Per te

di Mikaeru
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I cinquecento e più chilometri che ci sono fra me e te sono una prova: mi stanno chiedendo, ogni volta che li maledico, se ti amo davvero.
Le distanze sono arroganti e saccenti, sai? Sono sicure di riuscire a distruggere tutto, che questo tutto sia troppo fragile in confronto a loro; e questo mare maledetto , che ci ha viste così tante volte, ghigna soddisfatto quando accoglie le nostre lacrime, e quando il cielo assorbe le nostre grida e il nostro dolore non sta forse ridendo, lui che crea nuvole nere nel tentativo di impedirci di buttarci una fra le braccia dell’altra? E poi c’è lei, la malinconia, e quel vuoto che crea mangiandoci da dentro, e spinge fuori le lacrime e la disperazione, e quel senso di mancanza, di incompletezza onnipresente, il demone creato dall’ombra che di quella si nutre, dal dolore acido del giorno dopo la partenza. Sono tanti sassolini, amore mio, che creano muri e barricate, buchi e baratri senza fondo nel nostro cammino, sicure che cadremo, l’inferno della separazione e le sue fiamme che tentano di prenderci per i piedi e bruciarci le gambe.
Ma noi siamo molto più forti, Roberta mia. Possiamo sfondare tutto, saltare ogni tranello. Soffieremo sulle nuvole cariche di pioggia. E solamente il Sole ci bacerà le guance, perché è solo il cielo limpido che disegna il nostro cammino.




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