Stupida
I ragazzi della Pretty Land School of arts entrarono nell'istituto,
pronti per un'altra delle solite lezioni di musical, ma quel giorno
trovarono una sorpresa.
-Buongiorno ragazzi, oggi non si balla nè si canta, si fa un
gioco per scoprire quanto vi conoscete, prendete un foglietto bianco,
trovatevi un posticino all'interno del teatro dove vi sentite a vostro
agio e pensate a un aggettivo che vi descriva in questo momento, deve
rimanere anonimo, mi raccomando. Buon Lavoro!-
"Che cos'è
l'amore,
se non una pazzia molto discreta,
un'amarezza che soffoca,
e una dolcezza che fa bene?
W. Shakespeare"
"
MI
siedo elegantemente sopra il palco, al centro esatto, dove mi piace
stare, dove posso mostrare tutta me stessa, dove mi sento viva. si
perchè io Antonella the best dò sempre il meglio
di
mè stessa quando mi trovo sul palco.
Dunque, un aggettivo che possa riflettermi in questo momento? Dovrei
scrivere divina
ma è scontato, ed io non amo le cose scontate, e poi si
capirebbe subito che sono io e poi devo scrivere come mi sento adesso,
non come mi
sento sempre.
Faccio scorrere il mio sguardo tra i miei compagni, tutti impegnati a
cercare un aggettivo che li descriva al meglio, quando i miei occhi
incontrano Pia una strana cosa mi prende dentro, la stessa identica
cosa che provavo per Patty quando ho saputo che Leandro era suo padre:
invidia. Eppure Pia è una sciocca, non dovrei essere
invidiosa
di lei, non devo.
Basta è inutile che continuo a ripetermi queste sciocchezze,
lo
so perchè sono invidiosa di Pia, perchè lei sta
con Bruno.
Perchè lei ha saputo apprezzare il ragazzo fantastico che
è, si è accorta subito della sua bellezza, del
suo
sorriso, ha saputo godere di quelle attenzioni che lui le pone, ha
saputo amarlo.
Anch'io penso che saprei amarlo ora, me ne sono resa conto sin dal
primo giorno che si è messo con Pia, che io in
realtà
l'ho sempre amato, ma non glielo ho mai saputo dimostrare o forse avevo
paura di provare un sentimento troppo grande, e che poi lui se ne
andasse come fanno tutte le persone a cui voglio bene. Lo amavo
già quando l'ho usato per Matias e poi per Nicolas, e forse
proprio il fatto di cercare di ferirlo è stata una specie di
difesa da parte mia, verso questo bene che iniziavo a volergli.
Lo guardo e il cuore sembra mi stia per scoppiare, hai abbassato tutte
le mie difese Bruno, sei riuscito a farmi ammettere almeno a
mè
stessa che sono innamorata di te, e lo sai come mi sento ora? Una
STUPIDA.
Sorrido, ho trovato l'aggettivo. Prendo il foglietto di carta e con la
mia scrittura elegante vi scrivo sopra:
"Stupida
Non sono stata capace di dimostrare il mio amore"
Mi siedo in un angolo, quello più nascosto, dove non mi si
possa
vedere e cerco di rendermi quasi invisibile, perchè io,
Patty,
mi trovo a mio agio solo quando so di essere invisibile,
perchè
io sono brutta e questo non cambierà mai. Trovo inutile che
la
gente mi dica che l'unica bellezza che conta è quella dentro
il
cuore, perchè non è niente vero, nel mondo dove
vivo
oggi, se non sei bello fuori, non sei nessuno. E a volte mi domando se
io sono troppo fragile per vivere in questo mondo. Ecco potrei scrivere
fragile nel
foglietto, ma che motivazioni darei? No, capirebbero subito che si
tratta di me.
Solo una persona riusciva a farmi sentire unica, speciale, forte:
Matias.
Matias, che ho amato fin dal primo giorno in cui l'ho visto, che non
sapevo neanche se l'avrei mai rivisto in vita mia, eppure io lo amavo,
poi il destino ci ha fatti incontrare qua a Buenos Aires, e io ho
continuato ad amarlo, sempre e comunque, ma lui niente, stava con
Antonella. Finalmente è arrivato il mio turno, ha capito di
amarmi e abbiamo vissuto una favola d'amore stupenda, ed ora tutto si
è rovinato. Lui sta con Luciana e io sto con Lucas, ma io
non
amo Lucas, certo gli voglio bene, io voglio bene a tutti, ma l'unico
che amavo eri tu Matias. E ora mi sento una stupida, perchè
per
una banale litigata ti ho perso.
Mi illumino, ho trovato l'aggettivo,mi chino sul foglietto come se
stessi scrivendo sul mio diario.
"Stupida
Ho saputo perdere l'amore"
Mi siedo al centro del teatro, in mezzo a tutti quanti,
perchè
io adoro stare in mezzo alle persone e ai miei amici, infatti quando
hanno bisogno mi chiamano sempre "ehi Giusy hai due minuti per
parlare?" e io naturalmente per loro ci sono sempre. Sorrido contenta,
ho trovato l'aggettivo:
disponibile.
Prendo la penna e lo scrivo, la motivazione mi verrà in
mente
dopo. Mi guardo intorno e vedo tutti concentrati sui loro fogli, a
cercare un aggettivo che li possa descrivere. Il mio sguardo scorre e
mi fermo un attimo sulla figura di Guido, concentrato sul foglio. Perfetto
questo è l'aggettivo che gli darei io, col suo sguardo
stupendo,
il suo viso dolce, il suo carattere che ti fa sentire una principessa.
Scuoto violentemente la testa, mi devono aver passato per una stupida,
ma io ora sto con Gonzalo, non devo pensare a Guido. Non devo pensare
che lo amo ancora e che se non stiamo insieme è solo
perchè i miei genitori ce lo impediscono, non devo pensare a
tutti bei momenti indimenticabili che mi ha fatto vivere, non devo
pensare a questo, no non devo.
E mi sento tanto stupida, perchè nella mia vita non devo
fare
quello che vogliono i miei genitori, devo fare quello che mi sento, che
mi dice il mio cuore, e se il mio cuore mi dice che non amo Gonzalo,
non posso stare con lui, solo perchè lo vogliono altre
persone,
ma ormai è così, chissà quando
imparerò a
non farmi condizionare dagli altri.
Prendo la penna e tiro una linea sopra la parola disponibile e
accanto scrivo:
"Stupida
non ho combattuto per amore"
Mi siedo vicino al pianoforte, dalla parte opposta di Fabio.
Sì perchè da quando mi ha lasciato tradendomi con
Emma non voglio avere più niente a che fare con lui, e
questo sta succedendo, come accade che io mi chiamo Tamara.
Guardo il foglietto bianco davanti a me e penso, un aggettivo he mi
ritragga in questo momento? Arrabbiata
forse. No, alla fine non sono arrabbiata dentro di me, sono solo
delusa. Delusa dal fatto che io ero e sono innamorata di Fabio, e per
quanto provi ad odiarlo, non ci riesco. Delusa per averci creduto
veramente nella nostra storia, delusa per aver creduto in quello che mi
diceva.
Alzo gli occhi e noto che mi sta fissando, ma io non abbasso lo
sguardo, no la Tamara che scappava è sparita. Sostengo i
suoi occhi da cucciolo bastonato con uno sguardo feroce, duro e infine
è lui a doverli abbassare.
Una piccola lacrima attraversa il mio viso, già
perchè i ricordi fanno male, non ci penso sempre, ma quando
i momenti con lui tornano a bussare nella mia mente, mi tocca aprirgli,
contro la mia volontà, perchè per quanto facciano
male ora, un tempo mi hanno fatto stare bene e questo non si
può scordare.
Ora non ho nessuno e neanche lui, ma non torneremo insieme,
perchè quello che lui mi ha fatto mi ha segnato, mi ha
cambiato quasi completamente, mi ha fatto diventare più dura
e più decisa a non innamorarmi di nuovo, sono già
stata delusa, non voglio commettere di nuovo l'errore.
Sto per scrivere delusa
nel foglietto, ma poi ci ripenso un attimo, no forse è
meglio un altro aggettivo.
"Stupida
Mi sono fatta ingannare dall'amore"
Gli insegnanti fanno mettere a ciascun studente il foglietto dentro un
cesto e dopo averli mescolati ne fanno pescare uno a ogni studente.
-Bene ragazzi, ora cercate di indovinare chi ha scritto il foglietto
che avete in mano, vediamo se vi conoscete così bene, ci
vediamo alla lezione di domani.-
E mentre si incamminano verso l'uscita, quattro ragazzi si domandano
chi possa aver scritto quella frase contenuta nel foglietto, chi possa
avercela tanto con l'amore, e ognuno dentro di sè, spera che
sia stata proprio quella ragazza che sogna ogni notte.
The end.
Ciao a tutteeee,
allora mi è venuta l'idea di scrivere questa one shot e l'ho
buttata giù, così di getto. Poi però
mi è venuto un dubbio. La faccio diventare una storia a
capitoli o la lascio così??
Aspetto qualche
consiglio, intanto spero che vi sia piaciuta.
Un bacione.
Gaia
|