una guancia cercando di non rispondere un secco
"Perché è stupido" e si limito a un più cortese e formale "Non sono informato
dei pensieri del mio padrone, Hime-sama".
La ragazza bionda si girò di scatto piantando l'arco
pregiato a terra.
-Guy, smettila di darmi del lei! Non lo fai da quando ti
conosco e leccarmi i piedi non servirà a mitigare ciò che farò al tuo
padrone appena l'avrò sotto le mani!-
Il ragazzo sospirò. Doveva averla fatta veramente
grossa.
-Andiamo, Natalia, come puoi arrabbiarti ancora dopo
così tanti anni? Insomma, lo conosci da una vita, sai com'è fatto, no? Qualunque
cosa abbia fatto non ne vale la pena, di sicuro non l'ha nemmeno fatto
apposta...
Lo sguardo che la ragazza gli rivolse valse più di mille
parole.
-Ok, d'accordo, diciamo che lo fa apposta ma non sa cosa
sta facendo.
Natalia strinse i pugni.
-Guy, sai che giorno è oggi?
-O-oggi?- già cominciava a temere. Quando una donna
inizia così un discorso significa che ti sei dimenticato una data importante.
Una festività, un anniversario, un compleanno... una tragedia! - E'... ehm... il
14 di Febbraio...-
Guy si batté una mano sulla fronte, ricordando
improvvisamente la ricorrenza che, più fra tutte, le donne amavano.
-Ma certo, è san Valentino! Oh... Luke se n'è scordato?
Non ti ha mandato nemmeno un mazzo di fiori?
Natalia lo fulminò con lo sguardo, il respiro serrato
tra i denti.
-No. Mi ha mandato un mazzo di rose.-
-Quindi...
-Erano nere.
Guy strabuzzò gli occhi. Qualunque cosa avesse in mente
Luke, evidentemente aveva sbagliato festevità.
-Nemmeno una scatola di cioccolatini?
-Sì. Anche quella.
-Nera?
-No- lo fulminò lei - Era vuota-
Stavoltà fu il turno, per Guy, di spalancare la bocca.
Non credeva Luke capace di simili cavolate... ok, diciamo che ne era
consapevole, ma pensava che almeno con Natalia ci pensasse due
volte!
-Mi ha anche mandato un vestito di velluto con
allegato un biglietto.
Guy stavolta temeva davvero ciò che Luke
potesse averci scritto. Qualunque cosa fosse, aveva appena decretato la sua
condanna di morte per mano di una delle frecce di Natalia.
Natalia si schiarì la voce come per leggere un
messaggio ufficiale.
"Spero che il vestito ti piaccia, per entrarci
dovrai dimagrire di qualche chilo, almeno ti si vedranno un po' le tette che non
hai"
Guy inorridì.
-E ora, se vuoi scusarmi... - Natalia prese in
mano l'arco incoccando una freccia -...ho una persona da ammazzare-
Quando Natalia scomparve alla vista, Guy
cominciò a correre come se avesse il diavolo alle calcagna.
Luke, prima che suo padrone, era suo amico.
Non poteva certo perdersi uno spettacolo del
genere!
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