II capitolo
Desclaimers: questa storia non ha alcuno scopo di lucro. I personaggi
(umani, Na'vi e animali) e i luoghi appartengono al carissimo James
Cameron. Alcuni personaggi in futuro saranno di mia invenzione,
Mi preparo di tutto punto. Ho perso temo a cercare il pronto soccorso
in lungo e largo nella speranza di poter salvare il mio avatar.
"E' una speranza inutile."
Mi fermo un attimo. E' stato il dottore/scienziato che è in
me a parlare.
Mi passsano davanti tutti
perché dell'inutilità delle mie azioni.
E la conclusione è...
Che onestamente non me ne frega niente. Ci provo lo stesso.
Chilometri di bende e litri di disinfettante... Cloroformio? No meglio
meglio tanto anestetico.
Lo zaino? No, questo è troppo piccolo. Svuoto quello da
spedizione scientifica che è grande quasi quanto me.
Andrà benissimo.
Ci infilo tutto a forza sperando che non scoppi nulla...Accidenti sto
sprecando troppo tempo... Mi sbrigo più velocemente che
posso.
Trudi aveva lasciato delle armi in più qui. Eccole, meglio
prendere qualcosa di maneggevole e leggero. Non si sa mai che posso
incontrare per la strada. Manca l'exopack. Lo infilo di corsa.
Pronto. Esco. Da lontano si sentono esplosioni fragorose. Spero che
Jake non li abbia fatti avvicinare all'albero sacro altrimenti
è davvero finita. Mi addentro nella foresta muovendomi a
scatti cercando di orientarmi per raggiungere il posto dove abbiamo
combattuto. Se avessi avuto ancora il corpo da avatar sarebbe stato uno
scherzo arrivare, le falcate sono enormi rispetto alle mie.
Così sono un piccolo idiota. Le esplosioni sembrano farsi
sempre più forti, devo muovermi.
Riesco ad andare più veloce.
Un barrito. E' sicuramente un hammerhead.
Ecco a questo non avevo pensato minimamente. Ma come faccio a essere
così stupido? Basterebbe un moscerino di Pandora a farmi
fuori, figurarsi un bestione di quelli.
Rimango tra le erbe alte ma mi costringo a proseguire.
Fa caldo, Pandora avrà 40° all'ombra come minimo.
Un uggiolio spiacevolmente conosciuto. Un nantang. Cazzo. E non era
troppo lontano.
Alzo la guardia. Non deve cogliermi impreparato.
Mi volto ala mia sinistra.
Oh-ho... fine dei giochi Norm. Deglutisco, mentre sudore freddo mi
scivola sulla pelle caldissima.
Lo guardo fisso, ipnotizzato. Ho paura che se mi muovo
impercettibilmente mi attacca.
C'è un nantang* enorme. Forse più grande della
media, forse enorme dal mio punto di vista microbico.
Ulula ancora, continua a fissarmi, annusa l'aria: è un
animale notturno di regola, non vede molto bene alla luce.
Fantastico. Scopre i denti affilati e tira fuori la lingua. Credo che
questo abbia una buona vista. Non avrà problemi a spaccare
le mie ossa. Mi si accappona la pelle.
"Eywa srungsi oeliru**..."
Morire combattendo, anche con una pallottola tra gli occhi, saltare in
aria con una bomba, sventrato da un bazooka.. non mi importa come ma
non così! Non una morte inutile, sbranato da un animale!
Mi scendono lacrime bollenti.
"Eywa srungsi oeliru... Eywa aiutami, ti prego" mormoro.
Il nantang si muove, continua a fissarmi. Il mio cervello strepita
l'ordine di scappare. Rimbomba nella mia testa pulsando nelle tempie,
ma non mi muovo, non ci riesco.
Ringhia. Si avvicina. La sua pelle luccica proprio come quella di un
serpente.
Faccio un passo indietro finalmente. Errore madornale.
Scatta. Non ho nemmeno il tempo di dire "a" che il mio fucile viene
disintegrato istantaneamente.
Era acciaio, santo cielo!!! Non sarò più duro di
un muffin per lui.
Scaglia via i rottami, bene è il mio turno. Mi lascio cadere
a terra e mi metto le mani sulla testa.
Il suo ringhio sopra di me.
Quando inizia a sbranarmi?
"Eywa srungsi oeliru... anche se hai deciso che non devo combattere
più..." bisbiglio.
Sto facendo delle mie ultime volontà un casino di na'vi e
inglese. Non mi importa nemmeno di questo.
Soprattutto adesso che mi è arrivata un zaffata d'alito
caldo addosso.. Mi si drizzano i capelli.
Sento lo zaino essere tirato. Piano piano, poi con più
violenza.
Sta giocando con il cibo per caso? Molla la presa e una zampa mi si
poggia sul petto e mi mette a sedere a terra poco gentilmente tanto da
fissare a pochi centimetri i suoi occhi. Continua a fissarmi. Allunga
la testa verso il mio collo.
Ecco finito il gioco.
Urlo. E mi sento tirare ancora per lo zaino. La sua zampa si allunga
verso la mia canottiera e la
artiglia. Riesce a trascinarmi per diversi metri.
Mi mola e scatta avanti. Uggiola forte, quasi impaziente. Ma che
diamine vuole? La facesse finita e mi mangiasse! Non è
possibile che mi prenda in giro giocando ad acchiapparella!
O forse, nell'ipotesi più lontana... Magari vuole che lo
seguo... Ma è praticamente impossibile!
Provarci non nuoce, alla fine morto per morto...
Mi alzo e faccio qualche passo malfermo verso di lui. Scatta avanti.
Oh cazzo... Ma veramente? Di solito non staccano la testa alle vittime
e le trascinano nella loro tana?
Cos'è questa, diplomazia animale?
Provo a scappare. Non lo seguo e mi butto a capofitto nella boscaglia.
Ululati dietro di me: alti e rabbiosi. Mi corre dietro e corro anche io.
Una presa alle caviglie e vado incontro alla terra. Adesso mi ammazza.
Mi sento tirare nuovamente per lo zaino e mi alza fino a farmi mettere
in piedi come un cucciolo che cade continuamente.
Ma quanta forza hanno i nantang?
Mi ringhia e non appena sono in piedi afferra la tela dei pantaloni con
i denti.
No. Non mi sono giocato una gamba. Mi fissa e tira. Molla.
Indietreggio. Ringhia ancora e fa scattare i denti.
Messaggio inequivocabile. O lo seguo o mi squarta.
E così eccomi qui! Disarmato e mezzo morto d'infarto alle
calcagna del mio carnefice/guida. E dopo oggi posso dire di averle
viste tutte.
Forse sarà la volontà di Eywa. Già.
Forse. Spero.
Avanziamo a passo veloce, senza esitazioni.
Man mano che avanziamo riconosco i luoghi. Capisco dove mi sta portando.
E ringrazio Eywa dal profondo del cuore per tutto questo.
Il nantang uggiola forte. Ci siamo. Ecco il campo di battaglia.
Lo stomaco rischia di rivoltarsi. Ci sono decine e decine se non
centinaia di corpi a terra tra Na'vi e pa'li. Alcuni corpi sono
giovanissimi, molti non sono diventati nemmeno guerrieri secondo me.
Maschi e femmine, nessuna differenza in quell'inferno orribile. La mia
guida mi da un colpo sul sedere spingendomi ad avanzare. Mi muovo con
cautela non voglio toccare nessuno con i miei stivali. La mia guida mi
segue docile. Non si sente un suono se non quello dei nostri piedi che
sembrano avanzare in un mare di melma anziché di sangue.
Attraverso l'exopack mi arriva l'odore di carne carbonizzata, quello
ferruginoso del sangue fresco. Prima di oggi potevo solo immaginare
quanto fosse disgustoso e rivoltante. Adesso invece mi rendo conto di
quanto tutto ciò che penso sia insufficiente a descriverlo.
Raccapricciante. Non mi viene altro in mene per il momento.
Più in là scorre il fiumiciattolo che avevamo
attraversato quando ci eravamo scagliati contro i nostri nemici. Scorgo
le acque tinte di rosso e sento le lacrime bagnarmi il viso copioso.
Il nantang uggiola ancora. Punta un corpo: un ragazzo si muoveva
appena, perdeva sangue da vari punti.
"Oel toktor lu!***" dico quando gli sono vicino.
Preparo il necessario e con i ferri tolgo di ogni genere di frammento
dalle sue ferite. In alcuni punti ho bisogno dell'anestetico per poter
ricucire le carni. Mi dispiace arrecargli più dolore del
necessario con i punti, ma non posso farne a meno... lo bendo con cura,
impiegando molto tempo.
La mia guida mi aspetta paziente.
"Non posso fare altro per lui adesso. Ce ne sono altri? Cerca, ti
prego."perché sono così idiota? aggiungo
mentalmente. Ma chi sono io il dottor Dolittle, per caso?
La risposta è un sibilo basso. E si riparte.
A quanto pare mi ha capito perfettamente. Wow...
In un'ora troviamo altri nove Na'vi da tentare di salvare. Alcuni sono
incoscienti e così posso operare meglio, altri sono
coscienti e devo spiegare chi sono e perché sono
lì prima che mi uccidano con le loro ultime forze. Devo
ripetere fino allo stremo di essere un Uniltiranyu**** che ha perso...
Che ha perso il suo avatar.
Non abbiamo ancora trovato il mio corpo... ormai non ho più
speranze.
Il nantang uggiola ancora. Una ragazza giovane, fa parte degli
Omatikaya stranamente, gli altri facevano parte di altri clan. Ha gli
occhi aperti offuscati dal dolore. E' completamente sfregiata. E anche
se ci mettessi l'anima non riuscirei mai a ridarle lo stesso aspetto di
prima...
"Oel toktor lu!" le sono vicino, forse riesce anche a vedermi "Oel Norm
uniltiranyu lu."
Non risponde, e non sono sicuro nemmeno di essere capito. Aveva perso
troppo sangue. Odio vedere le donne ridotte in questo stato. Per loro
è stato già troppo quando l'albero casa
è stato distrutto e adesso anche questo. Perché
devono farlo?
Le cicatrici saranno orrende... Anestetico a volontà.
Pulisco, taglio, cucio, bendo finisco e poi inizio ancora un'altra
volta. Mi ci vuole un'eternità.
Quando torno a guardarla in viso ha gli occhi chiusi. Spero che non
soffri molto ancora.
La mia guida mi chiama ancora, riparto. Estraggo pallottole, schegge,
pulisco, cucio, fascio, metto a posto le ossa, stecco... Sono stanco..
Mi chiama ancora, riparto.. e così fino a sera.
E' quasi buio e avrò soccorso più di sessanta
feriti, non tutti nel modo migliore purtroppo: le scorte sono finite
presto, tanto che ho utilizzato la mia stessa canottiera e i pantaloni.
Abbiamo battuto un'area enorme, abbiamo tentato di prestare soccorso
anche a chi si era salvato cadendo dagli ikran.
Ma adesso è troppo tardi, non possiamo fare più
nulla. Il nantang mi dovrebbe portare o alla base mobile o all'albero
sacro. Non ce la faccio più a muovermi, fame e sonno mi
stanno deteriorando. La mia guida mi cammina affianco attenta a non
perdermi di vista. Ad un tratto si ferma e annusa un punto in
particolare.
Ancora? Oh no proprio no! Non ce la faccio proprio più!
Voglio un posto per dormire... oh santo...
La luce della bioluminescenza illumina fioca il mio viso. Non il mio
vero e proprio viso.
Il mio avatar è lì a terra gettato su un fianco
scomposto come una marionetta con i fili tagliati. Fa male al cuore
quella vista. Un dolore atroce.
E' come se la pallottola mi entrasse nel petto una seconda volta.
Stavolta rimane lì. La sento pulsare feroce. Scavare una
voragine come quella che è sul petto del mio avatar.
Mi inginocchio e lo tocco. E' freddo. Ghiacciato. Lo volto. Non posso
fare a meno di posare gli occhi sul petto squarciato.
Deve essere morto sul colpo.
Devo essere morto sul colpo.
Sono morto eppure un cuore batte claudicante nel mio petto.
Sono morto perché su Pandora non si può vivere
così con questo corpo.
Sono morto perché non è la vita di un umano
quella adatta a me.
Accarezzo i miei capelli, il mio viso...
Sento una spinta sul fianco. E' ora di andare...
No aspetta però! Un'ultima carezza prima di dirmi addio.
E' stato troppo bello vivere.
La testa del viperwolf mi si struscia contro le spalle. Un modo per
consolarmi. Con l'altra mano tocco la sua corazza viscida.
Grazie per essermi vicino anche adesso.
"Andiamo via..." mormoro. Eppure non mi muovo affatto. Non ci riesco.
"Non finirà qui. Non è possibile! Devo vivere!"
La mia guida prorompe in un ululato che mi spacca i timpani. Tanto
forte che sicuramente lo sentono per chilometri.
Questo suggella la mia volontà.
La sua voce rimbomba nelle mie orecchie fino a farmi male sul serio. Ma
non abbastanza da coprire quello che ho nel petto.
Ho smesso di vivere e urlo.
Urlo.
URLO. Sovrasto il mio compagno, è l'unico sfogo alla mia
sofferenza.
* Nantang = Viperwolf
** "Eywa aiutami..."
*** "Sono un dottore!"
**** Pilota di avatar
***Spazio Autrice***
Salve a tutti!! Scusate il mostruoso ritardo... spero che il capitolo
vi piaccia!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto, rcensito e messo tra le seguite
la mia storia!!! Grazie mille ragazzi!!!
Kiriku: Grazie per i complimenti! Non per vantarmi ma di solito ho
molta difficoltà a scrivere così e sono felice
che ti sia piaciuta! Spero che anche questo chap meriti tanta
attenzione da parte tua!
Xevel: Ottimo consiglio! Wow hai perfettamente individuato il mio punto
debole: la punteggiatura. =_=" in effetti la odio parecchio!
Ho seguito il tuo consiglio comunque stasera posto lo stesso
ma correggerò il capitolo non appena saprò le
correzioni le metterò subito in pratica! Grazie per aver
recensito, spero di incontrarti presto!
Malsur: Verissimo errore imperdonabile il mio! Non ho avuto modo di
correggere ma appena avrò 5 min lo farò subito.
Mi dispaice di non riuscire a recensire regolarmente la tua
ff...scusami... Grazie per l'attenzione! Spero che ti sia piacito anche
questo chap!
Gnaf90: Wow non credevo di averti fregato così! Sinceramente
ne sono davvero impressionata! Continuerai a leggere? XD
Ti aspetto!
Momozia: E' una montagna di lavoro sorry me... ma non ti ho trovato da
nessuna parte... Non fustigarmi per questo... Ci vediamo sabato ok?
Così ne parliamo meglio e mi dici!
Grazie inoltre a Amimy che ha messo la mia storia tra le seguite!
E un grazie enorme anche chi ha letto il primo chap!
Recensite in molti dai! Non mi offendo mica se dite che è
brutto!
Ricordatevi che le critiche fanno crescere!
A presto!!!
La vostra Fra'.
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