Wake up, Harry! Wake up!
Esortazione in tre tempi
Perché ogni risveglio ci porti ad
una nuova avventura o ad una nuova scoperta
Ogni risveglio porta ad Harry dei nuovi pensieri. Con i suoi risvegli,
il Prescelto ci racconta della complicata vita del migliore amico dei
due Grifondoro più testardi della storia.
Ron/Hermione: senza ombra di dubbio!
I personaggi citati, purtroppo, non mi appartengono, ma sono indiscussa
proprietà della Signora Rowling. Questa storia è
stata
scritta senza scopo di lucro alcuno.
God save the Row! E magari che la convinca anche a scrivere ancora...
"Ah, atesso stanno inzieme?" chiese Krum, perplesso.
"Eh... più o meno" rispose Harry.
Da Harry Potter e i doni della morte,
di J. K. Rowling, cap.8 pag 141
Esortazione
a Ron: fight!
Sembravano passati mille anni quella notte, al numero 12 di
Grimauld Place, da quando erano fuggiti dalla Tana, il giorno del
matrimonio di Bill.
Sembrava passata un'eternità da quando aveva
visto per l'ultima volta il volto della sua Ginny.
Harry sospirò rigirandosi nel suo sacco a pelo:
il ricordo
della ragazza gli causava una miriade di emozioni, dalla penosa
malinconia della lontananza, alla colpevole felicità di
sapere
che, nonostante fosse stato lui a lasciarla e a causarle tutto il
dolore che Ron gli aveva rimproverato, lei lo avrebbe aspettato,
sarebbe sempre stata sua. Un sorriso triste gli segnò il
viso
intanto che cercava gli occhiali che aveva abbandonato lì
vicino
per controllare che ora si era fatta. Mentre si ruzzolava, ingabbiato
nel suo giaciglio e tastando dove avrebbero dovuto essere i
suoi
preziosi occhiali, percepì che l'amico che dormiva al suo
fianco
si stava svegliando, forse proprio a causa sua e del malefico fruscio
che generava il suo sacco a pelo.
- Harry? - biascicò la domanda con voce roca e
impastata Ron
- Sì, Ron, sono io, non preoccuparti, torna a
dormire -
- E come faccio con quel rumore infernale che fai?
Miseriaccia, ma vuoi stare fermo? -
Esultando silenziosamente per aver intercettato i suoi
occhiali e
riconcedendosi il dono della vista, si rivolse all'amico bisbigliando:
- Shhh! Abbassa la voce o sveglierai Hermione! -
Nemmeno il buio che regnava nella stanza sembrava
sufficiente a
nascondere il marcato rossore che stava colorando di imbarazzo e senso
di colpa il viso del giovane Weasley, che, cercando una scusa per
discolparsi e abbassando notevolmente il tono di voce,
sibilò
indispettito:
- Figurati: se non si è svegliata col rumore che
hai fatto
tu, non si sveglierà di certo per due parole! Ma non potevi
incantarlo, quel sacco a pelo, prima di fiondartici dentro? Magari
avremmo dormito meglio tutti e due! -
Gli occhi di Harry si sgranarono per la sorpresa e, per lo
stesso
stupore, le sopracciglia si arcuarono vistosamente sporgendo al di
sopra delle lenti: ma certo! Un incantesimo! Come aveva fatto a non
pensarci? Ci era arrivato anche Ron... allora era proprio lui l'unico
tontolone del trio...
- Accidenti, Ron, non ci avevo pensato! Grazie amico!
Vediamo...
che incantesimo posso usare? Non mi viene niente di appropriato... tu
quale hai usato, Ron? -
Il rosso tossicchiò lievemente imbarazzato:
- Ehmmm... ecco... non saprei... -
- Non sapresti? -
- Già... ehm... il mio sacco lo ha incantato
Hermione... -
Harry si corrucciò: Ron si permetteva di fargli
la
paternale, e poi, se non fosse stato solo per l'intervento di Hermione,
anche lui sarebbe stato nella sua stessa situazione...
però...
certo che era stata proprio una sfacciata anche lei: aveva usato
l'incantesimo sul sacco a pelo di Ron e di lui, invece, si era
completamente scordata... ma a chi cercavano di darla a bere quei due?
Anche Krum aveva capito che erano molto più che amici, solo
loro
si ostinavano a fingere di essere assolutamente in grado di nascondere
i propri sentimenti... nascondere... già... e poi lui
rimaneva
senza incantesimo mentre Ron lo aveva... più chiaro di
così!
Indispettito per essere stato palesemente dimenticato,
decise che
era ora di lasciar perdere i guanti di velluto con quei due,
così snocciolò, quasi con noncuranza:
- Sai, Ron, al matrimonio di Bill, Viktor mi ha chiesto se
tu ed Hermione state insieme... -
Il rosso accusò il colpo non troppo degnamente,
iniziando a
tossicchiare saliva ovunque, poi, con una vocetta acuta e terrorizzata
si azzardò a chiedere:
- Come? E perché te lo ha chiesto? E tu, che gli
hai detto?
Hai detto qualcosa? Non gli hai detto niente, vero? Dimmi che non gli
hai detto niente! -
- Quando hai sfoggiato la tua possessività nei
confronti di
Hermione e te la sei trascinata via a ballare, addirittura, Viktor ha
messo al lavoro le sue doti logiche e, facendo due più due,
gli
è venuto il dubbio che, con grande probabilità,
voi due
vi foste messi insieme. E sì: gli ho risposto! Gli ho detto
l'unica cosa che riesce a descrivere la vostra situazione! -
Il rosso versava già in una preoccupante crisi
respiratoria, la sudorazione aveva raggiunto un grado tale da gridare
il rischio alluvione, i suoi occhi rispecchiavano puro terrore.
- C-c-che intendi? Ha-Harry... di-dimmi... cosa gli hai
risposto? -
- Non potevo negare l'evidenza, ma visto che, di per
sé, la cosa non è ancora accaduta a livello
ufficiale...-
- Ufficiale? - lo interruppe, sconvolto, Ron
- Eddai, smettila di fare il sostenuto! Ricorda che sei
stato tu a
obbligarmi a leggere quel libro che ti hanno regalato i gemelli! Le
riconosco alcune mosse quando le vedo, e ti assicuro che si capisce che
la stai corteggiando, anche spudoratamente, oserei dire! -
Harry guardava con sereno distacco il volto inorridito
dell'amico di fronte a lui.
- Non puoi essere sicuro che la stia corteggiando sul serio!
Magari sto solo vedendo se quel libro funziona davvero, insomma, una
specie di esperimento... -
- Sì, certo, ne sono convinto, come di essere la
Fata
Turchina... Avanti, Ron, non fare il poppante! Per le mutande di
Morgana, siamo amici! Che problema hai a lasciarti sfuggire che
Hermione per te non è più solamente un'amica?
Mica lo
stai dicendo a Gazza, è con me che stai parlando: Harry, il
tuo
amico con cui stai rischiando la vita! - ammiccò il moro con
uno
sguardo terrificante che avrebbe, invece, voluto essere accattivante.
- Harry, davvero, io non... -
- Silenzio, non dire altro, non offendere la mia
perspicacia! -
Il rosso sbuffò e riprese a chiedere all'amico
impiccione:
- Harry, ho ammesso che sto usando i consigli di "Dodici
Passi
Infallibili per Sedurre una Strega", ma, per favore, dimmi: cosa hai
risposto a Krum? -
- Ma come sei pesante... e monotono... e senza fantasia:
sempre la
stessa domanda... - Harry stava godendo un modo a stuzzicare la
pazienza di Ron, che iniziava a boccheggiare, sconvolto dal sadismo del
Bambino Sopravvissuto. A quella scena, che il giovane Potter
considerava impagabilmente comica, decise di concedere, finalmente, la
sua agognata risposta:
- Testualmente non me lo ricordo, ma mi pare di aver detto
qualcosa che suonava come "più o meno" -
- "Più o meno"? "Più o meno"? - la
voce del rosso
risuonava stridula come non mai, nel tentare di trattenere le urla che
avrebbero interrotto il riposo di Hermione e, soprattutto, le avrebbero
svelato l'argomento di quella chiacchierata notturna - Come hai potuto?
Noi-non-stiamo-insieme! non "più o meno"! Non stiamo insieme
e
basta! Ma ti pare? Io e lei siamo solo... siamo... amici... come con
te! -
- Non è vero! Non siete "amici" come con me! Il
mio sacco a
pelo non è stato incantato! Non hai farfugliato il mio nome
quando facevi l'avvelenato agonizzante! E non mi hai mai tenuto la
manina mentre dormivo sui cuscini del divano che, guarda caso, le hai
gentilissimamente offerto -
- Io non facevo l'avvelenato, io ERO avvelenato! E comunque
non
stiamo insieme! Noi non potremmo stare insieme: noi litighiamo! Non
stiamo insieme! Non andiamo d'accordo, siamo sempre di pareri diversi
e... non stiamo insieme! -
- Ho capito! Ma certo! Hai paura! Hai paura di essere
rifiutato nel caso cercassi di approfondire il vostro rapporto! -
Harry iniziò a ridacchiare scompostamente mentre
l'altro lo
guardava di sottecchi, in un misto di espressioni tra l'arrabbiato, il
colpevole e l'imbarazzato... Harry aveva fatto centro, e tutti e due ne
erano coscienti.
Ripresosi dal raptus ridanciano, il Prescelto
cercò di
ridarsi un po' di contegno e si sentì in dovere di dire
qualche
parola di conforto all'amico, dopo averlo deriso in modo
così
soddisfacente:
- Dai, Ron, non fare quella faccia, dopotutto avrai notato
anche
tu che non le sei indifferente... dovete solo decidervi e smettere di
girare intorno alla questione. D'altra parte tutti facciamo il tifo per
voi, e poi, davvero, certe volte siete anche divertenti da vedere, ma
tutto questo vostro tira e molla, adesso, comincia a diventare pesante,
pensa che anche tuo padre... -
- Mio padre? Ma c-c-come? Parlate di me ed Hermione tu e mio
p-p-padre? - balbettò Ron in preda ad una crisi di panico;
- Non è che ne parliamo proprio, ma a volte
scappa qualche battuta, e comunque non è solo lui, ma tutti!
-
- Tutti? Harry, cosa intendi con "tutti"? -
- Mmmmm... vediamo... la tua famiglia, i nostri compagni di
stanza, anzi, più o meno tutti a Grifondoro, poi Hagrid e,
una
volta, ho sentito anche la McGranitt che si meravigliava di quanto
foste... aspetta, come erano le parole precise? Ah, sì:
ciechi e
sordi! Poi si è lamentata del fatto che purtroppo tutti gli
altri invece ci sentissero benissimo e che le vostre sfuriate non
facevano assolutamente bene ai suoi timpani! -
Ron incassò il colpo: addirittura l'insegnante di
Trasfigurazione... allora la situazione era davvero così
sfacciatamente palese a tutti tranne che a loro due?
- Eddai, Ron, su col morale: devi solo darti una svegliata,
vedrai che poi andrà tutto bene! -
- Oh, grazie mille... mi mancava proprio un consiglio del
genere... Ma come puoi dirmi una cosa così? Stiamo parlando
di
Hermione, la strega più dotata di Hogwarts, la perfetta
Hermione
Granger, quella coraggiosa e altruista, quella che è stata
scelta da Viktor Krum per andare al Ballo del Ceppo, quella che ha
sempre la risposta giusta... insomma, Harry, lei può ambire
a
molto di più di quello che sono io... e vorrei davvero
poterla
vedere felice, un giorno, quando tutta questa storia sarà
finita... e penso che ci siano persone più adatte di me, per
questo... -
- Hey, Ron, non abbatterti, e poi, chi sarebbe meglio di te?
Non
vorresti farmi credere che preferiresti vedere Herm con un tipo, ad
esempio, come McLaggen! -
Ron guardò l'amico come se avesse davanti un
vermicolo:
- No! Ma sei pazzo? Penso che lei sceglierebbe qualcuno di
molto meglio! -
Harry era pensieroso: in fin dei conti Hermione aveva
già
scelto qualcuno come McLaggen, o meglio, aveva già scelto
McLaggen, una volta... e tutto ciò per fare dispetto a
Ron... ma
non poteva dirlo... almeno non in quel momento in cui il suo amico
aveva deciso di lasciarsi andare a confidenze che non gli aveva mai
fatto: non lo avrebbe interrotto per nulla al mondo!
- Sai, sono sicuro che lei vorrebbe accanto un tipo
simpatico,
coraggioso, intelligente, poi secondo me dovrebbe essere abbastanza
comprensivo, se no non potrebbe sopportarla quando fa la "so tutto io",
poi sarebbe meglio che avesse anche qualche risorsa economica in
più rispetto a me, perché lei si merita il meglio
-
Il rosso stava vagando coi pensieri in un altro universo, ma
con
un sospiro scoraggiato si riancorò alla realtà e
spostò il suo sguardo dal vuoto agli occhi verdi e profondi
di
Harry, scrutò qualche istante in quelle iridi smeraldine,
poi,
sospirando ancora, concluse i suoi pensieri:
- Penso che lo conosca già, un tipo del genere...
mi
dispiace dirlo perché non vorrei vederli insieme, ma per lei
sarà sicuramente la scelta migliore... -
Harry, perplesso da questa ultima affermazione
cercò di far
mente locale su chi potesse essere il tipo di cui parlava Ron, poi, in
un lampo, si riscosse: aveva capito!
- Ma Ron! Guarda che Hermione non pensa assolutamente a
Viktor in
quel senso! Lo dovresti sapere che quel poco che c'è stato
fra
loro è stato solo una cosa passeggera! Ora lo considera solo
un
amico! -
Ron scosse la testa con arrendevolezza: Harry non aveva
capito.
Decise che non era il momento di svelargli quella sua
impressione
su chi fosse il ragazzo giusto per Hermione, probabilmente il Prescelto
era lontano anni luce dal pensare a questa possibilità, in
fin
dei conti si rendeva conto che l'amico era veramente preso da Ginny, e
sapeva anche che l'avverarsi di questa prospettiva avrebbe fatto molto
soffrire sua sorella, ma Hermione era la sua priorità, ed
Harry
sembrava il candidato ideale.
- Ora dovresti ritenerti soddisfatto: non ho mai detto a
nessuno
cose così... intime... Spero che non ne farai parola con
lei...
-
- Ok, non le dirò nulla della nostra
conversazione, ma tu devi promettermi che cercherai di parlarle, di
chiarire -
- Ma Harry... -
- Niente "ma"! Promettilo! -
- Va bene... prometto. Dai, adesso vediamo di dormire un
po', altrimenti altro che svegliarsi... -
Harry avrebbe voluto protestare alla subdola mossa messa in
azione
dall'amico per togliersi dall'impiccio di quella scomoda conversazione,
ma, in un certo senso, aveva ragione: dovevano dormire almeno un po'.
A volte
ritoranano...
Eh... sì! Sono tornata!
Chiedo scusa a chi mi ha atteso per così tanto...
più di un mese... e anche a chi sperava che mi fossi tolta
dai
piedi... ma dopo mille vicissitudini passate da me e dal mio pc,
rieccomi qui con una nuova cosetta in tre capitoli.
Avrei voluto aver ben chiaro il finale di ciò che
sto
scrivendo, ma visto il dilatarsi dei miei tempi di reazione (il secondo
capitolo è già scritto, ma a seconda di come si
evolverà il terzo potrebbe cambiare, quisndi aspetto a
postarlo
fino a che non avrò ben chiare le intenzioni dei
personaggi...)
e, soprattutto, grazie alla odierna scoperta che una carissima ragazza,
mia "quasi" omonima oltretutto, sta leggendo e lasciando recensioni
alle mie storie in questo momento di astinenza da pubblicazione, mi
sono sentita così gasagonfianta da decidermi a pubblicare
questo
primo capitolo.
Curiosità?
Per la serie: cose che non interessano a nessuno, ma che mi
stupiscono sempre di più.
Come per "Il vagabondo", ho avuto l'ispirazione per questa
storia
mentre ero in bagno per levaquazione idrica serale, se non che mi
ritrovavo a concentrare i miei pensieri sulla lavatrice che
centrifugava e sul bucato steso... (ciò sarà
palese nel
secondo capitolo...), comunque, mi ritrovo a considerare che la salute
della mia mia mente sia sempre più vacillante: è
normale
ispirarsi al bucato???????
Già che ci
siamo colgo l'occasione!
Considero diventata una mia abitudine ringraziare
personalmente le
persone che mi lasciano recensioni o che inseriscono le mie storie
nelle preferite, ma più raramente, purtoppo, e chiedo scusa
per
ciò, lo faccio con chi, addirittura, mi ha inserito negli
autori
preferiti. Devo ringraziarvi veramente molto perchè si un
riconoscimento davvero importante, quindi, con questo primo capitolo,
colgo l'occasione di non avere ancora recensioni da ricambiare e mando
a voi, un mio saluto speciale e un abbraccio fortissimo!
Grazie: act, FraFri95,
frutti_di_bosco, lisylisy, murderangel, Nabiki93, pikkolaperv, Sif,
_Lety_
Un bacio,
Elisa
P.S.:
UN GRANDE GRANDE RINGRAZIAMENTO AL MIO AMICO REFFY
PER AVERMI INSEGNATO AD INSERIRE LE IMMY! THANKS!
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