Lasciati amare

di Sarty
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“Bonnie … Bonnie svegliati!”

Quella voce le era decisamente familiare, anche se non la sentiva da parecchio tempo ormai ...

“Nonna?!” Bonnie aprì lentamente gli occhi e vide la debole fiamma di una candela. La osservò attentamente, anche perché era l’unica fonte di luce che potesse vedere. Intorno a lei non c’era altro che buio, nero e un silenzio profondo.

Lentamente, dietro quella fiamma fioca, iniziò ad intravedere il volto di sua nonna, un debole sorriso sulle labbra, in netto contrasto con gli occhi seri e preoccupati.

“Nonna!” la voce di Bonnie era spezzata dai singhiozzi “Nonna, come sono felice di vederti!” Bonnie avrebbe voluto buttarle le braccia al collo, stingerla forte a sé o meglio, stringersi forte a lei!

“Piccola mia” iniziò sua nonna “Come mi spiace che non abbiamo avuto tempo di parlare di quello che avresti dovuto affrontare … Quando provai a spiegarti eri troppo giovane, sapevo che non mi avresti creduto, almeno all’inizio…”.

Adesso gli occhi di Bonnie si erano riempiti di lacrime, che iniziavano a scenderle lentamente sulle guance. “Oh nonna, quanto vorrei averti qui vicino! E’ tutto così difficile, non so come comportarmi a volte e ho tante domande…”

“Lo so tesoro mio”, la interruppe la nonna “Anche adesso purtroppo non abbiamo molto tempo. I tuoi poteri si sono decisamente rafforzati, la tua aura è diventata molto forte, per questo adesso possiamo parlare, anche se per poco”.

“Oh nonna…” iniziò Bonnie, ma l’anziana signora la interruppe.

“Bonnie, non abbiamo molto tempo, ascoltami attentamente: il tuo Potere sta crescendo a tal punto che potrebbe attirare l’attenzione di altri Poteri. Nonostante i progressi che hai fatto, devi imparare ancora molte cose, ma da sola non sarai in grado. Come ti spiegai a suo tempo, entrambe le famiglie da cui discendi erano dotate di Potere, per questo tu sei la più forte e la più dotata fra noi. E proprio per questo devi essere istruita da altre streghe, potenti e sagge. Alla prossima luna piena, esegui un incantesimo di congiunzione, richiamando “Gli spiriti di Silver Lake”. Saranno loro a curare la tua istruzione, ti aiuteranno a prendere pieno controllo sul tuo Potere e a prepararti ad affrontare ciò che ti ha riservato il futuro”.

“Ma nonna, cosa devo dir loro, io non sono sicura di poter…” Bonnie non riuscì a finire la frase: le parole di sua nonna l’avevano turbata, o meglio, spaventata.

“Ti stanno già aspettando Bonnie, loro sanno già tutto … Posso capire come ti senta, ma fidati di me, ti prego”.

Bonnie fissò gli occhi di sua nonna e una sensazione di fiducia la pervase. “Va bene nonna, farò ciò che mi hai chiesto”. Bonnie sentiva che il loro tempo era ormai giunto al termine “Quando potrò rivederti di nuovo?” Adesso la fiducia stava lentamente lasciando il posto alla tristezza.

“Presto Bonnie, ci rivedremo presto, questa è una promessa. Ma prima di andare un’ultima cosa” Gli occhi di sua nonna si chiusero e Bonnie sentì qualcosa materializzarsi nella sua mano. Abbassò gli occhi e guardò il suo palmo: vi era un piccolissimo talismano a forma di stella a cinque punte con al centro due onde intrecciate. Fissò il piccolo oggetto per un istante e poi rivolse nuovamente lo sguardo a sua nonna.

“Questo talismano ha il potere di richiamarti nel caso la persona che lo possieda si trovi in pericolo ed abbia bisogno di te. Ho pensato che sarebbe stata una prova del nostro incontro e…” Fece una pausa fissandola con uno sguardo che Bonnie non riuscì a decifrare “E penso che potrebbe servirti, prima o poi. Magari hai già in mente una persona a cui vorresti darlo”. Detto questo, un sorriso sereno si stese sulle labbra della nonna, mentre il suo viso iniziava lentamente a sparire, proprio come era comparso.

“Nonna, nonna aspetta!” Bonnie voleva correre da lei prima che fosse tardi, ma tutti i suoi tentativi erano vani, non riusciva a muoversi di un millimetro.

“A presto piccola mia, ti voglio bene” disse sua nonna in un soffio, sparendo.

“Anche io ti voglio bene, nonna!” urlò Bonnie mentre le lacrime continuavano a rigarle il viso.

Infine la candela si spense.





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