Alice.Sarò
un po' monotona, perché anche in questa fan fiction si parla di una
bimba malata. Qui, però, la malattia è già finita. Ed è finita nel modo
peggiore: con la morte. E' l'ipotetica lettera che Alice, una bambina
di nove anni morta di cancro al cervelletto, scrive ai suoi genitori.
La bimba è esistita, e tutto ciò che narra in questa lettera è successo
veramente.
Cari mamma e papà, Sono proprio io, Alice. Vi scrivo questa lettera da quassù, dal Paradiso. Vi
vedo, lo sapete? Vi osservo sempre. Quando dormite, quando mangiate,
quando lavorate. E anche quando cercate di tirare avanti, anche se io
non ci sono più. So quanto ero importante per voi. La vostra unica
figlia e, inoltre, l’unica cosa che vi univa ancora. Vi siete separati
troppo presto, così presto che non capivo cosa stesse succedendo.
Sapevo solo di avere due case: quella di mamma, in cui passavo i giorni
feriali, e quella di papà, dove trascorrevo ogni weekend. E poi ecco
che, come per magia, siete tornati quasi una coppia. Non per scelta
vostra, però. Ognuno di voi, infatti, voleva starmi vicino durante le
cure per il tumore. Quel tumore che, dopo averci fatto prendere un
enorme spavento, si è rivelato benigno. Sembrava tutto a posto,
ricordate? Avevo perfino ricominciato a ballare. Non facevo più lezione
con le mie compagne, ma, una volta ogni due settimane, seguivo una
lezione a parte, giusto per riacquisire familiarità con body, scarpette
e sbarre. Poi sarei tornata col mio gruppo, che di sicuro mi avrebbe
accolta benissimo. Che brutto, però, usare il condizionale! Come ben
sapete, col mio gruppo non ci sono più tornata. Il tumore si è fatto
vivo, di nuovo. Questa volta maligno, o, come mi dicevate voi, cattivo.
E ha fatto ciò che fanno tutti i cattivi delle favole: ha distrutto, ha
fatto soffrire, ha ucciso. Ha ucciso me, ma anche tutte le persone che
mi amavano, logorate dal dolore. Voi due in particolare. Questa, però,
non è una favola: non è arrivato nessuno su un cavallo bianco, con una
spada, a distruggere il male. Qui il male non ha perso contro il bene.
Qui una bimba di neanche dieci anni se ne è andata, lasciando un vuoto
nel cuore di molti. Quante
persone presenti al mio funerale! Mi ha fatta sentire veramente amata.
Mentre voi piangevate, a me spuntava un innocente sorriso sul volto. Il
sorriso di una bambina che nonostante tutto vuole sperare e, se non può
più farlo per se stessa, lo fa per chi ama più di tutti: i suoi
genitori. Mamma, papà, siete la cosa più bella della mia vita. Spero
che il dolore svanisca e che voi riusciate a ricominciare la vostra
vita. Io, da qui, sarò sempre al vostro fianco. Grazie
per tutto quello che avete fatto per me. Grazie perché ci siete sempre
stati. Grazie di aver messo le vostre diatribe da parte per starmi
accanto. Vi amo infinitamente. Sempre vostra, Alice. |