BUONGIORNO RAGAZZI!
diciamo che ... ho deciso di
scrivere questa storia solo perchè ho avuto un'ispirazione e
avevo paura di perderla quindi eccoci qui, con la mia 4°
storia!!
-
Mamma mia … sono uno straccio ragazze
… - disse Angela mentre passeggiavamo
con gli zaini in spalla in giro per i corridoi della Forks High school.
- già
… dopo la missione io sono andata a letto alle 3.00 di
stamani … già sono solita ad avere le occhiaie se
dormo, poi se non lo faccio … buonanotte al secchio! - dissi
io.
Ero Isabella Marie
Swan, figlia di Charlie Swan e di sua moglie
Reneè. Avevo diciassette anni e insieme alle mie migliori
amiche Angela e Jessica eravamo agenti segrete della ASAV (
agenti segreti ammazza vampiri). Nonostante la nostra età
ancora minore, ogni volta che il nostro capo ce lo imponeva,
attraversavamo se necessario anche tutto il mondo intero pur di
riuscire a sterminare tutti i componenti di quella razza cosi
disonesta e malvagia dei vampiri. Nessuno sapeva della loro esistenza,
e quindi nessuno sapeva della nostra esistenza. Vivevamo ogni giorno
come delle normalissime liceali americane, ma quando dovevamo,
diventavamo delle feroci cacciatrici difficili da annientare.
Ma non eravamo state scelte a caso per compiere questo tipo di
missioni, infatti ognuna di noi aveva un potere sovrannaturale:
Jessica, in sintesi la coordinatrice del trio, aveva il potere in
assoluto più importante e utile tra i tre, ovvero quello
della completa maestranza mentale in pratica poteva far fare a tutti,
tutto quello che voleva senza che nessuno potesse fare nessuna
resistenza … Angela era telecinetica, poteva attirare a se
tutti gli oggetti in metallo, e in fine io … una
specie di riserva del gruppo … quella col potere
più in significativo … Bella, quella capace di
creare campi di forza …. Odiavo la mia situazione. Tutti mi
dicevano che il mio, ero un potere molto raro e importante per la
salvaguardia di tutti ma … sapevano bene che non era cosi
…. Ma d’altronde dovevo accontentarmi e
… avere coraggio e fiducia dato che i nostri
“poteri” avevano pieno effetto con gli umani ma
… con certi vampiri era diverso dato che quasi ognuno di
loro aveva dei poteri più o meno simili i nostri.
-
io invece sono molto riposata devo dire … - disse Jessica
passando i libri ad Angela e sistemandosi la coda ramata che la
sfiorava fino alle spalle alte e forti. - penso che facendo
questo “mestiere” da più tempo di voi
… sia più allenata alle 24 ore sveglia! - disse
ed io e Angela ci guardammo in faccia arricciando le labbra. Jessica ci
vide.
- che
c’è?! Era solo una mia opinione … -
disse guardandoci e facendosi piccola piccola.
- allora
tienila per te … solo perché sei la leader del
gruppo non vuol dire che sei la più forte! - disse Angela
ficcando i libri che aveva ancora in mano sopra le apparenti fragili
braccia della nostra amica e guardandomi con un sorriso sadico, alzai
il sopracciglio in segno di consenso.
- su dai bambine
andiamo in classe … però crescetee !! - dissi io
assumendo un’aria altezzosa e aumentando il passo verso la
classe di chimica seguita dagli sguardi delle mie due compagne.
- oddio Bella non
mettitici pure tu dai … - disse Jessica aumentando
il passo e raggiungendomi.
Arrivammo in classe
appena in tempo prima che la professoressa entrasse. Odiavo chimica
… e più della materia la prof.! In quel
corpicino cosi esile e delicato si celava un animo demoniaco
e perfido capace anche di far cagare addosso un ragazzo adulto
dell’ultimo anno. Di lei mi spaventava tutto ma soprattutto
gli occhi troppo fuori dalle orbite che ti guardavano instancabilmente
mettendoti a disagio. Ma in primavera, verso la fine della scuola lo
sguardo non era niente! La professoressa nei mesi caldi era abituata ad
indossare una spaventosa maglietta in lino decorata con fiori
blu e gialli( adesso che mi ricordavo quella maglietta ce
l’aveva pure mia nonna xD ) e l’assenza di maniche
scopriva un panorama vomitevole:
Da un
bracciettino orribile e rugoso penzolava
un viscido pezzo di ciccia liquida che ogni volta che la prof di
muoveva penzolava velocemente da un parte all’altra del
braccio. Ogni volta non potevo fare a meno di guardare
disgustata quello mostro indipendente dal resto del corpo della prof. E
puntualmente lei mi beccava e chiedeva severa “
Swan che cosa stai guardando eh??!!!!! “ e poi io abbassavo
lo sguardo anche se vedendo con la coda dell’occhio il
braccio alzarsi e portarsi al naso dove l’anziana signora
inspirava con gusto. ORRIBILE!
Mentre
pensavo a cosa avrei potuta fare per curare la grave malattia
della professoressa di chimica sentii la coscia vibrare.
All’inizio pensai che fosse arrivato un messaggio dal mio
cellulare ma … si, un messaggio era arrivato ma non dal mio
cellulare! Tirai fuori dalla tasca una specie di
telecomando, e lo aprii.
- Isabella Swan che
cosa stai facendo?! - era la voce della megera. Alzai lo sguardo.
- oh no niente
… - risposi . Quella specie di telecomando era lo
strumento di comunicazione tra me( e Jessica e Angela) con il nostro
capo. Una missione era pronta per noi. Essendo stata nel primo
banco, mi girai indietro i io e le mie due amiche ci
guardammo in faccia.
- professoressa
… - chiese Jessica. Alzò lo sguardo.
- dimmi …
- rispose la prof.
- io, Isabella e
Angela … potremmo andare in bagno? - chiese. La strega
sbuffò, stava per dissentire ma vidi Jessica socchiudere gli
occhi e sforzarsi anche se al minimo.
- emm …
certo ragazze andate pure .. - rispose e capii che Jessye aveva usato
il suo grande potere.
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