chace 1°capitolo
Capitolo 1: Lui
Lo guardo mentre cammina beato per i corridoi della scuola.
Sorride, saluta e si gode la sua popolarità, nata al suo primo
anno d'asilo. Ebbene sì...c'ero anche io. Da quell'anno fino al
secondo anno di liceo, cioè fino ad ora. Odio le persone
così...infatti non lo ammiro per niente, visto che siamo
entrambi agli estremi della scuola. Lui è il popolare, io sono la popolare,
ma, ecco...lui non sa della mia esistenza neanche a pagarla e,
bhè...io so schifosamente tutto della sua vita senza neanche
volere. In realtà...tutti hanno fatto la triste fine di sapere
tutto su di lui...io sono la meno entusiasta. Chace, così si
chiama, abita in una villa enorme alla periferia di New York, e pochi
si vantano di sapere come sia. I suoi migliori amici, ad esempio, ormai
non si vantano più..per loro è una cosa naturale. Io e le
mie migliori amiche siamo contro di lui a qualsiasi costo, anche se, le
mie due care amiche stanno perdendo colpi....Dicono che Chace sia
irresistibile. In effetti...
Durante le lezioni, il caro signorino, non si degna neanche di guardare
in faccia un professore, vuole sempre averla vinta lui, a qualsiasi
costo e se per qualche motivo il professore non c'è, cerca di
sedurre la supplente se è donna, oppure disobbedisce
spudoratamente al supplente maschio. Non mi ritengo una secchiona, al
contrario di altri, ma nessuno dovrebbe mai fare una cosa del genere. I
supplenti...sono insegnanti come gli altri. Ho il signorino Chace in
classe dall'asilo e tutti i supplenti sono sempre usciti in lacrime
dall'aula. Facendoci giudicare la classe peggiore dell'intero istituto.
Per i maschietti pare una cosa alquanto gradevole e dopo tutti questi
anni, comincio a pensarlo anche io. Chace ha solo difetti, per quanto
mi riguarda, e ha qualcosa di oscuro, quel ragazzo. Essere misterioso
potrebbe essere giudicato un pregio o un difetto? A voi la risposta. Mi
piacciono i ragazzi così...ma vorrei anche che almeno fosse un
pochino più intelligente dei ragazzi che ci sono in giro. Io non
lo ammiro per distinguermi dalla massa, ma se la massa ammirasse un
altro ragazzo...Chace sarebbe il primo dei miei pensieri. Ma visto che
la scuola è un gregge di pecore, io non ne voglio formare uno di
arieti, io voglio essere l'unica ariete. Ed
è anche vero che la scuola è una giungla selvaggia dove
cane mangia cane...e se sei un cucciolo...vieni sbranato vivo. Io ho
passato il primo anno grazie ad un miracolo e visto che sono al
secondo...Hasta Lavista, Baby...
<< Arielle, dai, sbrigati a mettere quei libri dentro
l'armadietto e andiamocene in classe...non voglio fare tardi...
>> mi dice la mia amica Meredith, sorridendo a tutti quelli che
passano, mentre io metto i libri dentro l'armadietto.
<< Arrivo arrivo! >>. In realtà, so benissimo il
motivo della sua fretta: vuole stare vicino a Chace. Io, però,
meglio di loro, so che questo non succederà mai visto che il
signorino ha una muraglia cinese di amici e conoscenti accanto a lui a
tutte le lezioni. E dove si siede il principino? Ovviamente ultima
fila. Io mi siedo in penultima fila laterale, perché odio stare
in quella centrale, mi sembra da secchioni. Mi siedo al mio posto e
sistemo la borsa. Meredith, intanto, è in piedi, nella speranza
di farsi notare da lui...è
tutto tempo perso, secondo me: Chace Williamson pensa solo a se stesso.
Ma io lo so che Meredith non è davvero innamorata di lui...chi
lo sarebbe? Lui è il tipico ragazzo da scappatella....io lo
so..io so tutto.
<< Aaaahh!! Sì!!! >> esclama Meredith, mettendosi a
sedere, guardando per l'ultima volta il suo "amato"...La guardo
sbuffando. Ma la vuole smettere di urlare come un pescivendolo?
<< Eh? >> chiedo, guardandola negli occhi, nei suoi occhi allegri.
<< Mi ha guardata..per due secondi...Chace Williamson...mi ha guardataa!! >>.
<< Wow >> sbuffai un'altra volta. Meredith è fatta
così. Si emoziona per tutto. Per qualsiasi cosa. Ma non capisce
quanto si sta sbagliando? In realtà, credo che tutti l'abbiano
guardata. Impossibile non farlo. Dopo qualche minuto, entra un nuovo
professore. Non me lo dire: supplente.
<< Adesso ci divertiamo >> sospiro, facendo un mezzo
sorrisetto. Dai palazzi alti, diciamo così, si sente un ghigno.
Faccio una smorfietta. Dovunque lui ghigni, sta per succedere qualcosa. Bello o brutto che sia.
<< Buongiorno ragazzi...io sono il vostro supplente, M. Stevenson, intesi? >> e si mette a sedere sulla cattedra.
<< Se non lo sa lei... >> e parte di nuovo un ghigno. Tranquilli, si sta solo riscaldando, il piccolo.
<< Mi hanno parlato male di questa classe...non ho voluto
ulteriori informazioni, qualcuno sa dirmi il perché? >>.
Si sente leggermente il suono di un gufo e il suono delle cicale.
Ovviamente, scena muta. Nessuno tradisce nessuno, prima regola della
nostra classe. Il professore aspetta per qualche istante, poi chiude
gli occhi e annuisce.
<< Tanti sono scappati via, dico bene? >>
<< Modestamente, sì >>. Ahaha, si è tradito, ma pochi lo intuiscono.
<< Mmh...mi può dire il suo nome, signore? >> chiede il professore.
<< C.W >>. Che bastardo che è. Però, sono affascinanti.
<< Ok, signor W...lei è il famoso delinquente della N.Y.C high school, dico bene? >>
<< Non mi definirei proprio un delinquente, più il principe >> e scoppia in una risata. Quella risata che ti porti dietro per anni, però, impressa nella mente. Vorrei tanto ammirarlo...ma so che poi...sarei come tutti gli altri. E una come me...non lo dovrebbe mai essere.
<< Il principe, eh? Va bene...riferirò questo tuo nomignolo al preside...credo che ne sarebbe sconvolto >>.
<< Faccia come vuole...ormai niente mi spaventa.. >>. Mi
giro verso di lui, cosa che non ho mai fatto. E' stato un gesto
istintivo, di cui forse mi pentirò, ma che in realtà, voglio fare.
Chace riesce ad intuire la nuova arrivata che si è voltata e i
nostri occhi si scontrano per qualche istante. Ecco...sto diventando
come tutti gli altri. Di questo mi pentirò amaramente.
<< Ah niente, davvero? >> chiede il supplente. Tic-Toc...l'ora scorre...Tic-Toc...
<< Assolutamente >> mi rigiro e mi sento
completamente andare a fuoco. E questo mi preoccupa non solo
perché il motivo centra con Chace, cosa surreale, ma anche
perché, non c'è gente che guarda solo lui, ma c'è gente che guarda anche me. Me!
Meredith si gira verso di me, sorridendo.
<< Ti senti bene, Ari? >> mi chiede, mettendomi una mano sulla spalla.
<< Sì, grazie >> rispondo, anche se, in
realtà, è più difficile dire che stai
bene...piuttosto che dire perché stai male...ed è
così infatti.
<< Senta, Stevenson, non voglio più chiacchierare con lei...quindi.. >>
<< Io sono il professor Stevenson...e lei non ha il diritto di dire niente...visto che qui comando io... >>. Oh, finalmente, un po' di controllo sulla classe...su di lui. Si sente il principino ghignare.
<< Posso sapere che cosa la spinge ad essere così? >>
<< Mah...le rispondo volentieri, signore...il fatto che sono
incredibilmente bello >>, affermazione che piace tutti...tranne
che a me. Bene...sto riprendendo il controllo di me stessa, mi piace.
<< Affascinante e ricco...e poi sono anche spiritoso e
assolutamente geniale >>. E detto questo, il mio istinto mi fa
girare. Non so perchè cosa...per deriderlo...o per essere
d'accordo con lui al cento per cento. L'unica cosa che è
certa...è che lui è ricco. Oh, schifosamente ricco.
Andrebbe a genio a mio padre. Chace ha le mani dietro la testa, il
ritratto perfetto del relax...le ragazze hanno tutte la bava che le
cola dalla bocca. Io provo disgusto al massimo...Meredith continua a
produrre bava in continuazione. E' tipo una macchina rigeneratrice. I
maschi guardano me...e, fortunatamente, la mia salivazione sta
benissimo.
Alla fine delle lezioni, Meredith e io ce ne andiamo a casa. Abito
accanto a Chace...bhè...lui non si preoccupa dei suoi vicini,
per questo va comunque in giro in mutande per casa. A me non dispiace.
Ci sorpassa una Jaguar nera. Chissà di chi è, vero? Si
ferma davanti alla casa ed esce Chace, ringraziando qualcuno.Viene
sempre a casa da solo, senza mai un amico. Questo è uno dei
tanti misteri che circonda Chace...e io adoro i misteri. Entriamo a
casa mia. Ci accoglie la mia cameriera, nonchè amica, Jasmine.
<< Oh, buona pomeriggio, signorina Arielle...Meredith... >> e ci sorride, baciandoci la guancia.
<< Salve Jasmine >> salutiamo in coro e ce ne andiamo in
camera. La mia stanza è grande quasi come quella dei miei
genitori, e ha una vista "spettacolare", ovviamente, sulla stanza di
Chace. Qualche volta lo spio, ma lui non mi vede e poi continuo a fare
quello che devo fare. Meredith si siede sul letto, giocando con i miei
peluche.
<< Hai sedici anni e hai ancora i peluche? >> e mi fa vedere un orsacchiotto di peluche, rosa, il mio preferito.
<< Senti...è bellissimo..e non si è mai troppo
grandi >> e me lo faccio passare e lo accarezzo con cura.
<< Wààà...se io avessi la tua vista..non so
cosa farei..secondo me, sarei già morta dalla
felicità..sìsìsì! >> esclama
Meredith. Inarco un sopracciglio. See, in un'altra dimensione.
<< Sei così fortunata, davvero... >>
<< Io...non mi ritengo affatto così..ma se lo dici tu..
>>. E mi arriccio i miei lunghi capelli biondi...nella speranza
di convincerla.
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Devo ammettere che questa storia è nata così...senza alcuno scopo. Io spero che vi piaccia.
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