"Allora ragazzi,
visto che Frankie rimarrà a guardia della nave, cerchiamo di
fare in fretta! Andiamo ciurma!" Incitò Luffy.
"Agli ordini,
Captain!"
E si avviarono
verso la città.
Frankie, rimasto
solo, prese mano al suo strumento musicale.
"Cosa posso
suonare, mh..." Il mastro d'ascia si sfregò il mento.
"Ah si!" Si
schiarì la voce e...
"Tornate
presto,
mi
mancate già,
o
pirati, ooh pirati..."
"MA SE DOBBIAMO
ANCORA ENTRARE IN CITTA'!??!" Urlò la ciurma.
Tutti gli abitanti
di Blaze Island erano vestiti con grembiuli da cucina. Tutti. Dal bimbo
più piccolo sino al signore in veneranda età.
Ogni cittadino aveva una particolare tecnica o arte per cucinare
ciò che gli era stato insegnato.
C'era l'esperto
dei dolci, il mastro della pasta, il guru delle verdure e il mago del
pesce. Sanji non smetteva di fermarsi ad ogni bancarella ed estirpare
qualche segreto importante a tutti i cuochi. Dalla maggior parte di
loro seppe che avevano visto il Cuore dei Mari, il suo sogno
più ambito.
Zoro era alle sue
costole, in parte perchè era stato costretto solo per
l'ultima nota segnata sulla lista.
"Sanji non
è un dolce, mi hai capito bene? Se mi volevi prendere per il
culo, non ci sei riuscito. E ora vieni con me. Chi non apprezza i dolci
non sa mangiare, zoticone! Che cosa l'hai fatta a fare una lista con i
piatti tipici giapponesi? Stanne certo, non ti farò nemmeno
un alga nori se non assaggerai almeno una pasta!"
Dio quanto era
petulante, si disse Zoro... Ma era anche per questo che preferiva lui a
tutti i dolci del mondo. Pensava che il sopracciglio arricciato se ne
fosse accorto.
Gli altri invece,
erano dispersi in missioni spese. Chopper e Robin erano nel quartiere
delle librerie, dove la maggior parte di queste vendevano solo libri di
cucina, provenienti da ogni dove.
Nami si gustava i
suoi nuovi vestiti e gioielli... Contrattando il prezzo con il
negoziante.
Usopp, insieme a
Luffy, si stavano deliziando gli occhi (e il palato) mangiando in ogni
locanda con la dicitura "ABBUFFATE GRATIS DOPO SOLO 5 PIATTI D'ARROSTO"
con tanto di cameriera carina ad incitarti. E Luffy non poteva farsi
sfuggire l'occasione. Lui sarebbe divenuto il Re dei pirati. Per lui
mangiare cinque piatti d'arrosto erano nulla!
E Frankie...
Frankie aspettava sulla Thousand Sunny, bevendo cola e cantando come un
ossesso.
Giunse la sera:
Luffy decise di mangiare all'aperto, con una megagrigliata fatta da
Sanji, più acculturato e ispirato che mai.
"Questa isola
è fantastica! Molti cuochi mi hanno confermato di aver visto
il Cuore dei Mari è... E' favoloso sapere che qualcuno abbia
gettato uno sguardo in quei splendidi flutti!" Raccontava, mentre
girava e salava gli spiedini sul fuoco.
"BUURP!"
Luffy espresse la
sua soddisfazione dell'ingordigia precedente esibita nei locali di
Blaze Island.
"Ma sei un porco!
Che cosa hai mangiato? E poi anche il coraggio di dire che hai ancora
fame!" Disse Nami.
"Ma io ho davvero
ancora fame..."
"Te lo dico io di
cosa si è abbuffato: nelle taverne ad Est dell'isola
offrivano il pranzo dopo cinque pietanze d'arrosto. E non si
è più fermato!" Lamentò Usopp.
"Ora capisco... E
come sei riuscito a trascinarlo via?"
"Con una scusa,
ovvio!"
Luffy rimase
scioccato.
"Avrei dovuto
capirlo! Allora non c'era nessun premio! E dire che quel signore
gentile mi ha regalato questo biglietto..." Disse il capitano, reggendo
in mano un biglietto della lotteria scritto a mano, in cui si
prometteva fornitura Gratis per un anno di carne arrosto...
"POSSIBILE CHE NON
MI HAI RICONOSCIUTO!!?!?" Urlò Usopp.
"Basta essere
nervosi, o non riuscirete a digerire. Ecco servitevi, questo
è il primo giro."
La ciurma si
accalcò vicino al tavolino con la griglia. Un delizioso
profumo inebriò i ragazzi e con gusto, mangiarono la cena.
Poco lontano,
sotto una palma, Zoro era seduto a lucidare le sue katane. Sanji gli
portò un piatto di spiedini e funghi grigliati. Appena lo
vide Zoro posò lo straccio e prese il piatto in mano.
"Grazie."
Sanji rimase in
piedi, in attesa.
Volev assicurarsi
che Zoro mangiasse senza fare tante storie.
"Siediti se vuoi."
Gli disse lo spadaccino.
Senza rispondere,
Sanji si accese una sigaretta e si sedette sul manto erboso.
Guardò
il cielo.
C'erano poche
nuvole e il firmamento brillava immensamente, illuminando le curiose
abitazioni di Blaze Island e i cespugli a forma di meringa.
"Buono."
Commentò Zoro, addentando uno spiedino. Il cuoco vide che
aveva quasi finito.
Si
risollevò. Non l'avrebbe mai ammesso a se stesso, ma era
preoccupato se uno dei suoi amici non mangiava. Specie con Zoro, che
dormiva spesso e tracannava spesso.
"Ne vuoi ancora?"
Domandò il cuoco, spegnendo la sigaretta in posacenere
tascabile.
"No, sono sazio...
Quello che mi andrebbe ora è un bel dolce..." Disse
poggiandosi con la schiena al tronco della palma.
"Bene! disse
entusiasto il cuoco, Quale ti porto? Ne ho comprati di diversi
duran..." Sanji venne interrotto dalla presa salda dello spadaccino.
Gli stringeva con forza il polso.
"Ancora non l'hai
capito?"
Zoro lo
strattonò a terra, facendolo cadere sul suo petto.
"Sei tu il dolce
che voglio."
E lo
baciò.
Un bacio dolce,
voluttuoso sfiorò le labbra del biondino. Quest'ultimo
rimase senza respiro. Cercò di scansarsi, spingendo con
tutta la forza che aveva. Ma chissà perchè, la
bocca di Zoro era fresca e invitante. Zoro infilò una mano
sotto la camicia del cuoco. Sanji sussultò: quella mano
ruvida, a causa delle spade, era terribilmente eccitante, tanto che
Sanji tremò di desiderio. Cercò di tartagliare
qualcosa, di far uscire un qualsiasi suono dalla bocca, ma venne di
nuovo catturata da quelle labbra seducenti e provocatorie.
Poi...
"SANJI!! VOGLIAMO
IL BIS!!" Ordinò il capitano.
Il cuoco si
irrigidì. Anche Zoro sembrava esser stato colto sul fatto.
La voce di Luffy aveva interrotto quel momento strano. Lo era davvero?
"Io devo... Devo
tornare a cucinare." Si giustificò il biondino.
"D'accordo."
Sospirò Zoro.
Lo
lasciò. Sanji prese il piatto e ritornò alla
griglia , per cucinare ancora altre prelibatezze.
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