[a casa
McDonald-Venturi]
Finalmente!!!
Sono mesi che aspetto una risposta alla mia richiesta di scambio
scuola, e oggi 4 Aprile è arrivata!!!
Sono
in ansia... forse è meglio se chiamo Emily, e apro insieme a
lei la busta.
Tuuuuuu
tuuuuu tuuuuu
“Pronto?”
“Emily?
Sono Casey”
“Ciao
Tesoro, dimmi, novità? Cosa ha combinato stavolta Derek?”
“No
tranquilla, questa volta non si tratta affatto di quel mostro... è
una cosa molto importante”
“più
bella del MOSTRO di tuo fratello? La vedo dura...”
“Fidati,
ho bisogno del tuo aiuto puoi mica passare da casa mia?”
“certo,
dammi il tempo di vestirmi e arrivo”
Quando
riabbasso la cornetta ripenso alla frase di Emily su Derek, quel
MOSTRO, ancora mi chiedo come alla mia amica possa piacere uno come
lui, è così arrogate, strafottente, e poi si crede il
più figo di tutti...beh...brutto non lo è
affatto....ALT!!! Casey che ti prende??? rimuovi subito questo
pensiero!!!!!!
Forse
sarà meglio se vado a preparare un bel caffè.
[pochi
minuti dopo]
DRIIIN
DRIIIIN
Deve
essere Emily “Arrivo, Arrivo”.... DRIIN... mamma mia si
deve essere ammattita.
[apre
la porta]
“Derek!!!!!!!!!!!!!
che ci fai a casa??? e dove hai lasciato le chiavi?!”
“Ciao
Uragano, le ho dimenticate in camera, l'allenamento è saltato
quindi si esce con July o Gyn... non ricordo mai il suo nome”
“Sei
sempre il solito!!!!! ma come fanno a venire dietro a te??”
“Sei
gelosa sorellina?” rispose Derek avviciandosi pericolosamente a
me, sentivo il suo profumo, e il suo respiro caldo vicino al mio
collo...oh no... perchè sto arrossendo e perche mi sento così
in imbarazzo a stargli vicino??
indietreggiai
di scatto e inciampai all'indietro... ma Derek con una prontezza
disarmente mi afferò per la vita e mi attirò a se.
“ehy
stai attenta Uragano” disse col suo sorriso beffardo, con
quella frase passai dal rosso al Viola “IDIOTA!!!!!” gli
urlai e mi divincolai tra sue braccia.
[la
porta di casa era ancora aperta]
Sulla
soglia Emily si schiarì la voce per far notare la sua
presenza, Derek disinvolto si voltò verso di lei sempre
tenendomi tra le sue braccia “Ciao Emily tutto bene?”
chiese il mio odiato fratellastro alla mia migliore amica,
“ehm
credo si, Casey qual'era la cosa di imporanza vitale che avevi da
dirmi?” mi chiese lei trascinandomi via per un braccio dopo che
Derek allentò la presa.
Quella
frase mi fece tornare in mente subito il motivo per cui attendevo la
mia amica, andai in cucina e presi il pacco che mi era arrivato poco
prima, corsi raggiante verso il divano dove Emily si era appena
seduta.
Derek
nel mentre si era tolto la sua adorata giacca di pelle nera e si era
seduto sulla sua logora poltrona con la TV accesa su chissà
quale partita di Hockey.
“Ma
tu non dovevi uscire con la ragazza di cui non sai neanche il nome”
“Ho
cambiato idea, sorellina, rimarrò qui a casa” mi disse
guardandomi in una maniera troppo persuasiva.
Mi
voltai di scatto per tornare alla mia amica “Andiamo su Emily
non voglio che qull'essere senta nulla”
“guarda
che sono ancora qui” disse lui sogghignando.
[in
camera di Casey sul letto]
“AAAAAAHHHHHHHHH
SIIIIII, NON CI CREDO,
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”
Derek
salì correndo per le scale e spalancò di colpo la porta
“CHE SUCCEDE?!?!?”
“ITALIA
AAA AAAARRIVOOOOOOOOOOOOOO!!”
“EH?!?!?”
chiese Derek confuso rivolgendosi a Emily
“Casey
ce l'ha fatta ha vinto l'opportunità di partecipare al
progetto di scambio culturale, andrà per un mese in Italia e
al suo posto qui verrà un'altra ragazza”
“che
cosa?!?” chiese Derek stranamente agitato
“ma
come non sei contento? Per un mese intero io e te saremo lontani
miglia!! questa è la fine del mondo ihiuuuuu :) ed inoltre
avrai una bella italiana al posto mio direi che vinciamo entrambi
no?”
“ah...
si direi di si...” Derek richiuse la porta e tornò
davanti alla tv...
“non
ti sembra strano?” mi chiese Emily.
“boh
può darsi, ma chi se ne frega Emily... vado in
Italiaaaaaaaa”entrambe tornammo a saltellare sul mio letto, non
ci potevo credere.
La
partenza era fissata tra 4 giorni, destinazione Roma, chissà
quante stupende cose avrei visto, musei, monumenti, il cibo e poi...
i ragazzi!!!
Si
finalmente mi sarei goduta una splendida vacanza lunga 1 mese.
Furono
molti i preparativi da fare, ma finalmente dopo miliardi di
raccomandazioni e mille saluti, la mattina dell'otto aprile ero in
aereoporto.
Nora
“stai attenta ok? Mangia e...”
io
“si si mamma stai tranquilla lo so” l'abbracciai forte,
mi veniva da piangere
George
“Casey divertiti ok? E chiama più spesso che puoi...”
Marty
interrompendo george e aggrappandosi alla mia gamba mi disse “io
non voglio che vai via Casey resta qui”
io
le risposi “tesoro mio tranquilla, torno presto e prometto che
ti porterò un milione di regali ok?”
Lizzie
in disparte tratteneva a stento le lacrime, io “Ehy sorellina
non mi saluti? Per te niente regalo allora... dai vieni qui”
bisbigliando nell'orecchio le dissi “mi mancherai, ma sta
tranquilla che torno presto non ti abbandono mia piccola McDonald”
e lei mi rispose “ti voglio bene” “anche io te ne
voglio tanto cucciola”.
Edwin:
“ehy Casey proveresti a vendere questa mia nuova invenzione è
davvero...” tutti in coro “Edwin!!!!” “okokok
scherzavo... buonviaggio e divertiti... ah.... anche io voglio il
regalo”
“tranquillo
Edwin e fai il bravo”.
Mancava
solo lui all'appello... si era allontanato, era rimasto tutto il
tempo in disparte, mi avvicinai a lui... “ehy ti mancherò
vero?” gli domandai... “certo certo convinta” fu la
sua risposta appoggiato ad un pilastro con le mani in tasca con la
sua solita aria da duro.
“mi
raccomando non torturare troppo la mia sostituta”
“Piuttosto
a te mi raccomando, non farti riconoscere anche in Italia”
“ahahaha
molto simpatico... allora... bè ci vediamo”
“si
ci vediamo”
“a
presto Derek”
“ciao
Casey”
salutati
tutti con un cenno della mano mi avviai verso il check in, mi voltai
ancora una volta per guardarli e incrociai il suo sguardo, che si
incatenò al mio, un brivido mi salì su tutta la
schiiena... mi mancherà... ma che cavolo dico... eppure dentro
me stessa sapevo che era la verità.
Continuai
a pensarlo per tutto il viaggio, e mi ripromisi di non badare più
a lui per tutto il mio soggiorno nel paese degli spaghetti.
Non
volevo rovinarmi questa esperienza unica e irripetibile.
Il
pilota interruppe i miei pensieri “signori passeggeri sono
lieto di annunciarvi che stiamo sorvolando il cielo di Roma, tra
qulche minuto effettueremo le manovre di atterraggio quindi vi
preghiamo di rimanere seduti ai vostri posti e di allacciare le
cinture, il clima è sui 27°. grazie.
ECCOMI
ITALIA SONO ARRIVATA
to
be continued
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