Pizza&Ben
[Spazio Autore]
Hola!! Ho visto le visite e
mi sono venuti i lucciconi*__________________________* Yap che bello!!! Ho
trovato anche un possibile volto per la mia Isa*_____________* Miranda Kerr
potrebbe fare da prestavolto http://www.fightingoverme.com/gallery/data/1908/medium/miranda-kerr_COM-modeling026-007.jpg, http://justiceleagueunlimited.files.wordpress.com/2009/06/miranda-kerr.jpg ad essere bella è bella, castana occhi azzurri....potrebbe, ma
vediamo se trovo altro, fifi. Comunque il capitolo è uscito, ma questo primo
incontro chissà...I personaggi di contorno sono tanti, e oltre alle due amiche
ci sarà qualche altra presenza maschile il cui utilizzo potrebbe anche essere
diverso da quella di "carta da parati". Vi ricordo che i vostri consigli sono
accettati tantissimo e anche le critiche, mi aiuterebbero sicuramente tanto! Al
prox aggiornatamento, probabilmente in settimana, tra un paio di
giorni.
Baci,
Janeisa
Pizza &
Ben
Avevo ancora la testa altrove quando rientrai in casa, sotto lo sguardo
palesemente curioso di Rose, che era venuta ad aprirmi la porta. Quasi
come un automa camminai verso la mia stanza, con la testa sollevata e inclinata di
lato, ero decisamente nel mondo dei sogni. Accesi la piccola abut-jour sul comodino, lanciai sul
letto la bustona bianca di Chanel contenente il mio vestito e mi gettai
sul letto "a quattro di bastoni", posizione a gambe e braccia aperte così
come la chiamava Rose.
Guardai il soffitto
ripensando a quanto strana era stata quella giornata, a partire dalla telefonata
dell'Arpia, all'anagrafe Maria Francesca Rossi (un cognome più banale non potevo
sceglierlo NdME xD) in Romano D'Aquila, poi la corsa al negozio e la caduta che
mi aveva cambiato decisamente la giornata ed ora? Lui voleva venire da me? Sogno
o son desta? Cambiai posizione, da "a quattro di bastoni" a cucciolo in grembo
alla madre, mani chiuse a preghiera sotto la testa e sguardo fisso sulla parete
coperta di poster della mia stanza. Il mio sguardo corse sulla carta da parati e
sulle figure immortalate dalla carta e dalla fotografia.
Merda esclamai
mentalmente mentre guardavo come se lì vedessi per la prima volta tutti i
poster! Ben non poteva entrare in quella stanza! Non in quello stato, si sarebbe
fatto tante di quelle risate; mi sollevai lentamente dal mio lettone da
una piazza e mezza e mi avvicinai alla parete, mentre le mie dita affusolate scorrevano sulla
carta leggere. Toglierli non me ne passava neanche per l'anticamera del cervello, spostare l'armadio
non era possibile neanche se avessi fatto venire il pizzaiolo di "Bella Italia" che
quanto a stazza era secondo solo ad un armadio, sospirai rassegnata
mentre comprendevo che sarebbero rimasti lì alla merce del mio futuro ospite,
ma ripensandoci forse non ci sarebbe entrato, perchè doveva mai entrare nella mia
camera da letto. Ecco a proposito di camera da letto, mi voltai
a guardare il mio regno e quasi mi mangiai le mani.
Era ora di ordinare la mia
stanza, la confusione vi regnava sovrana e io da buona regina dovevo decidere di
mettere un ordine, almeno apparente al caos di libri, quaderni, buste di
acquisti mai indossati. Ecco dovevo far sparire tutte le buste con un marchio
quantomeno famoso, come Chanel, D&G, YSL, una ragazza-fattorino come mi ero
definita non poteva permettersi di comprare quella roba!! Iniziai a scorrazzare
per la stanza mulinando le braccia in aria mentre mi avventavo sulle buste e le
infilavo a forza in fondo all'armadio, e riprendevo a riorganizzare il mio
caos ordinato della scrivania, dove giacevano i resti di cinque giorni
insonni per studiare, raccolsi due tazze di caffé, i pacchetti di caramelle
finite e una bottiglia di coca cola dove oramai trovare una bollicina era come
vincere al super ball
e mi fiondai in cucina travolgendo il cubo e la poltrona gonfiabile; Rose e
Alis mi guardavano dalle loro rispettive stanze, senza interrompermi, senza
parlare e soprattutto guardandomi come se nulla fosse, stavano aspettando il
momento buono di scattare da bravi segugi qual erano. Tornai in camera,
raddrizzando il cubo morbido che Alis usava come sedia quando si trasferiva da
me il pomeriggio e la sedia gonfiabile di Rose che nella mia feroce fuga avevo
fatto rimbalzare un po' ovunque. Tornai alla scrivania e cliccai il tasto
"Ripetizione Casuale" sul mio computer, lasciando che la musica invadesse la mia
stanza e cullasse i miei sensi. Ah decisamente meglio
mi dissi mentalmente lasciando vagare il mio sguardo sul regno, che ora
cominciava a riemergere da sotto le macerie, non sto scherzando, fino a
qualche minuto fa sembrava che l'urugano Katrina avesse deciso di fare una deviazione
per casa mia. Però, c'era ancora qualcosa che non quadrava, cosa? Ma certo
vi era una busta enorme di Chanel che troneggiava ancora sul letto mentre
un enorme insegna al neon la indicava come PERICOLO. Fece la stessa fine
delle altre buste, chiuse nell'armadio; ora che la stanza appariva più "stanza" e
non più discarica abusiva, mi lasciai andare ad un grosso respiro cadendo sulla
mia poltrona rosa shocking che mi accolse a braccia..o forse dovrei dire
a braccioli aperti, purtroppo per me e per il mio cervello mettere a posto aveva
rimandato l'inevitabile assalto delle mie due più care amiche, che non appena avevano
smesso di sentire i miei passi da mastino napoletano si erano fiondate
da me. Le guardai qualche secondo, prima di dire. - Ehm sedetevi -
il mio tono e la mia faccia le convinsero che era meglio poggiare il loro culetto da qualche parte
che fosse abbastanza solida; feci un respiro e aprì bocca, mentre una musica decisamente familiare
invadeva la stanza. Alis saltò mentre Rose ripescava il mio cellulare
da sotto il fondoschiena della ragazza, sbirciando lo schermo - Sconosciuto
- mi disse lanciandomi l'apparecchio che afferrai al volo, cliccai il verde e
risposi palesemente curiosa - Si? -
- Ehi Terremoto! - mi
disse una voce maschile dall'altro capo del telefono. - eh? - domandai senza
capire - Come eh? mi hai quasi ucciso oggi pomeriggio e ora te ne esci con eh.
Okay ritentiamo. Ehi bella italiana - rispose la voce che ora cominciava ad
avere nome e cognome. - Ben? - domandai insicura, mentre Rose e Alice pendevano
dalle mie labbra con tanto di lingua da fuori, lancia uno sguardo furtivo ai
poster al mio fianco. Merda - Bingo!
- esclamò esultante il ragazzo, vabbè non era proprio la stessa esclamazione....-
Ehm devi dirmi qualcosa? - domandai ancora, mentre lanciavo un'occhiata a
quelle due tiranne che stavano complottando contro di me, Alice doveva aver intuito qualcosa.
- Sai perchè dovrei diffedermi da un immediato attacco. - Alice raccolse un cuscino
e si avvicinò a me, con un sorriso tipo iena del Re Leone! - Ben devi
dirmi qualcosa? - tentai ancora alzando il livello di voce mentre mi alzavo dalla
sedia e indietreggiavo verso il balcone, cribbio, vicolo cieco! - No,
volevo solo ribadire la mia presenza, sai potresti essertene già dimenticata
- rispose allegramente lo sentivo saltellare. - Cosa stai facendo? -
chiesi mentre afferravo la prima cosa a portata di mano: una scopa rivestita
di carta argentata, scherzo delle due pesti che ora si avvicinavano a me. E
dicono di essere mie amiche. - Sto infilando le scarpe - mormorò, mentre
grugnivo, dovevo chiudere prima di essere linciata viva. - Ben devo chiudere....ciao -
chiusi un secondo prima che Alice mi lanciasse il cuscino e colpisse rumorosamente
la mia portafinestra. - Ehi! - esclamai contrariata, ma il volto di Alis
non ammetteva repliche. - Okay okay, vi racconto - urlai alzando le mani in segno
di resa - Ho conosciuto un ragazzo, ehi aspetta a linciarmi! - prevenii un
lancio da parte di Rose - si chiama Ben....Barnes. Si Alice raccogli la mascella
per favore - dissi rivolta alla mia compagna di avventure cinematografiche. - Cioè
il figo di cui oggi dobbiamo vedere il film? - esordii Rose indicando il poster
alle sue spalle, annuii. - Rose raccogli la mascella anche tu - mi ritrovai a
dire mentre stringevo ancora il manico di scopa, meglio prevenire. - E quindi? -
domandò Alice, che aveva tanto occhi a cuoricini stile anime giapponese - Si è
invitato a cas..- non avevo neanche finito che Alice mi saltò addosso esordendo
con un urlo degno di Tarzan - ma vieni!!!!! -
Ora Alice non è un armadio, ma neanche un peso piuma, e
ritrovarsela indosso, ancorata al mio collo non è il massimo delle mie
aspirazioni, cominciai quindi a picchiarla per farla scendere. - Lasciami..Alis
così mi soffochi.Alice...Al..ice.....Alice De Santis per l'amor del cielo
smettila! - urlai mentre la tiravo per la maglietta e la constringevo a lasciare
il mio povero collo. Quando decise di staccarsi avevo decisamente un aspetto da
premio oscar, i miei lunghissimi capelli arruffati e spettinati, il fiatone e la
maglietta che aveva visto sicuramente tempi migliori, e solo perchè la mia
migliore amica non riusciva a trattenersi dinanzi
all'"idea"
che Ben Barnes venisse da noi, e
quando se lo sarebbe trovato davanti cosa mi sarebbe successo, mi soffocava? Le due
fuggirono nelle loro stanze, se si mettevano
in tiro le riempivo di piombini! In quel momento la sveglia sul mio comò
emise un lieve bip, controllai velocemente che ora segnasse e sbiancai di colpo,
erano quasi le sette e mezza, e quel caro ragazzo sarebbe
arrivato a momenti.
Calma, Isa, Calma. Fai gli esercizi
di respirazione.
Respirazione un corno. Mi passai una mano
nei capelli mentre venivo presa dall'ansia. Chi c***o me l'avev fatto fare
di "invitarlo"? Ehi no aspetta, si era invitato da solo, non mi prendo colpe che
non ho.
Lisciai la maglietta che indossavo, ma niente da fare continuava
ad avere l'aspetto di uno straccio per lavare a terra, incrociai le braccia e
la tolsi mentre correvo all'armadio a prenderne un'altra dalla pila di panni che
giaceva tra le ante, ne scelsi una a caso sui toni
dell'azzurro, mentre ritrovavo le mie pantofole sotto la scrivania e le infilai ai piedi.
Fuori dalla mia stanza si era scatenato l'inferno, Rose preparava i pop
corn che scoppiettavano nel microonde e le patatine da sgranocchiare, mentre Alis, cantando
a squarciagola la canzone che il mio computer aveva scelto, era presa da una mania
incredibile di far entrare tutti i suoi poster su "il figo" come l'aveva
chiamato Rose in un cassetto. Disperata! Ne doveva avere almeno quindici, tra
locandine di film, poster usciti da giornali e un gigantografia di Ben sopra al
soffitto, così che la mattina appena si svegliasse lo vedesse, gliel'avevo
regalata io e l'avevo attaccata personalmente mentre dormiva, quando l'aveva vista
la mattina dopo aveva avuto una reazione simile a quella di poco fa. Un lieve
vibrazione sfiorò la mia gamba, ripescai il cellulare dalla tasca e lessi "1
messaggio", arricciando il labbro mentre mi chiedevo chi era, lessi: Ehi
Isabella!! Sono Sergio, l'italiano del taxi..come va?..okay domanda stupida
visto che ti ho vista neanche un'ora fa. Allora, ti volevo chiedere sei libera
in questi giorni? Se si fammi sapere. A presto.
Sorrisi tra me, chiudendo il cellulare e pensando a quanto sia
stata strana quella giornata, sobbalzai leggermente quando il campanello suonò e
quella calma che mi aveva invasa da cinque minuti a quella parte scomparve, di botto,
mentre mi avvicinavo alla porta d'ingresso. Il mio computer continuava a cantare
a squarciagola "This is the life" di Amy McDonald accompagnata da una sgraziatissima
Alis, Rose stava trascinando la mia poltrona gonfiabile nel salottino, di fianco
al tavolino dove stava appoggiata una pila ordinata di fazzoletti, due ciotole
con patatine e pop corn e quattro dvd che facevano bella mostra di
sè. Mi avvicinai strisciando i piedi alla porta e dopo aver dato uno sguardo
dallo spioncino e aver tratto un lungo respiro, l'aprì. Ben era davanti a me, con
le mani in tasca, un maglioncino grigio li fasciava il petto, coperta da una
giacca nera e un paio di jeans scoloriti, i capelli castani incorniciavano quel
volto che trionfava sovrano nella mia mente, e un sorriso di quelli inseriti
nella lista delle cose proibite ad incresparli le labbra. Oh ca**o gli sto
guardando le labbra come un affamata! Mi schiari la voce, facendomi di lato per fargli segno di passare
e recuperata la fantomatica dignità femminile, per cui tante donne si erano
battute nei secoli dei secoli. Amen. Si Amen, Addio al mio cervello, era
andato in vacanza. Su di qualcosa, labbra apritevi e emettete suoni!
implorai
come una disperata il mio centro celebrale. Lo salutai. - Ciao Ben -, e qui
il suddetto giovane attentò alla mia vita schioccandomi un bacio sulla guancia
che durò anche più di qualche secondo, sotto lo sguardo di Alice che era
appena uscita dalla sua stanza e ostenteva una mascella chilometrica. Mi scappò
da ridere mentre allontanavo in malo modo Ben, facendolo voltare verso la
mia amica. - Lei è Alice, Alice lui è Ben - li presentai, giusto qualche secondo
e poi spinsi entrambi nella sala adibita alla nostra pazzia. In salotto
la bambolina Rose era intenta a leggere le trame di due film, di cui
riconobbi immediatamente l'identità: Dorian Gray e Prince Caspian. Che serata!
Avevamo cominciato da poco ad educare Rose alle opere di Ben, cominciando con
Locked-in e Stardust, ma era ridicolo costringere Ben a guardare un film che
lui sapeva a memoria! - Rose - la chiamai indicandole Ben, e lei appena vistolo
si aprì in un sorriso contaggioso. Ah la mia bambolina Rose voleva uccidere Ben,
il quale sorrise a sua volta. - Ciao sono Ben - si presentò tendendole la mano,
a cui le rispose con una risatina - Oh lo so chi sei! - Strinse la
mano dell'attore girando i due dvd e rivelando il nostro segreto. Ben rimase
un attimo sorpreso, poi si girò verso di me, si passò la lingua sui
denti, mentre gli occhi brillavano divertiti - E io sarei il cinema? - domandò
venendo verso di me e fermandosi troppo vicino per i miei gusti - Ehm...sei
capitato nella serata Pizza&Ben - rivelai con una alzata di spalle,
lasciandolo visilmente divertito, passò al mio fianco e mi cinse le spalle, e
minacciandomi con un dito disse - Vabbè se siamo in ballo...balliamo no? - disse
senza aspettarsi una risposta, mi spinse dolcemente verso il divano su cui
mi accomodai tra una imbronciatissima Alis e un divertito Ben, il quale mi
stupì chiedendo a Rose - alla caro Rose, cosa scegli? - , e quella che si definiva mia
amica, mi fissò con uno strano scintillio negli occhi e disse allegramente,
decretando la sua morte per mia mano, e la mia fine per infarto - Dorian!
-
Eravamo lì da mezz'ora a fissare il
mio compagno di divano, si perchè Alis era fuggita in camera mia a pescare il
suo cubo e aveva lasciato il divano per noi. Che cara donna! Anzi che care
donne, stavano complottando contro di me, anzi contro il momento, anzi i
momenti dove quel maledetto ragazzo affianco a me sarebbe stato denudato sullo schermo
e per concludere in bellezza Ben aveva poggiato con nonchalance una mano sulla
mia spalla e giocava con i miei capelli. Ora se c'è una cosa che mi
manda letteralmente in coma, o in estasi a seconda di chi lo fa, è l'accarezzarmi
i capelli e Ben aveva deciso di portarmi al tracollo emotivo, quindi tenevo
gli occhi sullo schermo, tanto o lì o di fianco a me, comunque il mio cuore
stava rischiando decisamente un infarto. Le pizze erano state ordinate ma tardavano
ad arrivare e il mio stomaco non poteva continuare a patatine e pop corn,
quindi maledivo il pizzaiolo, il fattorino, Rose per aver scelto il film, Alice
per aver abbandonato il divano e Ben per essere così dannatamente irresistibile
e per essersi invitato da me. Il silenzio palpabile in casa fu interrotto da
un suono acuto quale il campanello e vincendo su Alis mi fiondai alla
porta, aprendola d'impeto e ringraziando in mille lingue il fattorino, che poi
si rivelò essere - ANDREA!!!!!! - trillai estasiata dalla vista del mio amico,
che se non avesse avuto le pizze avrei abbracciato di slancio, saltandoli al
collo. Il giovane sbuffò leggermente a sentirmi chiamarlo in italiano - Bells
quante volte ti devo dire che il mio nome è inglese! Andrew ti sembra italiano?
- domandò entrando e avviandosi in salotto con me attaccata al braccio.
Trovammo Alis in estasi davanti alla televisione, sotto lo sguardo divertito di Ben,
e Rose intenta a non perdersi una parola. - Rose! - urlai, mentre la mia
amica sbuffava e metteva in pause il film - guarda chi è tornato - continuai ad
usare un tono elevato mentre con una mano accedevo una luce rivelando me
attaccata come una piovra al braccio di Andrew e mi beavo della vista di Rose
che sgranava gli occhi e volava tra le braccia del
ragazzo magicamente liberate dalla sottoscritta, che si avviò con il cibo sul divano,
Ben continuava a tenere fisso lo sguardo su di me fin troppo palesemente e
non lo distolse neanche quando mi riaccomodai di fianco a lui. - Ehi Andrea
- esclamai allegramente ignorando di proposito la sua occhiata innervosita, adoravo
farlo sbuffare assumeva una faccina che Rose avrebbe sbaciucchiato fino a
consumarla - Ehi Andrea senti hai finito il turno? - al suo segno positivo
esultai mentalmente. - Resta con noi allora! - e Rose non se lo fece ripetere
due volte, schiaffandolo sul divano e accucciandosi di fianco a lui,
costringendo me ad avvicinarmi a Ben, ben lieto di sottrarmi alla vicinanza dei
due piccioni, che tubavano già alla grande. Alcuni suoni sinistri mi fecero
sussultare - Cosa sono tuoni? - chiesi lanciando uno sguardo fuori dalla
finestra. - Ehm no - biascicò Alis - è il mio stomaco! Mangiamo? - Annuimmo
tutti contemporaneamente e afferrai un cartone che rivelò contenere la mia
margherita doppia mozzarella, che bontà! Quando si tratta di PIZZA non c'è che
ma che tenga, si mangia e basta, con le mani lasciando che l'olio goccioli nel
cartone e inspirando il profumo fantastico del basilico, Rose riavviò il film e
le immagini ripresero a scorre sotto i nostri occhi. Solo allora Andrea
riconobbe nel mio vicino di posto l'attore e rimase a guardarlo chiudendo e
riaprendo la bocca per alcuni istanti. Poi tacque mentre io ridevo di gusto per
la scena appena vista, cercando di coprire anche il rumore che faceva il mio
cuore battendo rumorosamente nel mio petto. Oddio che serata!
Alis ci aveva abbandonati da alcuni
istanti sostenendo di andare a letto perchè l'indomani aveva l'esame, e lasciò
me con Ben a guardare il film, si perchè i due piccioni aveva deciso di
recuperare il tempo perso come stava facendo in quel momento Dorian davanti ai
miei occhi, deglutii mentre percepivo il calore delle carezze lasciate da Ben
sul mio collo e tra i miei capelli! Mi stava mandando al manicomio, già sono
caduta ai suoi piedi ai tempi di Stardust, voleva usarmi come scendiletto?Ero
così presa dal film, per non cadere in tentazione e accarrezzare la testa di Ben
che non mi accorsi che mi aveva dolcemente attratta a sé e ora appoggiavo il mio
capo al suo petto, percependo chiaramente il suo cuore battere nel mio orecchio.
Pensando di non farmi vedere sollevai il mio sguardo verso di lei, mai fatto
errore più grande, Ben non guardava il film ma me e quindi quando mi vide
sollevare il viso verso di lui, si avvicinò per fare quello che aveva tramato
per tutta la serata. DRIIIIIIIIIIIIIIIIN Un suono gracchiante proveniente da
sotto il mio sedere mi fece alzare di scatto rompendo l'idilliaco momento. Lo
sentii rispondere ma ero già fuggita in bagno, a sciacquarmi il viso arrossato e
a riprendere fiato. Tamponai con l'asciugamano rosa lì vicino e cominciai a
maledirmi di essermi fatta trovare così vicina. Lui fa così con tutte, come
me lo devo far entrare in testa, ora verrà qui è dira Scusami stavo facendo un
errore. - Isa? - la sua voce mi fece sussultare e mi costrinsi a voltare la
faccia. - Dimmi Ben - esordii sorridendo allegramente. - Ehm devo andare, Lia,
la mia agente ha fissato una serie di impegni per domani mattina presto e dovrei
andare a nanna - rise amaramente mentre io mi avvicinavo annuendo e precedendolo
alla porta lo sorpassai. Mi seguì fin nell'ingresso e lì lo salutai con un casto
bacio sulla guancia ben lontano dalla sua bocca. Era appena uscito oltre la
soglia che si voltò di scatto. - Ehm Isa..io..ehm senti scusam.. - lo interruppi
bruscamente, con un tono forse troppo acido, non me ne importava. - Tranquillo
Ben...ho capito tutto, non devi scusarti...a quando sarà - E chiusi la porta,
appoggiandomi ad essa e respirando a pieni polmoni il suo profumo che aveva
assuefatto l'aria. Maledizione!
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