Harry era ancora immobile,
inutilmente si guardava
intorno. Il
freddo era
così intenso
che egli tremava
dappertutto; aveva la pelle
d’oca sulle braccia e
i capelli della nuca si
erano rizzati - aprì
gli occhi al massimo, guardandosi intorno
senza espressione, senza vedere nulla. Era impossibile… non
potevano essere lì… non a Little
Whinging…
tese le
orecchie…
riusciva a
sentirli prim’ancora di vederli.
“Lo dirò a papà!” piagnucolò Dudley. “D-dove sei?? C-cosa stai
fa-facendo?”
“Vuoi stare zitto?” sussurrò
Harry, “sto cercando di senti…“
Di colpo smise di parlare. Aveva sentito proprio quello che temeva.
C’era una risata dentro la sua testa, una sibilante, acuta risata…
poteva sentire l’odore del fiato putrido, freddo come la morte, del
Dissennatore – pensa… a qualcosa di felice… Ma
non c’era alcuna felicità
in lui… le dita
gelide del Dissennatore si approssimavano alla sua gola - la
risata acuta diventava più forte, ancora più forte, e una voce
all’interno della sua testa:
“Saluta la morte, Harry…
può anche darsi
che sia indolore… Non so… Non sono mai morto…”
In quell'istante un bagliore di luce di un'intensità incredibile
illuminò la notte;un patronus sconosciuto delle sembianze di un enorme
quanto lugubre cavallo scheletrico - una creatura che Harry non aveva
mai visto prima - apparve dall'oscurità e si avventò contro il
dissennatore con una potenza tale che esso venne sbalzato a
parecchi metri di distanza da Harry prima di esplodere letteralmente in
una nube di fumo nero.Il patronus infine si avvicinò ad Harry e con
grande stupore di quest'ultimo iniziò a parlare con voce fredda:
"Ragazzino,svelto, torna
a casa.Non voltarti e non mettere via la bacchetta.Non fare
domande,l'Ordine sarà presto lì.Ci incontreremo di persona,Harry
Potter,ma fino ad allora resta vivo" detto questo il
patronus si dissolse in una leggera nebbiolina argentea.Harry rimase
spaesato per alcuni secondi prima di rimettersi in piedi.Si guardò
intorno e si avvicinò al grasso cugino che riversava in uno stato di
semi-incoscienza sull'asfalto gelido.Con uno sforzo inumano se lo mise
in spalla e fece per avviarsi verso casa quando una seconda voce,questa
volta femminile,lo fece sobbalzare.
"Dissennatori a Little Whinging,cosa diamine passa nella
testa di Cornelius Caramell!Oh ne avrà di spiegazioni da dare
quell'idiota!E con lui,quel sudicio omuncolo di un Mundungus Fletcher"
strillò una signora anziana che avvanzò con passo zoppo
brandendo a mo' di arma un ridicolo ombrello giallo con sopra disegnati
dei gatti.Harry la riconobbe subito:era la sua vicina,quella vecchia
pazza della signora Figg
****
Intanto nell'ufficio del preside della scuola di magia e stregoneria di
Hogwarts Albus Silente stava avendo un'accesa discussione con il
ministro della magia in carica,Cornelius Caramell
"Me ne frego di quello che dici Silente!!!Colui che non deve essere
nominato non è tornato!E non ci sono dissennatori fuori controllo del
ministero..." disse il ministro con il volto arrossato dalla rabbia
"Cornelius,se ne sei così certo spiegami com'è possibile che dei
dissennatori fossero liberi di girare in un quartiere babbano questa
sera" rispose Silente in modo pacato
"Semplicemente nessun dissennatore era a Little Whinging questa
sera,Silente.Probabilmente Potter ha evocato il suo patronus per
pavoneggiarsi con il cugino babbano"
"Mi dispiace contraddirti ministro,ma non è stato Harry ad evocare il
patronus.E comunque ho un testimone che mi conferma di aver visto tre
dissennatori attaccare Harry Potter e suo cugino!Cornelius cerca di
trovar ragione,la prova che l'oscuro signore è tornato è
incontroversibile..."
"BALLE!!!SONO TUTTE SCIOCCHEZZE!!!NON HO INTENZIONE DI ASCOLTARE UN
MOMENTO DI PIU' IL VANEGGIAMENTO DI UN VECCHIO FOLLE,O I RACCONTI DI UN
RAGAZZO DISTURBATO!LUI NON E' TORNATO..."urlò Caramell in preda al
panico prima di estrarre da sotto il mantello una busta azzurra con lo
stemma del ministero e poggiarla sul tavolo "Questa è una lettera di
assunzione a favore del Sottosegretario anziano Dolores Umbrige che
occuperà il ruolo d'insegnante di difesa contro le arti oscure che
risulta ancora vagante,ho bisogno di una firma"
"E' compito del preside di Hogwarts assumere un nuovo insegnante,non
tuo ministro" disse Silente con una vena di irritazione nella voce
"Mi dispiace deluderti Silente.."iniziò Caramell con un ghigno stampato
sul volto "...ma secondo la legge se il direttore di Hogwarts non
riuscisse a trovare un professore idoneo all'insegnamento entro
l'inizio dell'anno -e sono certo che non lo troverai - il ministro
della magia in carica può raccomandare chiunque reputi consono ad
occupare tale ruolo...inviami il modulo firmato via gufo entro martedi"
concluse prima di afferrare una vecchia lampanda e sparire in una nube
di fumo bianco
Silente rimase immobile per qualche secondo.Per quanto l'idea di un'
intromissione da parte del ministero nei piani di Hogwarts lo potesse
disturbare,in cuor suo sapeva che Caramell aveva ragione;non aveva il
tempo materiale per trovare un insegnante e sapeva bene che nessuno si
sarebbe presentato a reclamare quella cattedra,non dopo gli avvenimenti
degl'ultimi mesi.Mentre lo sconforto cominciava a farsi largo in lui un
enorme fiammata divampò nel centro esatto del suo ufficio accecandolo
per qualche secondo.Quando infine riuscì a mettere a fuoco le immagini
si stupì di vedere l'animale che era appollaiato sul pavimento.Era una
fenice,una fenice nera.
L'animale iniziò a fissare Silente con i suoi piccoli occhi rubinei
prima di chinare il capo in segno di rispetto e far rotolare una
piccola ampolla contenente un fluido argenteo verso di lui.
Silente la raccolse,la osservò per qualche secondo e quando infine
comprese di cosa si trattasse estrasse la bacchetta e convocò a se il
bacile di pietra riposto nel'armadio in fondo all'ufficio
Con cautela il mago iniziò a versare il liquido argenteo nel pensatoio
e dopo aver fatto un profondo respiro vi ci immerse l'anziano viso ...
***
"Me lo hai rimbambito!!!Il mio povero figlio è ridotto un mentecatto a
causa tua..." strillò zio Vernon furioso
"Quante volte te lo devo dire che non è colpa mia!!!Sono stati i
dissennatori..."
"E perchè questi dissennapori
avrebbero dovuto far del male a dudley?!?"
"Non era lui il loro obbiettivo...loro volevano me!Dudley si è solo
trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato!!!"
"Questo rende te colpevole,ragazzo!!!Sapevo che non avrei dovuto
accettare te e le tue stranezze in casa mia...." iniziò lo zio ma venne
interrotto da una civetta dal piumaggio grigio che planò in mezza al
salotto facendo cadere una lettera ai piedi di Harry
"ANCORA QUESTI MALEDETTISSIMI UCCELLACCI" sbraitò Vernon
Harry non fece caso allo zio ma afferrò con trepidazione la lettera e
inziò a leggerne il contenuto
Harry,
quello che è accaduto
questa sera è imperdonabile,che diavolo stanno facendo al ministero?Il
professor Silente era furibondo,avresti dovuto vederlo,non l'ho mai
visto così.Comunque presto Sirius,Remus e Arhur verranno a
prenderti...nel frattempo non uscire di casa,è troppo pericoloso!!!
Tua, Hermione
Harry rilesse per due volte la lettera prima di alzarsi di scatto e
dirigersi a passo spedito verso le scale con un sorriso soddisfatto
stampato sul volto.
"Dove credi di andare,ragazzo?Non penserai mica di potertela cavare
così?" gli chiese suo zio che intanto stava assumendo sempre di più una
preoccupate colorazione color prugna
"Vado a mettere via le mie cose!Presto alcuni amici verranno a
prendermi..." rispose Harry con noncuranza.Zio Vernon iniziò a
farfugliare frasi sconnesse alle quali tuttavia Harry non diede ascolto.
***
Silente riemerse dal pensatoio con un espressione di stupore e
disperazione stampato sull'antico viso.Si asciugo una lacrima con una
mano e iniziò a scrivere la lettera di risposta verso il misterioso
corrispondente.Quando infine ebbe finito - con un colpo di bacchetta -
imbustò la lettera e l'affidò alla fenice dal piumaggio corvino,che
fino a quell'istante era rimasta immobile sul
pavimento.Quest'ultima,una volta ricevuta la lettera,fece cenno con il
capo a mo' di rigraziamento e sparì in una fiammata argentea...
***
"ESCI SUBITO DA CASA MIA,ASSASSINO " Gridò zio Vernon in direzione di
Sirius brandendo pericolosamente una sedia come se fosse una grossa
arma.
"Se no cosa mi fai?Sai prima che mi mettessero dentro,i tipi come te li
facevo a pezzi e li cucinavo allo spiedo...uhm porchetta di babbano,che
bontà!" Sirius si stava divertendo come un bambino.Se c'era un lato
positivo nella sua permanenza ad Azkaban questi era senz'altro la
possibilità di spaventare a morte gli idioti come Vernon
Dursley
"Felpato non esagerare,cosa facciamo se gli viene un infarto?" Chiese
Remus scuotendo sconsolato la testa
"Sei sempre il solito rompipalle,Lunastorta!Per una volta che mi
diverto... e poi questo idiota se lo merita,con tutto quello che ha
fatto passare al mio figlioccio!!!"
"Cosa vuoi dire con figlioccio?" Chiese Vernon tremando e con gli occhi
spalancati dallo shock
"Vuol dire che è il mio padrino" rispose semplicemente Harry - che fino
a quel momento era rimasto in disparte ad osservare divertito la scena
- anticipando Sirius.Zio Vernon sembrò quasi soffocare alla notizia e
il suo volto gia preoccupantemente rosso raggiunse rapidamente una
tonalità violacea
"TU con tutto quello che abbiamo fatto per te in questi anni!!!!E' così
che ci ripaghi?L'ho capito quello che vuoi fare,sai!!!Hai fatto venire
qua questo pazzo per ucciderci tutti così che tu possa rubarci la
casa... ma non credere che te lo permetterò,ragazzo"
"Signore ci deve essere un malinteso.." si intromise il signor Weasley
avvanzando dal fondo della stanza "Noi siamo solo venuti a prendere
Harry.Non abbiamo alcuna intenzione di fare voi del male!!!E non credo
proprio che a Harry interessi la vostra casa"
"ALLORA USCITE DA CASA MIA!!!NON VOGLIO PIU VEDERE VOI E LE VOSTRE
STRANEZZE... MAI PIU'" urlò
"Signor Dursley si calmi... è importante che Harry torni qui anche
l'estate prossima!Sono certo che Albus Silente le abbia spiegato il
motivo" intervenne calmo Arthur
"ME NE FREGO DI QUELLO CHE HA DETTO QUEL VECCHIO STRAMBO!NON VOGLIO
PIU' VEDERE QUESTO RAGAZZO PER IL RESTO DELLA MIA VITA... SAPEVO CHE
NON LO AVREI MAI DOVUTO OSPITARE...DALTRONDE TALE PADRE TALE FIGLIO!
ESSERE FIGLIO DI UN DISGRAZIATO COME...." non finì la frase.Sirius gli
si avventò furiosamente contro e prendendolo per il collo lo sbattè con
tutta la forza che aveva in corpo contro il muro
"NON AZZARDARTI MAI PIU' A PARLARE MALE DI JAMES O GIURO CHE NON
RISPONDERO' PIU' DELLE MIE AZIONI!!!QUESTO E' UN AVVERTIMENTO,VERNON
DURSLEY" gli urlò contro con un espressione di pura rabbia e disprezzo
stampata sul volto.Tremante allentò la presa dal collo di Vernon - che
cadde a terra come un sacco di patate - e cercò di ricomporsi prima di
rivolgersi a Harry
"Figliolo sbrighiamoci ad andar via da questo postaccio..." fece un
cenno con la testa a Remus e a Artur ed estrasse un libro da
sotto il mantello,lo appoggiò sul tavolino,e con un colpo di bacchetta
lo rese una passaporta "Al mio tre... uno,due,tre.." i quattro
afferrarono contemporaneamente la passaporta smaterializzandosi in un
lampo di luce
***
A moltissimi chilometri di distanza sopra un promontorio privo di
vegetazione, costeggiato dalle acque in tempesta di un lago,un uomo con
un lungo mantello nero osservava l'orizzonte accarezzando il capo a una
fenice dal piumaggio color pece
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Chi sarà mai questo misterioso
personaggio dal lugrubre patronus che ha salvato Harry?Da dove diamine
è uscita quella fenice dal nero piumaggio? e ancora che cosa ha visto
Silente nel pensatoio?Beh per saperlo continuate a seguirmi e mi
raccomando RECENSITE... A presto con il prossimo capitolo
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