Capitolo
11: «Coman..CHE?!?»
La
campanella suonò proprio nel momento in cui ebbero superato
la porta
d'ingresso della sala mensa.
In
corridoio trovarono Antonietta e Rosalie che bisbigliavano fra loro.
«Noi
andiamo a rifarci il trucco! Ci vediamo dopo!»
così dicendo si
dileguarono nella macchia di studenti più vicina.
André
scosse la testa e sospirò, rassegnato; quelle due non
sarebbero mai
cambiate. Scorse Diane, se ne stava appoggiata ad un gruppo di
armadietti, situati a lato del corridoio, e lo fissava. Fece per
andarle incontro quando un ragazzo si avvicinò a lui e ad
Oscar.
«Ciao,
Robert!» lo salutò, con un sorriso.
«Ciao!
Ciao, Oscar!» non appena la vide, le sue guance si tinsero di
rosso.
«Ciao..»
rispose lei, senza entusiasmo, osservando Diane avvicinarsi a poco a
poco.
Robert
Le Bonne era uno studente del loro stesso anno. Lui e André
si erano
conosciuti in quarta ed erano diventati amici, non faceva parte del
gruppo, ma spesso si fermava con André a fare due
chiacchiere.
«Ah,
Diane, eccoti qui..» disse, André, notando che si
era avvicinata.
«Ciao!»
rispose lei, sorridendogli, per poi lanciare una rapida occhiata ad
Oscar.
«Va
tutto bene?» le chiese lui.
Oscar
si chiese perché si preoccupasse tanto, l'aveva vista meno
di due
minuti prima!
«Sì,
benissimo» sorrise ancora lei.
«Bene,
mi fa piacere..sentite, io parlo un attimo con Robert..voi dirigetevi
all'aula di teatro, ci vediamo lì fra
poco..d'accordo?»
«Okay!»
risposero le due.
Lui
sorrise e, con un gesto della mano, si congedò e si
allontanò,
seguito dall'amico.
Le
due ragazze ripresero a camminare per il corridoio, fianco a fianco.
L'atmosfera era un po' tesa.
«Allora..ehm..»
cominciò Diane.
«Sì?»
la sollecitò Oscar.
«Tu
e André siete amici da molto, mi pare di aver
capito..»
«Da
quasi sedici anni..» rispose.
«Caspita!
E..non siete mai..stati..insieme?» domandò,
timidamente.
Oscar
pensò che non fossero affari suoi, tuttavia, non aveva nulla
da
nascondere.
«No.»
rispose, semplicemente.
«Ah..»
Passarono
alcuni minuti camminando in silenzio.
«Lo
ami?»
La
domanda colse Oscar di sorpresa. Certo che quella ragazza era proprio
curiosa!
«No..o
almeno, non in quel senso..gli voglio bene..come
amico.»
disse, in tono fermo.
Oscar
notò che sembrava dubbiosa e si allarmò.
«Che
c'è? Non sei convinta?» le chiese.
«No,
è solo che..insomma..voi due sembrate più una
coppia di fidanzati
che due semplici amici..»
Oscar
rise.
«E'
vero!» esclamò Diane:«E non lo penso
solo io! Tutti, a scuola, lo
pensano!»
«Ti
piace proprio tanto, eh?»
Diane
divenne rossa come un peperone.
«Molto..dal
primo anno, sai..però..ero così timida..e voi due
sembravate così
uniti..agli occhi di tutti eravate fidanzati..molte ragazze, cotte di
André, non ti potevano vedere..poi, quest’anno ha
cominciato a
notarmi..così, improvvisamente…ed io sono
così felice! Anche se
lui mi considera solo un’amica..»
«Sai..fossi
in te, non ci giurerei. Proprio ieri, André, mi ha
confessato di
essersi innamorato di una ragazza..e..credo che si tratti di te. Non
penso che lui ti sia così indifferente come
credi..» le sorrise. Il
volto della ragazza parve illuminarsi.
«Veramente?!»
«Sì..»
confermò, con un sorriso.
«Allora,
c’è la possibilità che André
mi ami!» esclamò,
incredula:«Pensi che si dichiarerà?» le
chiese, euforica.
«Gliel’ho
consigliato..quindi, penso di sì..» le venne da
sorridere ancora,
nel vederla così gioiosa.
Andarono
avanti a chiacchierare finché non raggiunsero l'aula di
teatro.
C'erano
già diversi studenti in platea. Tra loro, erano presenti
anche due
compagne di classe di Oscar, le organizzatrici, che in quel momento
si trovavano sul palco.
Si
sedettero in una delle file al centro.
Una
delle due ragazze si chiamava Martine: aveva capelli neri come pece,
che portava sempre legati in due codini, occhi marroni e, sul naso,
degli occhialetti rotondi che la facevano sembrare una bambina
piccola.
L’altra
si chiamava Christine. Era la “miss” della scuola,
capelli
castani, occhi azzurri, magrissima e sempre abbondantemente truccata;
una di quelle per cui l'aspetto esteriore era tutto. La classica
ragazza che ci stava con tutti quelli che ci provavano e che sapeva
come accalappiare anche i bravi ragazzi. Era già stata con
più
della metà dei ragazzi della scuola, aveva sedotto chiunque,
persino
coloro che si atteggiavano a fare i duri e i solitari..per quanto ne
sapeva Oscar, un solo ragazzo aveva saputo resisterle e, quel
ragazzo, era la sua ossessione, il suo obbiettivo principale:
André.
Oscar
sorrise ricordando i suoi miseri tentativi di persuasione durante
quegli anni; la poverina aveva provato in tutti i modi a sedurre
André, ma ogni singolo tentativo era miseramente fallito;
lui non la
vedeva neppure. Certo, era sempre gentile e beneducato con lei, ma
quando Christine iniziava a proporre questo e quello, André,
rispondeva con un secco e deciso:«No, ti ringrazio,
ma..» al quale
poi aggiungeva scuse o «non posso», a seconda dei
casi.
«Bene,
vedo che c'è già un po' di gente..possiamo
cominciare?» chiese
Martine.
«Aspetta,
non ci sono ancora tutti..» rispose Oscar.
Pochi
minuti dopo furono raggiunti da Rosalie, Antonietta, André,
un
ragazzo molto grasso, di cui Oscar non conosceva il nome, e Hans.
Non
appena scorse André, Christine cominciò a fare la
oca nel tentativo
di attirare la sua attenzione. Lui non la degnò di uno
sguardo e
andò a sedere fra Oscar e Diane. Quest'ultima sembrava molto
imbarazzata dalla sua presenza così, André
evitò di parlarle e si
sporse verso Oscar.
«Di
nuovo Romeo e Giulietta?» sussurrò.
«Non
ci hanno ancora detto nulla..» rispose lei.
«Meglio
così..»
Nel
frattempo Martine, sul palco, aveva acceso il microfono.
«Attenzione,
per favore!» esclamò. Tutti tacquero.
«Benvenuti
al corso di teatro! Questa attività durerà per
tutto il resto
dell’anno. Ci riuniremo tutti i lunedì, dalle
quindici alle
sedici, per realizzare lo spettacolo che verrà
rappresentato, in
luogo e in data da destinarsi, alla fine di quest'anno scolastico.
Ovviamente, questa è un’attività
extrascolastica e, se
parteciperete con costanza e passione vi verranno, come saprete,
attribuiti dei crediti formativi. Bene! Credo di avervi detto tutto!
La parola a Christine!» così dicendo,
lasciò il posto all’amica.
«Buon
pomeriggio compagni e compagne. L’idea di mettere in scena
uno
spettacolo è stata mia e di Martine ed è stata
appoggiata e
approvata con entusiasmo dai nostri insegnanti. Come da noi deciso,
metteremo in scena un classico della letteratura, ovvero
‘Romeo e
Giulietta’ di William Shakespeare..»
Nell'aula
si diffusero commenti annoiati, borbottii e sbuffi.
«Ogni
anno sempre la stessa storia!» sbottò Oscar,
annoiata. Christine le
lanciò un'occhiataccia.
«Ah
sì? Hai altre proposte per caso?»
«Effettivamente,
una ce l’avrei…» rispose, riflettendoci.
«E..sarebbe?»
domandò la ragazza, che evidentemente non si aspettava una
simile
risposta.
«Beh,
mettere nuovamente in scena ‘Romeo e Giulietta’
che, come ben
sai, è stata presentata e ripresentata Dio solo sa quante
volte,
specialmente in questa scuola..sarebbe da stupidi e, inoltre
rischieremmo di annoiare il pubblico a morte..io ti propongo
un’altra
storia, che non è scritta su nessun libro..»
«Mi
stai propronendo…una storia inventata?» chiese,
sconvolta.
«Precisamente,
ma non ti propongo una favola come Cenerentola..bensì,
qualcosa di
più..significativo, ecco.»
«Sentiamo..»
rispose, scettica.
«Sarebbe
una storia ambientata nel 1700…esattamente negli anni tra il
1755 e
il 1789. C’è questa ragazza, nobile di nascita che
è comandante
di un esercito..e che all'ultimo momento decide di disertare con i
suoi compagni e di prendere parte alla Rivoluzione per la
libertà..però, alla fine viene colpita da una
pallottola in pieno
petto e muore, proprio il giorno della presa della
Bastiglia..»
«Interessante..»
commentò Christine:«Potrebbe andare..»
«Manca
qualcosa..» fece Martine, poco dopo.
«E
cosa?» chiese Oscar.
«Cioè..va
bene la parte della Bastiglia..okay il fatto che lei è
comandante,
ma..voglio aggiungere qualcosa..qualcosa di ben più
forte…un altro
motivo per il quale lei decida prendere parte alla presa della
Bastiglia, posizionandosi proprio in prima fila, sapendo di non avere
molte probabilità di soppravvivenza..»
«Muore
per una Francia migliore, per aiutare il popolo a conquistare la
libertà..quale altro motivo potrebbe..?»
«..un
uomo..» la interruppe Christine, colta da un'improvvisa
ispirazione.
«Brava!!
Era quello che mancava! E’ necessario che lei si innamori!
Rendiamo
la storia più interessante!
Allora,
potremo fare così: lei inizialmente si invaghisce di un
altro uomo,
il quale, però..» Martine venne nuovamente
interrotta da
Christine:«Aspetta..mm..1700..era il periodo in cui in
Francia
regnava Maria Antonietta, giusto? Potremmo aggiungere anche lei..e
fingere che la donna Ccomandante fosse una sua grande amica e che per
molti anni fosse stata al suo servizio..»
«Grande!»
esclamò, Martine, eccitata:«Mi hai dato
l’idea! L’uomo di cui
la donna comandante si invaghisce era l’amante della
Regina!»
«L'amante
della Regina?» chiese, Christine, perpelssa.
«Ma
sì..non te lo ricordi? L'abbiamo letto l'anno
scorso..» Martine si
sforzava di ricordare:«Sì, dai..coso..quello
belloccio..quello del
ballo in maschera..F..qualcosa..Freser!? No..aspetta..ma
sì..quello
svedese..FERSEN!! Ecco come si chiamava!!»
urlò:«Lui era l'amante
della regina e lei lo sapeva, ma lui non si accorge del suo amore e
lei ne soffre immensamente. Alla fine, rinuncia a lui,
ma..c'è
quest'altro uomo..quello che poi diventerà il suo
compagno..»
«Era
il suo attendente! Da sempre innamorato di lei! Però non
poteva
farsi avanti poiché apparteneva al popolo..»
continuò, Christine,
tutta presa.
«Perciò
non poteva chiederla in sposa al padre! Però, un
giorno..meglio una
sera, lui, disperato, le dichiara il suo amore..lei lo respinge e gli
dice di non volerlo più vedere..ma col tempo si accorge di
provare
gli stessi sentimenti per lui e così…si dichiara
e si
fidanzano..ma il giorno dopo..»
«Lui
muore..gli sparano al petto..lei, distrutta dal dolore, non riesce ad
andare avanti senza di lui e, il giorno dopo, davanti alla Bastiglia,
è come se decidesse di suicidarsi..»
Le
due ragazze si guardarono e cominciarono a saltellare e ad esultare.
«Sarà
un successone!!!»
«Andremo
a Hollywood!!!» esclamarono.
«Adesso
definiamo i dettagli..» e ripresero a confabulare fra loro.
Passarono
la mezz’ora successiva ad aggiungere personaggi, ad
intrecciare
relazioni, a definire le scene. Il gruppo di Oscar, e gli altri
presenti, erano rimasti ad osservarle. Ad alcuni sembrava
un’ottima
idea, altri, invece, non erano molto convinti. Oscar si chiedeva a
che servisse l’aggiunta di quell’uomo, non era
necessario..lei
non aveva pensato a questo..certo, doveva ammettere che non si poteva
pretendere che, quella donna, seppur comandante di un esercito,
rimanesse sola come un cane per tutta la vita…poteva andare
comunque anche così..doveva avere fiducia in loro.
«Molto
bene! Abbiamo definito tutto! Ora, decidiamo a chi affidare le parti!
Dunque..» Martine li scrutò uno ad uno.
«Io
voglio fare il Comandante!» esclamò Christine, che
stava già
immaginando la scena del bacio in cui l’attendente era
André.
«Mi
spiace, Christine..sei troppo femminile per quella parte..»
la
ragazza ci rimase molto male. Voleva comunque vedere chi avrebbe
scelto..le avrebbe dato del filo da torcere fino alla fine!
«Ho
trovato! Oscar, lo farai tu il comandante!»
esclamò Martine, alla
fine.
Nel
sentire pronunciare il suo nome, Oscar alzò la testa di
scatto e
volse uno sguardo sorpreso in direzione della ragazza:
«Io?»
chiese.
«Sì»
«E
perché proprio io? Ci sono tantissime persone qui dentro a
cui
starebbe a pennello quella parte..»
«Io,
invece, credo che tu sia perfetta per quel ruolo. Infondo, l'idea
è
stata tua, no? Quindi, chi meglio di te?»
«Ma..io..»
«Niente
'ma..io..' o 'ma..però..'! Andrai benissimo! Inoltre, tu non
sei
esattamente..proprio..così..insomma, attenta a cose come il
trucco,
la cura dei capelli..perciò, vai ancora meglio! Senza
offesa,
naturalmente!»
Oscar
sosprirò:«D'accordo!» si arrese.
Era
certa che per il ruolo dell’attendente avrebbero scelto Hans.
«André,
tu farai la parte dell'attendente..»
Oscar
sgranò gli occhi. André l'attendente?! Il suo
fidanzato?! Era
ridicolo!
«D'accordo..»
Ad
Hans venne assegnata la parte del Conte di Fersen, l’uomo di
cui
Oscar si sarebbe dovuta invaghire, l'innamorato della regina, che,
naturalmente sarebbe stata interpretata da Antonietta. D'altro canto,
chi avrebbe potuto interpretare la Regina di Francia meglio di una
che, ogni mese, spendeva un patrimonio in vestiti e accessori vari?
Il ragazzo grasso sarebbe diventato Luigi XVI, Rosalie la migliore
amica di Oscar e moglie di un un ragazzo che sembrava il fratello
gemello di André poi, c’era il duro di turno,
Alain che aveva una
sorella di nome Diane, dalla ragazza interpretata, ed infine i
"cattivi" di turno, interpretati da altri studenti.
«Al
nostro prossimo incontro vi distribuiremo i copioni..spero che siate
tutti soddisfatti! A lunedì!» disse Martine, alla
fine. Tutti gli
studenti presenti in aula si alzarono e a poco a poco, uscirono.
C’era chi borbottava contrariato, chi credeva che sarebbe
stato un
fiasco, chi un successone. Oscar non sapeva bene da che parte stare
da quando aveva scoperto di dover fare la parte della fidanzata del
suo migliore amico, nonché protagonista.
Il
gruppetto si stava dirigendo ai cancelli d'uscita del cortile
esterno. Erano tutti molto silenziosi, immersi nei propri pensieri.
Diane si chiedeva perché le fosse stato assegnato un ruolo
tanto
marginale..certo, comprendeva benissimo di non avere la grinta
necessaria per il ruolo della donna comandante , dal modo in cui
l’avevano descritta, ma avrebbero potuto farle fare la parte
dell'amante di André o qualcosa di simile.
Antonietta
era soddisfatta, ma allo stesso tempo preoccupata. Il ruolo della
Regina di Francia era molto impegnativo.
Hans
era arrabbiato; si chiedeva perché non aveva potuto
interpretare il
ruolo dell’attendente.
Rosalie
non conoscendo il ragazzo che le era stato assegnato come marito era
un po’ timorosa.
André
era l’unico che appariva distaccato e indifferente, come se
non
gliene importasse. Oscar l’aveva notato e cercava di fare
altrettanto; non voleva che gli altri notassero il suo turbamento.
Giunti
ai cancelli, si divisero, salutandosi. Hans si fermò un
attimo con
Oscar.
«Allora..per
domenica va bene?»
«Certo!»
rispose lei, sorridendo.
«Okay..beh..ci
vediamo domani! Buona giornata!» le sorrise e si
allontanò.
«Andiamo?»
le chiese André.
«Sì..»
Salirono
sull’autobus e presero posto in fondo. Oscar si
ritrovò ad
osservare il paesaggio fuori dal finestrino, pensierosa.
«André?»
fece, dopo un po'.
«Sì?»
«E'
lei?»
«Lei
chi?» domandò.
«Diane..è
veramente lei la ragazza che ti piace?»
«Oh..ehm..sì..certo..te
l'ho già detto, no?» pareva essersi innervosito.
«E'
simpatica..»
«Già..»
«Che
dirai a tua nonna per la giustifica?» continuò
«Qualcosa
mi inventerò..»
Trascorsero
qualche minuto in silenzio.
«E..a
te? Com’è andata con..Hans?» stava per
dire Fersen.
«Bene..usciamo
domenica..» era arrossita.
«Il
primo appuntamento..wow!» finse di esserne felice.
«Già..»
sorrise lei.
«Sei
nervosa?»
«Sì..forse
un po'..» ammise.
«Ma
no, tranquilla! Vedrai che andrà benissimo!» le
sorrise, tentando
di sembrare rassicurante.
«Lo
spero..e..tu?»
«Io..cosa?»
«Tu
con Diane.. a quando la dichiarazione?»
«Stasera
penso che la chiamerò..»
«Bravo!»
«Ti
ha..detto nulla su di me?» chiese lui.
«In
realtà..qualcosa sì..»
«Cioè?»
era curioso.
«Lo
scoprirai tu stesso..» lo voleva tenere sulle spine.
«Non
mi piacciono questi giochetti..»
«No
sto facendo nessun giochetto..»
«Sì,
invece!»
«No,
invece!» ribatté, divertita.
«Stai
facendo la misteriosa..» continuò lui.
«Non
faccio la misteriosa..è solo che non so se lei vuole che tu
sappia
quello che mi ha detto..» rispose.
«Ah..quindi
ha detto che le piaccio?» tentò.
«Non
te lo dirò mai!» rispose.
«Va
bene..mi arrendo!»
«Ah,
ti arrendi? E io dovrei avere un attendente che si arrende al primo
'no'?» lo provocò.
«Eh,
ti dovrai accontentare..» rise lui.
Continuarono
a scherzare finché giunsero a casa De Jarjeys
«Beh..io
vado..ci vediamo domani!» salutò lui.
«Aspetta!
Non ti fermi?!» lo bloccò lei.
«No..tra
poco tornano i tuoi e..sai benissimo che mi detestano..»
«Mia
madre no..e poi, scusa, chi se ne frega?»
«Non
sono sicuro..»
«Dai!
Non farti pregare! Così chiami Diane e glielo dici da
qui!»
«Va
bene, se proprio insisti..»
«Non
insisto, è che..»
«Cosa?»
“Non
mi va di restare sola..» ammise.
«D’accordo,
d’accordo, rimango..» sorrise lui.
Salirono
in camera di lei e si sedettero sul letto. Oscar gli prese il
cellulare dalla tasca e glielo porse.
«Forza
e coraggio, chiamala!» disse, con fare incoraggiante. Lui
prese,
poco convinto, il cellulare e compose il numero.
«Pronto?»
udì rispondere, dopo alcuni squilli.
«Ehm..ciao
Diane, sono André..»
«Oh..ehm..c-ciao
André..che sorpresa!» esclamò lei.
Silenzio.
«Volevi
qualcosa?» chiese lei, più calma.
«Sì..cioè..volevo
parlarti..»
«Di
qualcosa in particolare?»
«Ecco..sì..insomma,
diciamo che..io..nsomma..volevo chiederti
se..magari…tu…vuoi
essere la mia ragazza?» pronunciò l'ultima frase
tutta d’un
fiato. Silenzio dall’altra parte. Oscar non ne capiva il
motivo.
Poi,
un urlo di gioia.
«Davvero?!»
chiese, Diane.
«Sì..»
rispose lui, confuso.
«Certo
che sì!!!» urlò lei, al settimo cielo.
«Okay…cavolo…è
fantastico!» sorrise lui.
«Ci
vediamo domani a scuola?»
«Contaci!
A domani!»
«Ciao,
amore!» e riattaccò. Oscar, che era rimasta per
tutto il tempo a
guardare fuori dalla finestra, sentendo quel saluto si voltò
di
scatto; quella strana sensazione allo stomaco era ritornata di colpo.
«Come
ti ha chiamato?» chiese, sforzandosi di sorridere e di non
sembrare
perplessa.
Lui,
che per tutto il tempo era rimasto a fissare il cellulare, alquanto
scioccato, rispose:«'Amore', mi ha chiamato
così..»
«Wow!
La prima ragazza che ti ha chiamato amore! Questa te la devi
segnare..» così dicendo, estrasse il diario
scolastico dallo zaino
dell'amico, aprendolo ad una pagina vuota per poi scriverci il
giorno, seguito dalla frase “La prima volta che sono stato
chiamato
amore da una ragazza.” lo richiuse e glielo porse. Lui lo
riprese,
spostando lo sguardo dal diario a lei. Sembrava spaventato.
«Che
hai fatto?!» doomandò, con rabbia.
«L'ho
scritto..»
«Io
non ti ho dato il premesso!» replicò.
«Mi
serve il premesso per scrivere sul diario del mio migliore amico?
Come se non sapessi già tutto di te..»
sbottò.
«Ci
sono cose che non sai!» esclamò lui, sempre
più arrabbiato.
«Ma
guarda..e scometto che c’entra Diane, vero!?» si
erano alzati in
piedi e si stavano urlando contro.
«Si
può sapere che ti ha preso?!»
«Non
mi piace quella ragazza!»
«Ma
se fino a un’ora fa stavate chiacchierando
pacifiche!» le ricordò
lui.
«Questo
non significa che mi vada a genio!» ribatté lei.
«E
potrei sapere per quale motivo?!» chiese, furioso.
Oscar
non disse niente. Si immobilizzò, sgranando gli occhi; era
quello
che stava cercando di spiegarsi da quando li aveva visti insieme
quella mattina. Lo vide riporre il diario per poi rimettersi lo zaino
in spalla ed avviarsi rapidamente alla porta. Afferrò la
maniglia ma
non andò oltre, si voltò a guardarla:
«Non rispondermi, non ha
importanza. Ci vediamo a scuola!» ed uscì, facendo
sbattere la
porta.
Lei
chinò la testa, i capelli le coprirono gli occhi. Rimase in
quella
posizione per un tempo che parve infinito, poi, si buttò sul
letto e
pianse. Al piano inferiore una porta
sbatté:«Oscar! Siamo tornati!»
Note
dell'autrice
Bene,
bene, bene..eccomi qui con un nuovo aggiornamento pronto per voi! :D
Capitolo
interessante..un po' transitorio, in effetti..chissà come mi
era
venuta l'idea della recita..ah! Sì! Ora ricordo! Siete
curiosi, eh?
Mi dispiace deludervi ma per saperlo dovrete aspettare ancora qualche
capitolo..:)
Bando
alle ciancie..che ve ne pare? Vi ha stupito la reazione di
André? Ha
un po' esagerato? Eh, è possibile..ma a tutto c'è
un perché, no?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo! :P
Sì,
lo so.."muta come un pesce" è il mio motto..
Ok,
ok..la pianto..ma voi riuscite a trovare un momentino per dirmi che
ve ne pare?? A lasciarmi un commentino anche piccino, piccino..? Mi
fareste felice! :D
Per
ora mi pare sia tutto!
Vedrò
di cercare di aggiornare prima possibile!
Adesso
passo alle recensioni e vi mando un grosso bacio!
Risposte
alle recensioni
lady
in blue: e io ti ringrazio tantissimo, veramente! Troppo
buona!
:* Comunque, effettivamente, Oscar se l'è proprio mangiata
la cara
Diane..^^" Anche se lei ha dimostrato parecchia
superficialità
e poco cuore in quell'occasione..spero ti piacerà anche
questo
capitolo! Un bacione a te!
pry:
mm..se non mi sbaglio la prima volta che viene nominata Diane
è nel
capitolo 9..ahah, ti è piaciuto Girodel versione prof, eh?
^___^
Sinceramente, io in versione insegnante lo adoro! Non so
perché ma
secondo me gli sta a pennello quel ruolo! :D Per quanto riguarda
Alain e Bernard..in questo capitolo, come puoi vedere tu stessa, ho
nominato Alain e poi..c'è quel misterioso ragazzo che
somiglia ad
André come una goccia d'acqua..^^ Riguardo loro apparizioni
in
futuri capitoli non voglio anticipare niente, anche perché,
avendoli
scritti anni fa e riguardandoli ora, capita anche cha aggiunga o
tolga dei pezzi..perciò, non si può mai sapere..:)
Intanto,
ringrazio anche te, infinitamente! Se hai tempo, fammi sapere che ne
pensi anche di questo capitolo! Un bacione!
Tetide:
Sono felice che ti piaccia e che la trovi originale! :D Comunque,
Hans è tornato in questo cap., come puoi vedere!
C'è, c'è, tranquilla! Anche se non si vede,
c'è! ;) Baci!
ninfea306:
Mi fa molto piacere che la mia storia ti piaccia e, effettivamente,
sì, è piuttosto insolita, ti do ragione. :D
Per
quanto riguarda Diane..sai che, sinceramente, non saprei che
risponderti? Semplicemente, credo che quando scrissi
questi capitoli, mi venne naturale descriverla così..^^
Grazie mille
anche a te e, se hai tempo, magari, fammi sapere cosa pensi anche di
questo cap.! Un bacione!
Ed
eccomi alla fine di un altro aggiornamento! :D
Come
sempre, i miei più sinceri ringraziamenti vanno a coloro che
recensiscono o che semplicemente leggono questa storia!! Grazie
infinite, come sempre!! Vi adoro!!
Per
ora è tutto!!
Al
prossimo aggiornamento!!
Bacioni!!
Lady
Giuly93
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