Diabolici segreti

di Diana924
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Sentendo la luce sulla sua pelle Bathildé si svegliò. Mentre si sistemava la cuffia pensò a com’era scomodo il suo giaciglio e a come fosse comodo il letto della signora marchesa. Mentre si dirigeva verso le cucine per portare il desinare a sua Signoria incontrò Julie che usciva dagli appartamenti del marchese padre, il marchese Stanislas Ossowiesky. Julie la salutò, ma Bathildé tirò dritto, ignorandola. Non voleva avere nulla a che fare con lei, ora che era diventata la puttana di sua Signoria, non era una cosa onorevole da fare, dividere un uomo da sua moglie, rimuginò.

Nelle cucine prese il vassoio per la marchesa dalle mani del vecchio Marc: << Ho aggiunto due biscotti per te, sembri digiuna da due mesi >> le sussurrò. Bathildé li mangiò, mentre si dirigeva dalla marchesa. Raggiunti i suoi appartamenti vide il precettore del marchesino e della marchesina, l’abate Corrilaut, che stava per entrare negli appartamenti. << Buona giornata, padre. Come sta Madame questa mattina? >> gli chiese lei. << Male, figliola. Madame la marchesa è venuta a conoscenza di ciò che tutti noi già sapevamo, ovvero che il marchese suo marito ha una relazione con la cameriera Julie Bonnet. Ho raccomandato alla marchesa di avere pazienza, ma Madame non mi vuole dare retta >> le rispose lui.

Bathildé entrò nella stanza di Madame. Dopo aver deposto il vassoio e tirato le tende sentì che la marchesa la chiamava. << Mia cara, conosci Mlle Bonnet? >>. << Si, Madame, la conosco da quando eravamo bambine >> rispose lei, presagendo il peggio. Alta, mora, occhi verdi, la marchesa Elisabeth Ossowiesky era una bella donna, Bathildé non capiva perchè il marito dovesse tradirla.

<< Sapete dove passa la notte? >> le chiese Madame, una domanda difficile, << Si, Julie passa la notte negli alloggi della servitù, se non erro con sua sorella maggiore, Christine Bonnet >> le rispose Bathildé, in fondo era una mezza verità.





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