Titolo:
Tango Amor
Rating:
verde
pairing:
Sasu/Naru
Note:
dopo aver passato due notti insonni a tifare per lo
Zar Evgeni Plushenko, mio unico amore non che miglior pattinatore di
figura al
mondo, e aver visto la medaglia d’oro olimpica sfuggirgli
nonostante un
programma da paura, a favore di uno stupidissimo Yankee spilungone, ho
deciso
di scrivere qualcosa in suo onore. Io adoro il pattinaggio di figura e
ho
sempre sognato di scrivere una storia dove fosse presente. In più dedico
questa shottina a ryanforever,
che mi aveva chiesto una storia malinconica, con la neve (penso che il
ghiaccio
vada bene lo stesso ^///^) e in cui Sasuke ricorda un fatto tragico (mi
aveva
detto il massacro degli Uchiha in verità, ma io non sono
molto brava con le
storie canon ç_ç... spero vada bene lo
stesso^^’’).
Tango Amor
Combinazione
4
Toeloop- 3 Toeloop* giudicato con un punteggio di 14.60
Non riesco
a ricordare di quasi nulla della mia infanzia. Tutto
è sfocato nella mia mente, tranne il giorno in cui mio
fratello mi portò a
vedere gli allenamenti della squadra di hockey cittadina.
Personalmente, non m’importava
nulla di quello strano sport giocato da scimmioni esagitati armati
mazze e
armature strane, ma Itachi trovava che fossi troppo svogliato per la
mia età,
in più ha sempre avuto la tendenza a ignorare le mie
lamentele. Forse oggi
dovrei ringraziarlo per avermi portato in quel palazzetto o maledirlo,
non
saprei, comunque fu lì che t’incontrai per la
prima volta.
Gli
allenamenti della scuola di pattinaggio non si erano
ancora conclusi, c’erano un mucchio di ragazzine che
volteggiavano in body
colorato, aggraziate come farfalle, e poi c’eri tu,
l’unico bambino in quell’universo
femminile.
Catalizzasti
immediatamente la mia attenzione con il tuo
faccino concentrato, leggermente arrossato per il freddo e lo sforzo, e
quei
capelli biondi, eredità di qualche parente occidentale.
Provavi e riprovavi un
salto, credo fosse un salto base, tipo salto del tre**, non ricordo con
precisione. Continuavi a cadere e a rialzarti, senza mai arrenderti
anche se le
altre allieve ridevano di te.
A un certo
punto cadesti proprio di fronte allo spalto da
dove io e Itachi osservavamo i tuoi i tentativi, ero sul punto di
ridere per la
tua goffaggine, quando alzasti gli occhi su di me incrociando il mio
sguardo.
I tuoi
occhi azzurro brillante mi osservarono per qualche
secondo, pieni di determinazione e passione, e m’incantarono.
A conti fatti,
credo di essermi innamorato di te quel giorno.
Avevamo
otto anni ed io decisi di imparare a pattinare solo
per rivedere i tuoi occhi azzurri.
Triplo
Axel***
giudicato con un punteggio di 9.60
Non ti
dico che casino piantai una volta tornato a casa;
diedi il tormento a mia madre, a Itachi e persino a mio padre, di cui
avevo
sempre avuto timore, pur di convincerli a iscrivermi a un corso di
pattinaggio
di figura. Alla fine i miei cedettero, un po’ per sfinimento,
un po’ perché non
mi avevano mai visto tanto accanito quanto in quei giorni.
Sai, se
chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire l’odore
degli stivaletti nuovi che mi comprò mia madre, il freddo
pungente del
palazzetto sgangherato di Konoha, la voce di Iruka sensei che mi
presenta alla
classe e ti raccomanda di prenderti cura di me, e più di
ogni altra cosa il
calore della tua mano che stringe la mia mentre ti presenti sorridendo
luminoso.
“Ciao Sas’ke! Io sono
Naruto, da oggi sarò tuo amico!”
E lo sei
stato.
Sei stato
il miglior amico che potessi desiderare, capendo,
accettando e accogliendo il mio modo di fare scostante, freddo e a
volte
antipatico, senza giudicare. Spesso mi sono chiesto come un tipo solare
e
allegro come te, potesse essere amico di uno come me.
Non sapevo
neppure reggermi in equilibrio, eppure mi
atteggiavo a genio della situazione irritando gli allievi
più grandi, ma non te.
Tu eri sempre pronto a incoraggiarmi dopo ogni caduta, ad aiutarmi nei
fondamentali, a difendermi a spada tratta quando mi accusavano di
essere un
ragazzino arrogante. La tua mano stringeva la mia paziente, aiutandomi
nel
cammino senza pretendere nulla, offrendomi calore e dolcezza. Ho
imparato ad
amare il nostro sport grazie a te, insieme siamo cresciuti un passo per
volta;
i primi salti, le prime gare e quelle medagliette di latta che eravamo
tanto
fieri di ricevere.
“Staremo insieme per
sempre” ci promettevamo piroettando uniti sul
ghiaccio.
Sono stati
gli anni più belli della mia vita.
Poi il
mondo si è messo in mezzo.
Combinazione
3
Axel 2 Toeloop giudicato con un punteggio di 10.50
Senza
neppure capire come ci siamo ritrovati immersi nel
pattinaggio agonistico. Improvvisamente non eravamo più
Naruto e Sasuke, che si
rincorrevano sulla pista di un palazzetto di periferia. Eravamo
diventati le
nuove promesse del pattinaggio giapponese; non avevamo più
tempo per giocare, dovevamo
ambire al podio, possibilmente all’oro.
Circondato
da tecnici, allenatori, giornalisti ti ho perso
di vista, troppo occupato ad appagare il mio ego per ricordarmi delle
nostre
promesse. Ti ho abbandonato, facendoti credere che non eri importante,
che per
me non eri niente. Ho cominciato a schernirti durante le gare, a dirti
che non
eri all’altezza, incurante del fatto che ogni mia parola era
una pugnalata per
il tuo cuore.
Volevo
farti male, desideravo ferirti per mascherare il
morso allo stomaco che provavo ogni volta che vedevo una tua
esibizione.
Tu
così goffo e maldestro normalmente, sulla pista ti
trasformi. Sembri essere un tutt’uno con la musica e scivoli
sul ghiaccio
fluido, appassionato, splendente di vita. E sei lontano in un altro
mondo, un
luogo dove solo a te è concesso l’ingresso, preso
da un ritmo tutto tuo, perso
nell’estasi della tua danza.
Sei di una
bellezza tanto straziante da far sanguinare il
cuore.
Ti ho
odiato per questo.
Ti ho
odiato perché a me quel mondo è precluso.
Sì,
sono veloce, elegante, magnetico, mi chiamano il Principe.
Riesco persino a fare una combinazione con due salti quadrupli, ma non
riuscirò
mai a far vibrare il ghiaccio come te.
Mi sono
accanito su quel legame che tanto avevo voluto,
riversandoti addosso le mie frustrazioni e la mia gelosia, tentando di
spezzarlo senza successo. Non me lo lasciavi fare, continuavi a
rincorrermi, a
urlare che eravamo amici nonostante tutto, che mi volevi bene.
“Te lo dirò finché
non
ti entrerà in quella testaccia dura”.
Triplo
Loop****
giudicato con un punteggio di 6.40
È
successo due settimane prima dei campionati giapponesi,
nei quali ci giocavamo l’ingresso all’olimpiade.
Ti sei
presentato a casa mia in piena notte, scarmigliato, i
pantaloni del pigiama e i piedi nudi. Ho pensato fossi impazzito, ero
pronto a
sbatterti la porta in faccia ma tu mi hai baciato.
Avrei
dovuto capirlo da quel bacio quello che provavo per
te.
Avrei
dovuto immaginare il motivo per cui ti sei concesso a
me quella notte.
Invece il
mattino dopo ti ho insultato, ti ho detto che non
ero come te, che mi facevi schifo.
Non ho
capito neppure quando te ne sei andato in silenzio
piangendo e ho sentito qualcosa dentro rompersi.
Sono
proprio un idiota.
Doppio
Lutz*****
giudicato con un punteggio di 1.66 (leggermente degradato
perchè solo doppio invece
che triplo)
Non ti ho
rivisto fino all’inizio delle gare.
Ci siamo
parlati appena per mantenere le apparenze. Vedendo le
occhiaie che circondavano i tuoi bellissimi occhi, avrei voluto
chiederti come stavi,
ma non ne ho avuto il coraggio.
Il tuo
volto mi ha perseguitato per tutto il tempo, anche
mentre mi esibivo nel corto. Ero così deconcentrato che sono
quasi caduto nel
quadruplo toe-loop e il mio triplo axel si è trasformato in
un doppio.
Il mio
allenatore, Kakashi si è a mala pena trattenuto dal
picchiarmi.
Poi in
pista sei sceso tu.
Tango amor la
musica del tuo programma corto.
Appena
prima di cominciare mi hai lanciato uno sguardo, “Danzerò
solo per te” sembravi dire.
Non so se
tu l’abbia fatto sul serio, ma di certo hai
pattinato come mai prima. Ogni tuo gesto, ogni tuo sguardo, ogni tuo
sorriso
era perfetto, incastonato in un incantevole intreccio di musica,
coreografia e
tecnica.
Ho capito
di amarti non appena l’ultima trottola si è
conclusa, chiudendo in un tripudio di applausi il tuo programma.
“Sei
stato stupendo, dobe” ti ho sussurrato
all’orecchio,
sfiorandoti appena mentre uscivi dal Kiss&Cry1,
ancora stordito
e incredulo per il risultato ottenuto che superava di venti punti il
tuo
personale.
“Ho
pensato a te ogni secondo” mi hai risposto “ma
immagino
tu non voglia saperlo... “.
Non sono
riuscito a ribattere, stordito ed emozionato da
quella dichiarazione. Tu hai sorriso debolmente e ti sei allontanato
con il tuo
allenatore.
Osservando
la tua schiena allontanarsi, mi sono ripromesso che
te l’avrei detto.
Ti avrei
detto che ti amavo dopo aver conquistato il titolo
nazionale, dopo averti sconfitto.
Non ho mai
fatto in tempo.
Combinazione
Triplo Lutz doppio Toeloop giudicato con un punteggio di 8.83
Durante il
warm up2 prima del programma lungo hai
sbagliato un salto, uno stupidissimo triplo loop. Ti ho visto cadere
malamente
e sbattere la testa, quasi la scena fosse a rallentatore. Non ho avuto
il
coraggio di muovermi nemmeno dopo aver visto il sangue tingere di rosso
il ghiaccio
intorno al tuo corpo inerme e macchiare il tuo splendido costume bianco3.
Ho pregato
perché fosse un incubo. Un incubo orribile dal
quale risvegliarmi.
Ti ho
urlato di aprire gli occhi, di non morire, di non
lasciarmi così.
Ma i tuoi
occhi sono rimasti chiusi.
Ho pensato
di impazzire.
L’unica
cosa che riuscivo a pensare era che saresti morto ed
io ti avevo insultato, deriso, ferito e non ero neppure riuscito a
chiederti
perdono.
Non ti
avevo neppure detto che ti amavo.
I medici
hanno detto che eri in coma. Non sapevano se ti
saresti risvegliato.
Triplo
Salcow******
giudicato con un punteggio di 5.95
Non
ricordo, di preciso, cosa ho fatto a quel punto. È come
se tutto fosse avvolto nella nebbia più fitta...
Quando ho
ripreso coscienza di me, ero riverso sul divano
del mio appartamento, puzzavo di alcool e vomito ed erano dieci giorni
che non
mi presentavo agli allenamenti.
Kakashi
infuriato mi ha infilato sotto la doccia gelida
urlando di darmi un contegno, di smettere di comportarmi come un
bambino.
“Credi che Naruto
vorrebbe vederti così? Dovresti
prepararti
per le Olimpiadi e invece stai qui a distruggere tutto quello che hai
costruito! Invece di piangerti addosso lotta Sasuke! Lotta come sta
facendo
Naruto. Non è ancora morto! Lui è qui,
è vicino a te, è dentro di te. Alzati da
quel cazzo di divano e vatti a prendere quel fottutissimo oro. Vincilo
per lui!”
Le parole
del mio allenatore mi hanno dato una scossa.
Ero io il
rappresentante del Giappone dopo il tuo
infortunio. Dovevo renderti onore. Dovevo fare in modo che fossi fiero
di me.
Avrei
gareggiato anche per te, portando sulle spalle anche
il tuo sogno. Quel sogno che ci sembrava tanto lontano da bambini, solo
allora
sarei stato degno di aprirti il mio cuore...
Doppio
Axel
giudicato con un punteggio di 4.85
È
buffo sai? Sono passati più di sei mesi da allora, tu non
ti sei svegliato eppure sono certo che fossi con me mentre sfidavo il
mondo a
Vancouver. Ti ho avvertito Naruto, ho sentito le tue mani stringere le
mie e
guidarmi, proprio come quando eravamo bambini.
I giornali
hanno scritto che Sasuke Uchiha, detto il
Principe, ha danzato con uno spirito e un fuoco inaspettato, stregando
il
pubblico e la giuria. Ma io so la verità.
Non ero io
a pattinare su quel ghiaccio canadese ma tu.
Questa
medaglia ti appartiene amore mio, anche se dubito che
splenda più dell’oro dei tuoi capelli.
Ora posso
chiederti perdono.
Ora posso
dirti che ti amo, dal primo momento in cui ti ho
visto; che ho amato solo te, anche quando mi ostinavo a negarlo
ferendoti.
Ovunque tu
sia, se mi senti... ti prego torna da me.
“Ladies
and Gentleman, the winner of XXI Olympics
winter’s games…represents Japan: Sasuke
Uchiha.”
Note dell’autrice: ok, magari
non è
proprio un capolavoro^^… diciamo che lascio a voi
l’arduo compito di giudicare.
Per quanto mi riguarda posso dire che ho scelto di lasciare il finale
aperto...Naruto si risveglierà? Chi lo sa...del doman non
c’è certezza XD...
ora alcune precisazioni (giusto per non farmi querelare XD).
La
medaglia d’oro per il pattinaggio di figura maschile
è
stata vinta, con mio grande scorno, da Evan Lysacek (Usa), argento al
mio amore
Evgeni Plushenko (più splendido che mai dopo ben 4 anni di
assenza!) e bronzo
al giapponesino Takahashi.
Il
programma di salti che descrivo nella storia altro non è
che la copia fedele del Programma Libero eseguito da Plushenko, in
queste
Olimpiadi, sulle note di Tango Amor ( che guarda caso è la
musica del programma
corto del nostro Naru, chissà come mai XD).
Informazioni ottenute
dal sito ufficiale dello Zar:
http://www.evgeniplushenko.it/index.php?option=com_content&task=view&id=154&Itemid=1
*Toe-loop:
Insieme al Flip ed al Lutz, sono i tre salti
puntati, ossia partono puntando la parte anteriore della lama, la
punta, sul
ghiaccio. Il Toe-loop è il più semplice di tutti,
viene spesso usato per eseguire
le combinazioni di salti (salti eseguiti immediatamente uno dopo
l'altro).
** Salto
del tre :E’ il primo salto che tutti i pattinatori
imparano.
***Axel :
È il salto più difficile in assoluto. Ma questa
difficoltà è più psicologica che
pratica. Infatti l'Axel parte in avanti, il
pattinatore abituato a partire all'indietro trova un blocco psicologico
nel
partire dal davanti perché è come se non si
sapesse dove andare a finire.
**** Loop:
È il terzo salto nella
gerarchia di difficoltà. Anche questo salto è
usato per le combinazioni.
*****Lutz:
è un
salto
che agli spettatori non molto esperti di pattinaggio può
sembrare identico al
Flip. Ma invece non lo è. Esso è molto
più difficile da eseguire perché parte
dal filo sinistro esterno indietro. I pattinatori prendono una lunga
rincorsa
prima di eseguire questo salto.
******
Salchow: come anche il Loop e l’Axel partono
direttamente dalla lama di
un solo pattino.
1.
Il Kiss&Cry è
la zona dove i pattinatori
attendono il punteggio una volta eseguito il programma.
2.
Il Warm up è la fase
di riscaldamento che
precede un turno di esecuzioni in gara.
3.
Il costume di Naruto
è quello di Jonny Weir nel
suo programma libero (sulla musica della città degli angeli).
Note
extra sul mondo del pattinaggio:
Nel pattinaggio di figura
individuale la gara è divisa in due segmenti:
programma corto (durata
2.50 minuti):
elementi
obbligatori: 3
salti
2
sequenze di passi (una a cerchio e l'altra a serpentina o linea retta)
3 trottole
programma
libero(
uomini 4.30 minuti; donne 4.00 minuti):
come
sopra ma con 8 elementi di salto.
I
salti:
Ogni
salto è
costituito da quattro fasi: la preparazione, la partenza, la rotazione
in volo,
l'atterraggio. A seconda delle rotazioni che il pattinatore fa in aria,
i salti
vengono chiamati singoli, doppi, tripli, quadrupli
|