A Katsura Hoshino A quelli di se
A Katsura
Hoshino
A quelli di sempre,
in particolar modo a Cecilia e Claudia stabile sostegno e giocose inseguitrici
^^
e a emolo, da cui partì in multi-sclero l’idea anche se lei non lo sa.
Ai
posteri
“Ai
posteri…
Noi abbiamo trionfato sulle tenebre
ma stiamo andando incontro
alla nostra estinzione.
Per salvarvi da una catastrofe futura
vi lasciamo questo messaggio”
Un
messaggio di speranza non dovrebbe usare toni più sereni?
“…
stiamo andando incontro alla nostra estinzione …”
Credo
che questa seconda guerra sia entrata a questo punto nelle sua fase finale, non
credo che dovremmo aspettare molto! Il manifestarsi della famiglia Noha è un
chiaro segno che i tempi sono maturi.
“Io
sono diventato esorcista per distruggere gli akuma, non gli essere umani!!”
Il
tempo di voltarmi e vedo quel buffo quindicenne dai capelli bianchi che continua
a camminare dandomi qualche passo di distanza:
“E-ehi!!! Che succede?” I miei pensieri mi hanno distratto per un attimo
“…suvvia pidocchio!”
“IL MIO
NOME E’ ALLEN!!!” mi interrompe lui voltandosi di scatto “Vado a farmi una
passeggiata, puoi tornare indietro senza di me!”
E
riprende a camminare.
“Accidenti” penso fra me e me. Sono tentato di seguirlo, dopo tutto non è
prudente che lo lasci da solo, è ancora convalescente, sarà per quella immensa
benda sull’occhio, ma non mi sento proprio di lasciarlo gironzolare da solo.
Decido
di seguirlo un po’ a distanza, senza farmi notare; sono bravo a non farmi
notare, dopotutto è il mio mestiere. La gente non mi vede mai arrivare, e con
questa uniforme indosso non credo sia un impresa facile.
Lo vedo
camminare a testa bassa con il cappuccio sulla testa, si aggira per il mercato.
La cittadina è fiorente, si sentono molti odori diversi provenire dalle varie
bancarelle; c’è un allegra musica suonata da dei musicisti di strada, ricorda
quelle ballate che sentii molti anni addietro nella fredda Scozia.
“Allen Walker, il distruttore del tempo”
Quella
criptica profezia … andiamo incontro al secondo avvento dei “giorni di tenebra”,
per usare le parole della profezia trovata con il cubo.
Sicuramente quel moccioso nasconde molto altro sotto quell’aspetto da ragazzino
indifeso e un po’ spaesato. D’altra parte è nell’Ordine da poco, trovarsi faccia
a faccia con un Noha non dev’essere esattamente un’esperienza rilassante. Sarà
pieno di dubbi, non credo sospetti minimamente di tutto quello che c’è dietro…
per la mia esperienza, ai fanti non si racconta mai tutta la verità! Si dà solo
un contentino, farcito di qualche vuota aura ideologica, per fare in modo che
eseguano il proprio dovere… e mi dispiace riconoscerlo ma questo ragazzo, quella
bellissima ragazzina dai capelli lunghissimi e neri, sono soltanto fanti!
Almeno
per il momento.
Cosa
gli prende?
Perché
si è fermato?
Ha
alzato la testa davanti a sé di scatto, come se avesse visto qualcosa… ma la
situazione è tranquilla! Sì, ok! Pensavo fra me e me, ma non ho mai perso di
vista la situazione e l’area circostante… anche questa è una cosa che so fare
bene! Da quando sono piccolo non faccio altro che osservare e registrare tutto!
È
ancora fermo; gli stanno passando accanto delle persone in maschera… ma sembra
impietrito… come congelato da una incontrollabile paura. Si è voltato di scatto!
Ha
tutti i muscoli tesi come se fosse pronto a reagire velocemente a qualcosa.
Ma a
cosa?
La mia
mano d’istinto è finita sul fodero del mio martello, sulla gamba. Non riesco
proprio a capire cosa diavolo gli prende!
È
sobbalzato perché una bambina sta cercando di vendergli dei fiori. È
completamente terrorizzato!
Oddio.
La
bambina ha mutato il suo aspetto, è un akuma!
Ma cosa
combina quel deficiente? Non si muove! Resta li fermo!
Lo
sapevo io che era meglio stargli dietro; estraggo il mio martello e mi lancio
sull’akuma fortunatamente non ero molto lontano
“Man!
Maan!”
Ecco
gli sono addosso!
Forte
fragore e poi un terso fumo grigiastro, non riesco a vederlo ma non si è mosso
l’ho tenuto d’occhio, dovrebbe essere alla mia sinistra.
Ruoto
leggermente la testa, il fumo si dirada … come da copione faccio un grande
sorriso e gli dico:
“Wow
questo si che era pericoloso!! Ma cosa stavi facendo?”
“Lavi…”
mi risponde completamente straniato seduto per terra.
“È
pericoloso stare nella strada principale con tutta questa gente …” specie se
dormi come uno stoccafisso - ma quest’ultimo pezzo lo tengo per me. Ho ancora il
martello nella mano sinistra, faccio per porgergli l’altra per farlo sollevare
ma un esplosione mi scaraventa in avanti.
Riesco
a tenermi in piedi! Sono stato uno stupido non avrei mai dovuto distrarmi… ma ci
è andata bene! Un secondo akuma ci ha attaccati dal tetto di un edificio alle
nostre spalle.
Faccio
ruotare il martello nella mano destra, in modo che sia in posizione corretta,
“MAN
MAN MAN!!!”
Allen
si butta a terra urlando
“Ma è
diventato enorme!!!”
Fletto
sul ginocchio destro posto in avanti, guardo Allen con la coda dell’occhio:
“Tieni
giù la testa!!!”
Ci
manca solo che lo prendo con il mio attacco!
L’akuma
mi lancia contro qualcosa, non mi preoccupo neanche di capire cosa sia: lo
prendo in pieno con la mia arma! Dopo di che saltando colpisco l’akuma in pieno
e inevitabilmente demolisco completamente l’edificio. Se ci fosse quel vecchio
lagnoso di Bookman sarebbe molto contrariato… effettivamente lo capisco,
demolire un edificio non è propriamente quello che si dice passare inosservati.
Mentre
il martello si ridimensiona, guardo Allen che mi osserva con la bocca aperta e
un’espressione non molto intelligente.
Sorrido, ma questa volta spontaneamente:
“Accidenti … è pericoloso lanciare quella roba nel bel mezzo della città! Su ora
andiamocene di qui… se restiamo qua credo che dovremmo continuare a combattere…”
Sempre
con quell’espressione buffa in faccia annuisce.
Pianto
il martello per terra e lo invito ad aggrapparsi al manico. Non ha la faccia
molto convinta, però lo fa.
“Martello, dimensionati … ALLUNGATI”
Il
manico del martello si allunga velocemente trascinandoci via, Allen non fa altro
che continuare ad urlarmi in un orecchio mentre ci lasciamo alle spalle
l’affollata piazza del mercato.
Arriviamo in un bosco.
“Ehi!
Stai bene pidocchio?”
“Il mio
nome è Allen!” replica mentre riprende fiato seduto per terra “ Quell’oggetto è
incredibile … puoi addirittura volarci!”
“Già
già, si allunga come voglio” rispondo sorridendo.
“Ma non
è pesante? Diventa parecchio grande…”
“Per
niente, il peso è sempre lo stesso! Ma ad ogni modo, che caspita ti è preso?
Avresti dovuto essere pronto alla lotta data la trasformazione di quei due
akuma! Potevi morire!”
Abbassa
il capo dicendo con voce sommessa “ Mi dispiace…”
Lo
incalzo: “Non riesci a distinguere gli akuma visto che non puoi usare il tuo
occhio, eh?” sposto il martello sulla mia spalla, lo vedo annuire e continuo
“Allora finché non guarirai dovrai vedere le persone come se fossero tutti
akuma…”
Mi
interrompe dicendo: “Ma non tutte le persone sono akuma!”
Mi
metto dritto sulla schiena; il suo commento è molto sciocco ma non mi diverte
affatto, tuttavia guardandolo in faccia credo sia giusto fare un’espressione
rassicurante. Mi incollo sul volto un accenno di sorriso:
“Dici
così ma in realtà tu sei spaventato dagli umani in questo momento, mi sbaglio?”
Accenna
ad una risposta, poi china il capo.
“Non
essendo più in grado di distinguere gli akuma con il tuo occhio, non riesci a
dire chi è akuma e chi non lo è. Se non puoi fidarti di tutti, non fidarti di
nessuno”
Mi
chino in avanti per guardarlo bene in faccia.
“Sapere
chi è e chi non è un akuma rimane un mistero. Non possiamo fare altro che
combattere con questa idea”
“Lavi
tu come fai?”
“Io non
mi fido di nessuno e penso che tutti siano akuma” giro lo sguardo e proseguo
“Gli esorcisti sono in netto svantaggio: io come tutti gli altri nostri
compagni, vedo gli umani come alleati del Conte; è proprio per adescare gli
akuma che portiamo queste uniformi…”
A
queste parole l’ho visto sbarrare gli occhi … ha assunto un espressione cupa, si
è messo a camminare nel bosco tenendo una mano sulla bocca come se avesse un
conato di vomito.
“Stai
bene Allen?”
“Lavi,
ma tu non hai paura? Essere sempre un bersaglio per gli akuma…”
La sua
ingenua affermazione mi provoca una sentita risata:
“Ad
essere onesti, di solito ho paura degli umani. Ho paura che qualcuno di cui ero
amico oggi possa essere un akuma. E non è tutto: quelli che si mostrano gentili,
le persone di cui pensi «Che bravo ragazzo!», se fossero akuma, diventerebbe
davvero una situazione pesante; ma…” gli sorrido “...devi sconfiggere gli akuma
con tutta la tua forza.”
Gli
vedo in volto una smorfia di dolore!!!
Allen
Walker!! Così sarebbe lui?!?
“Ai
posteri…
Noi abbiamo trionfato sulle tenebre
ma stiamo andando incontro
alla nostra estinzione.
Per salvarvi da una catastrofe futura
vi lasciamo questo messaggio”
Stiamo
andando incontro alla nostra estinzione; che sia per opera sua?
Il
“distruttore del tempo”!!! Eppure a guardarlo così sembra solo un ragazzino
impaurito e spaesato che accetta quello che vede solo perché aspetta di
risvegliarsi! Anche se dentro questo ragazzino ha qualcosa di strano e
onestamente non riesco a capire se sia buona o molto maligna.
Che
questa non era una guerra come tutte le altre a cui ho assistito era evidente
dell’inizio, forse questa volta dovrei temere seriamente per la mia vita!
O forse
più semplicemente dovrei smetterla di fare questi ragionamenti inutili e
limitarmi a fare il mio lavoro!
Non
riesco a trattenere un piccolo sorriso:
“Se mi
sentisse il vecchio Panda credo sarebbe quasi fiero di me!!!”
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