-Rose!-
Si fermò ma non si girò. Aveva bisogno di un attimo per ricomporsi, per
indossare una maschera di falsa indifferenza.
-Perché sei andata via in quel modo?-
-Mi sembrava di aver interrotto qualcosa…-
-Non era niente!-
-Niente? Non so te, ma a me quel niente sembrava l’inizio di tutto…-
-Ma dai! Credi davvero che a Scorpius piaccia
Lily?-
-Credo che non abbia importanza quello che penso io. I fatti parlano da
soli…-
-E tu ci stai male.-
-Cosa te lo fa credere?-
-Il modo in cui te ne sei andata-
-Non mi sembrava il caso di restare…non so se l’hai notato, ma in quella
stanza c’erano due persone di troppo. Io e te.-
-Facciamo un giro fuori?-
-Ci sono meno tre gradi…-
-Ti stai forse dimenticando che sei a casa mia?-
-Ho visto il giardino quando sono arrivata. E a giudicare dalla vegetazione
fa freddo.-
-Ti vuoi fidare?-
Non capiva perché ci tenesse tanto ma lo accontentò: infondo non le costava
niente!
-La porta è dall’altra parte-
-Weasly, la pianti? So dove sto andando!-
Capiva sempre meno. Poi ad un tratto si ritrovò di fronte ad una grande
tenda di velluto in una stanza in cui non era mai entrata.
-Adesso chiudi gli occhi…-
-Senti Zabini…-
-Chiudili e basta!-
-Era più semplice assecondarlo. Se non altro dopo avrebbe potutoandarsene nella sua stanza ed isolarsi a suo
piacimento. Lo sentì trafficare con la tenda e poi aprire una finestra. Poi la
prese per mano e la tirò avanti. Lei fece qualche passo, insicura, ma si fermò
di colpo quando lui la lasciò.
-Ok. Ora aprili-
Tutto avrebbe pensato di vedere, tranne lo spettacolo che aveva davanti.
Sembrava che in quel giardino non esistessero le stagioni. C’erano fiori
ovunque, che spargevano il loro profumo nell’aria. Non era molto grande, infattisi trovava in quello che originariamente era un
cortile interno. Al centro troneggiava una grande fontana, circondata da aiuole
fiorite e da alberi enormi. L’illuminazione faceva sì che sembrasse giorno,
anche se era quasi mezzanotte, e a lei parve persino di vedere delle farfalle
svolazzare dall’altra parte del giardino. Era senza parole.
-Allora Rose? Cosa ne pensi?-
-È…è…wow!-
-Già! È l’orgoglio di mia madre. Mio padre l’ha stregato per lei, facendo
in modo che la temperatura sia sempre abbastanza alta, così è sempre fiorito…-
- Marcus, penso di non aver mai visto una cosa così bella!-
-Io ne ho davanti una che la supera di gran lunga!-
Sorrise imbarazzata. Era confusa. Non voleva illudere Marcus e non voleva
fare qualcosa di sbagliato. Lo avrebbe certamente respinto con dolcezza e fermezza,
se non fosse stato per la vocina cattiva nella sua testa che le sussurrava che
si stava tenendo libera per uno che aveva sorpreso insieme ad un’altra. Era
ormai chiaro come il sole che Scorpius si era deciso
a farsi avanti con sua cugina. Era ora che la smettesse di fantasticare su loro
due insieme e lo lasciasse andare. E Marcus era lì, dolce, gentile e
bellissimo. E soprattutto era lì per lei. Magari se solo gli avesse dato una
possibilità…
-Grazie davvero. Sono contenta che tu mi abbia portato qui…-
-Figurati…Rientriamo, è quasi mezzanotte e c’è un’altra stanza dove
dobbiamo andare per accogliere l’anno nuovo-
Prima che se ne andasse lei si avvicinò e lo baciò su una guancia, cambiano
immediatamente colore. Poi lo precedette nella sala dove erano tutti. Compresi
Lily e Scorpius, che lei evitò accuratamente di
guardare. Non voleva sapere cosa stessere facendo.
-Marcus?-
-Dimmi-
- Com’è quell’altra stanza?-
-Sorpresa! Ci ho preso gusto a lasciarti senza parole!-
Le offrì il braccio e lei lo accettò con un sorriso sincero. Le stava
dimostrando un sacco di attenzioni e nonostante tutto non poteva che farle
piacere.
Era evidente che lei fosse interessata a Marcus. Ed era altrettanto chiaro
che tra loro due c’era stato qualcosa la sera del loro arrivo. Ecco perché non
voleva dormire con lui. Temeva che Marcus fraintendesse. Oppure doveva tornare
da lui.
A quel punto tutto era inutile. Inutile tentare di farle capire qualcosa.
Inutile sperare che qualcosa potesse accadere tra loro. Era il caso che
prendesse atto della cosa e che ne uscisse dignitosamente. E il modo più
dignitoso che gli venne in mente fu farsi vedere anche lui impegnato con
un’altra ragazza. E chi meglio di Lily? Infondo era stata Rose stessa quella notte
a tentare di spingerlo tra le sue braccia! Aveva capito di piacerle, anche
perché spesso lei esagerava negli atteggiamenti ed era difficile non notarlo.
La sua adorazione sarebbe stata la giusta medicina per sanare il suo ego
ferito.
E come previsto non ci era voluto niente. Era bastato andare da lei
all’inizio della serata, fare due sorrisi, dire una parola tanto gentile quanto
falsa sul suo abbigliamento, e il gioco era fatto.
Il tutto mentre Rose, strepitosa e affascinante più che mai, chiacchierava
amabilmente con Marcus, senza degnare lui di uno sguardo.
-Balliamo?-
-No-
-Parliamo un po’…?-
-No-
-Ci appartiamo?-
Si girò a guardare Lily. Era esagerata, troppo vistosa, troppo sfacciata.
Tutto troppo, in senso negativo. Ma aveva bisogno di non pensare. E visto che
Rose non se ne faceva proprio, perché avrebbe dovuto farseli lui, i problemi?
-Si. Andiamo-
La seguì fino al tinello. Non era troppo convinto di quello che stava
facendo. Poi però pensò che si era sempre comportato cosìcon
tutte le ragazze che aveva avuto: era sempre stato con loro, anche se non
provava nulla sul piano emotivo. Per assurdo invece provava qualcosa per Rose,
ma non era mai stato con lei. E doveva smetterla di pensarla. E di provare
qualcosa per lei.
Così, quando lei lo spinse sul divano, non oppose resistenza. Non gli
interessava. Avrebbe voluto che al posto di Lily ci fosse sua cugina, ma non
era così. L’importante era che lei non se ne accorgesse: già era una piattola
di suo!
Poi si avvicinò, con quella che secondo lei era una camminata sensuale e si
mise sopra di lui, prendendogli le mani e posizionandole sui suoi fianchi,
mentre lei gli cingeva il collo con le braccia.
Si strofinava su di lui, mimando quello che inequivocabilmente era l’atto
sessuale. Poi si avvicinò lentamente al suo viso, con la chiara intenzione di
baciarlo. Lui non si mosse e la lasciò fare.
A pochi centimetri dalle sue labbra emise una risatina stridula, che lo
irritò parecchio, ma decise di non farci caso.
-Non sai quanto ho aspettato questo momento!-
Avrebbe voluto risponderle“non sai quanto mi
sarebbe piaciuto farti aspettare all’infinito!” ma non era il caso. Chiuse gli
occhi, aspettando. Ma il tempo passava ed era sceso il silenzio. Aprì gli occhi
e la vide. Rose stava ferma sulla porta, con gli occhi bassi, mentre Marcus ci
guardava sbalordito.
Prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa Rose lo guardò. Non fece in
tempo a scorgere niente nei suoi occhi, perché se ne andò subito.
Marcus rimase giusto il tempo di lanciargli un’altra occhiata sconcertata e
poi la seguì. Mai come in quel momento si era sentito così stupido. Spostò Lily
da sopra di sé, scuotendo la testa pentito. A lei non sembrava importare
niente, non capiva il motivo del suo improvviso cambiamento d’umore.
-Scorp? Cosa c’è?-
Odiava essere chiamato in quel modo. tutti lo sapevano e tutti evitavano di
farlo. Ma non lei. Lei si era convinta che odiasse che lo facessero gli altri e
che lui apprezzasse quando era lei a farlo. Non le rispose neanche e sotto
certi aspetti fu un grave errore, infatti lei continuò il suo monologo.
-Voglio dire, anche a me infastidisce parecchio il fatto che ci abbiano
interrotti, però non mi sembra il caso di farne un dramma. Se ne sono andati,
possiamo tranquillamente continuare da dove eravamo rimasti!-
Non era giusto prendersela con lei. Era stato lui il cretino. Lui aveva
sbagliato. E non voleva dare addosso a lei che, anche se era irritante e
appiccicosa, in quel caso non c’entrava niente.
-No, scusa Lily ma s’è spezzata la magia…-
-Posso sempre ricrearla!-
- È quasi mezzanotte, è meglio se andiamo di là con gli altri.-
-Rimandiamo ad un altro momento?-
-Si…un altro momento…più avanti…-
Lasciarono il tinello giusto in tempo per vedere Rose e Marcus che
entravano in un’altra stanza.
E lui che aveva creduto che la scena di lui e Lily potesse averla ferita in
qualche modo! Era chiaro come il sole che stava solo cercando una stanza libera
per appartarsi con Marcus! E a quanto pare ora l’avevano trovata. Amareggiato e
abbattuto tornò dagli altri e si versò da bere.
Poco tempo dopo Marcus e Rose tornarono. Lei sorrideva. Sembrava contenta.
La guardò mentre parlava con lui e non poté fare a meno di notare che non lo
degnava di uno sguardo. Gli sembrava di non esistere. Poi Marcus invitò tutti a
seguirlo nella stanza del Capodanno e a lui non restò che seguirlo insieme a
tutti gli altri, guardando invidioso il braccio che Rose gli stringeva.
-Questa volta è tutta opera mia!-
Con questa premessa Marcus aprì la porta, facendosi da parte per farla
entrare nella stanza buia. E per la seconda volta in quella sera gli occhi di
Rose si riempirono di meraviglia.
Le pareti della stanza erano buie, tempestate di piccole luci. Era come
trovarsi circondata dal cielo notturno. E il tocco di classe era la luna,
enorme e pallida, che troneggiava in mezzo alla miriade di stelle.
Si girò per commentare ma di fianco a lei non c’era più Marcus, maLily.
-Sarai contenta!-
-Per quale motivo?-
-Per aver interrotto me e Scorpius. Di nuovo.-
-Non era nelle mie intenzioni. E comunque è stato Marcus ad aprire la
porta, non io.-
-Certo. Vuoi che ti dica come la penso?-
-Se ci tieni…-
-Ci sei venuta dietro perché non volevi che tra me e lui succedesse
qualcosa. Ti rode terribilmente che lui abbia scelto me!-
-Che importanza ha, scusa? Ha scelto te. Lo hai detto tu stessa. Non vedo
perché venire qui a tormentarmi adesso! Hai avuto quello che volevi, ti sei
presa il tuo giocattolino. Hai vinto.-
-Io lo amo!-
-Vuoi che ti dica come la penso?-
-Non mi interessa molto, ma dì pure!-
-Tu sei talmente presa da te stessa che non sei in grado di amare
nessun’altro all’infuori di te. E puoi proclamare al mondo il tuo amore per
lui, ma le parole non valgono niente. Sono i fatti che contano!-
-Te lo saprò dimostrare anche con i fatti, non dubitare!-
-Lo vedi? Non stai facendo tutto questo perché “lo ami”. Lo stai facendo
per fare dispetto a me. Sei riuscita nel tuo intento comunque. È tutto tuo.
Prenditelo.-
Non aspettò neanche la sua risposta. Non le interessava. Si mise a cercare
Marcus, che sicuramente le sarebbe stato vicino, ma al buio della sala non
distingueva troppo le persone. Il risultato fu che andò a finire addosso
proprio all’ultima persona con cui avrebbe voluto parlare in quel momento.
Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno
letto, che hanno messo questa storia tra i seguiti e quelli che l’hanno
inserita tra i seguiti. Un grazie di cuore anche a Ariadne,
SailorUranus, alletta e potterina1993 che mi hanno
recensito: penso si sia capito che Lily non è proprio il mio personaggio
preferito, anzi!
Comunque presto la storia avrà una svolta,
ma devo ancora decidere in che modo si risolveranno le cose e soprattutto se si
risolveranno per il meglio!
Un bacio a tutti!